Il taglio del nastro
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
Il rione Marche è tornato ad essere parte integrante della città. Inaugurato questa mattina il nuovo sottopassaggio realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs) nell’ambito dei lavori di potenziamento della tratta Civitanova-Albacina e, nel particolare, di riqualificazione della stazione ferroviaria del capoluogo. L’intervento, per un costo complessivo di circa tre milioni di euro, avviato nello scorso mese di aprile, ha visto impegnate nei cantieri cinquanta persone, fra personale di Rfi e delle ditte appaltatrici. Investimento di Rai (Gruppo FS), 3 milioni di euro.
Il lavoro ha visto l’ampliamento del sottovia carrabile di via Marche, resosi necessario per permettere la realizzazione del nuovo piano della stazione di Macerata, finalizzato a velocizzare gli itinerari di ingresso e di uscita dei treni, attraverso il rinnovo di circa un chilometro di binari e di nove scambi e il contestuale allargamento del secondo marciapiede. L’attività è propedeutica all’ elettrificazione della linea Civitanova – Albacina e all’introduzione dell’Ertms, (European Rail Transport Management System), il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni, una tecnologia che permette di sfruttare appieno il potenziale della rete e di gestire in modo più efficiente eventuali anormalità. A livello stradale, il nuovo sottovia ha permesso il raddoppio delle corsie di marcia rispetto all’esistente, maggiori dimensioni di transito e la realizzazione di un marciapiede pedonale rialzato, con benefici sulla viabilità cittadina.
Stamattina il taglio del nastro, presenti il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, Stefano Aquilanti responsabile del settore Ingegneria di Rfi Marche, l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori e il dirigente dei Servizi tecnici del Comune Tristano Luchetti. Per l’amministrazione comunale c’erano anche la vicesindaca Francesca D’Alesssandro e l’assessora Oriana Piccioni. Molti gli esponenti politici – tra questi il commissario provinciale della Lega Mauro Lucentini e quello comunale Aldo Alessandrini – il consigliere di FdI Marco Bravi (una presenza anche affettiva la sua visto che ha trascorso l’infanzia nella casa gialla nell’area ex Canovari ora abbattuta), i consiglieri Laura Orazi e Maurizio Del Gobbo, Ivano Tacconi e l’avvocato Bruno Mandrelli. Decisamente un altro colpo d’occhio quello che fa bella mostra di se da oggi, lato viale don Bosco. C’era anche presente una rappresentanza dei privati che hanno contribuito a raggiungere un accordo cedendo aree o mettendole a disposizione: tra questi l’avvocato Giancarlo Nascimbeni per conto della società Eudia (in ricordo di Aldo Canovari, contitolare della società citata, oggi la pioggia ha lasciato il campo al cielo sereno) , Adriana Canovari, Marco Cingolani, Grassetti, l’avvocato Giuseppe Domenella.
Il sindaco Sandro Parcaroli è partito con i ringraziamenti: «Grazie a Rfi per quello che sta facendo per la città, non soltanto qui in via Marche ma anche in via Roma, grazie ai tecnici del Comune e all’assessore ai Lavori pubblici. Una sinergia, quella che si è instaurata, che porta ottimi risultati come quelli che vedete oggi. Non sembra nemmeno di essere nel posto in cui fino a ieri si passava a fatica, sembra un altro posto. Abbiamo avviato una riqualificazione di tutto il quartiere, nasceranno anche una scuola e la bretella di collegamento con via Ancona. Ci sono stati mesi di lavori e di disagi, ma i risultati si vedono. Grazie a tutti quelli che hanno collaborato».
La voce di Rfi Marche, l’ingegnere Aquilanti: «Come Ferrovie per noi è un piacere inaugurare questa opera, frutto anche della sinergia con il Comune con cui è un piacere collaborare. Abbiamo raddoppiato le corsie del sottopasso e aggiunto il passaggio pedonale. Grazie a tutti, se andiamo avanti è anche grazie a voi, avanti così». L’assessore Andrea Marchiori: «Tre ringraziamenti, agli operai che hanno lavorato a questa infrastruttura riuscendo a anticipare la consegna dell’opera, ai commercianti e ai residenti del quartieri che hanno sofferto un disagio e a Rfi perché questa opera non era inizialmente prevista ed è stata subito aggiunta dopo la nostra richiesta. Questo dimostra quanto Rfi sia legata alla città». Da oggi dunque il semaforo che regolava il sottopasso monocorsia di rione Marche è passato in archivio.
Per noi residenti un opera strategica..Non e importante chi l ha realizzata è importante poterne usufruire,l aspettavamo da anni e anni.
