Tre macchinari di altissima tecnologia,
si è materializzato il Pnrr in ospedale
«Macerata? Eccellenza regionale» (Foto)

SANITA' - Cerimonia per l'inaugurazione di due nuove Tac e del Corelab. Il dg dell'Ast Marco Ricci: «Siamo in linea con il cronoprogramma che l’Unione europea ci ha dato, questi strumenti ci consentiranno di essere più rapidi con le liste di attesa». L'assessore regionale Filippo Saltamartini ha parlato anche della questione del condono Covid: «Sono favorevole al vaccino ma capisco la ribellione del cittadino. La Lega dice che si andrebbero a spendere più soldi di quanti se ne incasserebbero»

- caricamento letture
Medicina-Nucleare_Ospedale_AST_FF-1-650x434

Uno dei macchinari inaugurati stamattina

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Tre apparecchiature di assoluto rilievo per altrettanti reparti strategici dell’ospedale di Macerata: questa mattina il taglio del nastro, presenti tra gli altri il vicepresidente regionale e assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini, il direttore generale della Ast Marco Ricci, la direttrice sanitaria Daniela Corsi, diversi direttori di dipartimento, la consigliera regionale della Lega Anna Menghi e il dottor Pietro Pinciaroli per l’Ordine dei medici.

Saltammartini_Ospedale_AST_FF-5-325x217

Filippo Saltamartini

«Le statistiche dicono che le Marche, con la provincia autonoma di Bolzano, è la regione italiana che ha il parco di macchinari più nuovo e performante d’Italia», ha osservato tra l’altro l’assessore Saltamartini dopo gli interventi dei responsabili dei reparti che hanno beneficiato degli ultimi innesti (due Tac e il Corelab), i dottori Leonardo Costarelli (Radiologia) Francesca Capoccetti (Medicina nucleare) e Luisita Marinelli (Patologia clinica). Apertura a cura del dg Marco Ricci: «Siamo in linea con il cronoprogramma che l’Unione europea ci ha dato per l’utilizzo dei fondi del Pnrr ed oggi inauguriamo le tac e il Corelab, un’eccellenza che ci consentirà di essere più rapidi con le liste di attesa», ha poi proseguito la direttrice sanitaria Daniela Corsi osservando che «si tratta di un grandissimo traguardo e se siamo arrivati a questo è grazie al lavoro di squadra».

CoreLab_Ospedale_AST_FF-1-650x434

Ha aperto la serie di interventi dei direttori dei reparti, il dottor Leonardo Costarelli:  «L’apparecchio di cui ci siamo ora dotati è un Siemens, un tomografo di ultima generazione che è quanto di meglio attualmente in produzione. Già la configurazione di base era molto esaustiva, in particolare un sistema che consente di adattare la posizione alle caratteristiche del paziente, un tavolo che ha un carico massimo di tre quintali, molto superiore alla capacità precedente, consente di applicare le nuove tecniche predittive. Oltre alla dotazione di base abbiamo preso anche un pacchetto opzionale: contemporaneamente più medici possono rielaborare le immagini acquisite, possiamo ridurre la dose per il paziente, abbiamo migliorato gli esami di colonscopia virtuale e un sistema che consente di fare le biopsie tac mirate in maniera più funzionale. La tecnologia è importante in base al contesto in cui è inserita, se venisse inserita in un contesto sbagliato sarebbe dannosa anche per il paziente oltreché per la spesa. Questa tecnologia è invece un esempio virtuoso in un ospedale che serve un ambito territoriale con 130mila cittadini. Il mix di esami che questa tac andrà a fare si rivolge per 1/4 ai pazienti ricoverati, 1/3 esami di urgenza dei vari reparti e per i 2/5 per l’esterno, rivolta alle prenotazioni che si possono fare dal Cup. Rispetto al 2023 c’è stato un incremento del 2.6% rispetto all’anno precedente, per gli esami più complessi, con mezzi di contrasto, l’incremento è del 9%. Se infine vogliamo vedere i dati del 2024  rapportarli al 2019, l’ultimo anno prima del Covid, abbiamo fatto il 10% in più, con numeri di crescita enormi per il Pronto soccorso, l’Oncologia, la Chirurgia».

CoreLab_Ospedale_AST_FF-2-650x434

Poi la dottoressa Francesca Capoccetti: «Ringrazio l’impresa che ci ha seguito in maniera efficiente ed efficace che, con percorsi stabiliti, ci ha permesso di non interrompere mai la nostra attività. Quella che vi presento è la nuova Spect Tac, una attrezzatura ibrida che presenta due tecnologie nello stesso macchinario, consente di valutare esami scientigrafici che forniscono un dato funzionale e quindi danno elementi fondamentali alla diagnosi. In particolare ha dei dettagli specifici che consentono una diagnosi molto più articolata, la Tac è a 16 strati, aumenta la definizione dell’immagine. C’è la possibilità di scegliere i tempi di somministrazione, la riduzione delle dosi e facilita la gestione da parte degli operatori evitando operazioni che prima erano manuali ed ora automatiche».

Ricci_Ospedale_AST_FF-7-325x217

Il dg Marco Ricci

Trittico di interventi che si chiude con la dottoressa Luisita Marinelli: «Per me è un onore essere in questa azienda e sono orgogliosa di farne parte. Il laboratorio centralizzato è di fondamentale importanza. Il Corelab è un’attività diagnostica che permette di eseguire esami in un unico sistema, migliora l’efficienza, facilita il monitoraggio delle attività diagnostiche e riduce i tempi di risposta. Parliamo di un hub diagnostico che supporta i nodi della rete, questa è una azienda sanitaria territoriale integrata che serve diverse strutture sanitarie. La cosa importante di questo flusso continuo è che permette la migliore gestione dei dati del paziente: efficienza operativa, ottimizzazione delle risorse che sono critiche, riduzione dei tempi di risposta e miglioramento della qualità. Corelab permette la condivisione dei risultati in tempo reale con i vari nodi della rete, lo scopo principale del nostro lavoro è la personalizzazione delle cure. Il laboratorio è una automazione 4.0 perchè si rifà alla transizione digitale utilizzando dispositivi di ultima generazione ed è tra i primi delle Marche ad utilizzare questa tecnologia».