Un immenso grazie alle Ferrovie dello Stato
E bello e fa scena inaugurare opere fatte da altri enti,vale come allenamento per l'anno 2025 ...ci saranno le amministrative ?
Hanno buttato giù la casa gialla, peccato
Un grande dolore.
Le piscine che fine hanno fatto
Abbiamo che Parcaroli: Rfi ha pagato..
Per passare va bene il telepas oppure si paga in contanti il passaggio?
Passato stamattina, meno male sparito il semaforo
Ringraziamo le Ferrovie. Grazie.
Lhan fatto a Macerata e non ci riescono a Civitanova
Il bar della stazione si apre?
Tutti presenti,vai con i selfie
Mi vergogno di certi commenti... Maceratesi che non meritano una città migliore.
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Un gran bel lavoro complimenti, un grazie all’Amministrazione tutta..questa e’ la Macerata che vogiiamo..al passo dei tempi !!!
And now Rione Marche quartiere OVER THE TOP di Macerata.
Sicuramente ci saranno valide motivazioni tecniche per cui il sottopasso NON è un unico blocco, ma c’è un sostegno tra le due carreggiate.
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Tale sostegno, suppongo, serva a rinforzare la struttura, in quanto sopra ci passa la linea ferroviaria e, sicuramente, quel blocco di cemento armato in mezzo darà la necessaria sicurezza a pedoni e auto.
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Però mi chiedo perché, sul “nuovo” sottopasso realizzato (oramai anni fa) a Civitanova (direzione Fontespina) la campana è UNICA, più larga e SOPRA ci passano convogli assai più lunghi, assai più pesanti e assai più numerosi di quelli che dovrebbe sopportare il binario unico di Macerata??????
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Cioè con delle tecnologie più moderne, rispetto al vecchio progetto del sottopasso di Civitanova, è stato realizzato un piccolo tunnel che sembra uscito dai progetti ferroviari fine anni ’50, del secolo scorso, quando la tecnologia era scuramente ad un livello inferiore di quella odierna.
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Ma i tecnici sapranno sicuramente spigare perché, invece di avere più spazio, tra le 2 carreggiate nel sottopasso in Via Marche, abbiamo quel bel pilone in mezzo che fa ricorda tanto il film “Destinazione Piovarolo” con Toto del 1955
In effetti sembra il risultato di un vecchio progetto anni ’60 tirato fuori e riciclato da un cassetto polveroso. Davvero triste.
C’è il sostegno per evitate che i mezzi che passano li sotto possano venire in contatto tra di loro. Come diceva qualcuno ( elementare Watson ).
Finalmente un cantiere terminato e fatto bene, miracolo! Sarà perché è Natale!?
Egregio Sig. Bartoloni ,
il sottopasso di rione marche , oppure come sempre detto dai MACERATESI ” lu ponte de la stazio’ ” , ristrutturato , va beneissimo . Pero’ non e’merito dell’amministrazione comunale , bensi delle FF.SS.
BUONA SERATA
SINDACO , E ASSESSORI A FARSI FOTO SU UNA RISTRUTTURAZZIONE FATTA DALLE FF.SS. ” SEMPRE PIU’ VERGOGNOSI “
Un mio vecchio conoscente avrebbe commentato :
“Facile fa’ i fr..i col c..o degli altri …”
Esprimo un grande plauso.
Si dovrebbe solo essere contenti che la citta’ migliori e sia piu’ funzionale.
Grazie a noi tutti
Faccio notare che le auto che provengono da via Marche e che girando a destra proseguono per la stessa mentre andando dritto vanno per via Urbino corrono troppo proprio stamattina andando a piedi ho rischiato di essere investito e questo non va affatto bene signori sarebbe da provvedere per tempo.
consiglio di aprire google maps e guardare com’era prima il ponte e affiancarlo alla decima foto dall’alto quì sopra. Come dice il proverbio “FATTI, NON PUGNETTE”.
Io sono nato e ho abitato per decenni in via Verdi. Quel sottopasso che permetteva di entrare a rione Marche a senso unico alternato era rimasto così senza che nessuno se ne fosse mai preoccupato per quasi un secolo. Oggi che il problema è stato affrontato e risolto, i soliti commentatori seriali hanno da ridire sul progetto, sulle foto, sul Sindaco. Quando ero giovane una canzone di Antoine diceva “se sei buono ti tirano le pietre, sei cattivo ti tirano le pietre, qualunque cosa fai le pietre sempre in faccia prenderai”. Per favore siamo seri.