Radiologia_Ospedale_AST_FF-16-650x434

Infine l’assessore regionale Filippo Saltamartini che non ha mancato di ribadire alcuni punti salienti dell’azione svolta: «Fondi per il nuovo ospedale di Macerata, non previsti dalla precedente giunta regionale, Macerata negli anni passati era rimasto marginale nelle Marche, poi centinaia di borse di studio aggiuntive per gli specializzandi e rispondere alla sbagliata programmazione degli anni passati, utilizzo di fondi europei per le strutture sanitarie delle Marche, fatto tenendo conto delle richieste del territorio, no a guerre medievali di campanile».

CoreLab_Ospedale_AST_FF-3-650x434

Saltamartini ha ribadito il concetto sui servizi erogati nell’ospedale di Macerata: «Ha un ospedale di primo livello con una lunga serie di reparti, una dozzina, che sono di secondo livello e sono un’eccellenza assoluta per la regione. Parlo di Radiologia interventistica, di Pneumologia semintensiva, Medicina del dolore, Medicina nucleare con terapia radiometabolica, l’Endoscopia digestiva, la Neuropsichiatria infantile, la Dermatologia e le Malattie Infettive. Questa è la fotografia di quello che è l’ospedale di Macerata, c’è un livello adeguato di tutela della salute, abbiamo interesse a far funzionare bene quello che abbiamo e le professionalità esistenti. Tra qualche giorno partirà la progettazione del nuovo ospedale che andrà a migliorare quello che c’è. La frontiera della sanità rimane il Pronto soccorso, per questo ringrazio il dottor Rossi per il lavoro svolto e per quello che si troverà ad affrontare nei prossimi mesi con il picco influenzale». Saltamartini aggiunge una riflessione sulla produttività: «La mattina, quando mi sveglio, vado a vedere i livelli di produttività e non c’è dubbio alcuno che i livelli di produttività medi dell’ospedale di Macerata siano superiori a quelli preCovid, però questo dato non è omogeneo nelle Marche. In Italia i dati sono inferiori rispetto al 2019, il fatto che a Macerata si siano superati i livelli del 2019 testimonia la vostra professionalità e non soltanto il livello delle tecnologie».

Ospedale_AST_FF-3-650x434

La questione della carenza dei medici: «Entrano in servizio quest’anno 10mila medici, di cui solo 6mila specialisti, e in pensione ne vanno 16mila. Stiamo cercando di risolvere il problema aumentando le borse di specializzazione, 150 l’anno in più da alcuni anni che porterà le Marche ad avere l’autosufficienza. Il quadro non è quello che abbiamo ereditato quando ci siamo insediato con il Covid, non possiamo dimenticarlo. L’opinione pubblica deve sapere che qui ci sono eccellenti professionalità che salvano la vita. Non è che con queste nuove tecnologie abbiamo raggiunto l’obiettivo, l’obiettivo lo raggiungiamo quando il cittadino delle Marche chiama il Cup ed ha la prestazione. Poi vediamo anche l’appropriatezza delle prestazioni richieste, in ogni caso vi dico che anche quest’anno le Marche dovrebbero essere tra le cinque migliori regioni italiane per prestazioni eseguite».

Medicina-Nucleare_Ospedale_AST_FF-2-650x434

Infine alla domanda se ritiene giusto condonare – come chiede la Lega- le sanzioni a chi non ha rispettato le regole fissate per la pandemia Covid, l’assessore regionale Saltamartini si esibisce in quello che i telecronisti che seguono le gare di tuffi definiscono ad altissimo coefficiente di difficoltà con avvitamento finale: «Io mi sono vaccinato, parte della mia famiglia ha ritenuto di non vaccinarsi. Può lo Stato imporre la vaccinazione? Io ritengo di sì, però l’articolo 32 della Costituzione recita che “nessun trattamento sanitario può essere obbligato se non per legge”. Io, da assessore alla sanità, ritengo che lo Stato abbia fatto bene a imporre la vaccinazione Covid, c’erano sufficienti garanzie, ritengo che sia legittima la posizione di chi si  è rifiutato. Le sanzioni: questo è un Paese che fa un condono l’anno, lo Stato può imporre la sanzione ma in materia di sanità penso che ci debba essere il diritto di ribellione come scritto in Costituzione. Io ho adempiuto, il mio partito dice che è meglio non procedere perchè a fronte di un contenzioso legale si andrebbe a spendere più di quanto si prevede di incassare».

Medicina-Nucleare_Ospedale_AST_FF-3-650x434

Infine c’è stato l’elogio della patata da parte dell’assessore Saltamartini: «La patata, portata dalle Americhe, non è stata utilizzata per tre secoli perché c’era il pregiudizio che, crescendo sottoterra, fosse un frutto del demonio. Se fosse stata utilizzata prima sarebbero venute meno tante guerre e carestie. Perchè dico questo? Molte spesso c’è un pregiudizio sulle cose, in materia scientifica non ci può essere pregiudizio, l’aumento della aspettativa di vita è il frutto della ricerca scientifica».

CoreLab_Ospedale_AST_FF-7-650x434

Ospedale_AST_FF-6-650x434

Ospedale_AST_FF-2-650x434

Menghi_Ospedale_AST_FF-4-650x434



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X