Scade l’appalto da 3 milioni alle coop.
L’Ast sta raccogliendo le adesioni:
medici dai reparti al Pronto soccorso

MACERATA - Si concluderà ai primi di dicembre, riguarda la gestione di 170 turni nei pronto soccorso di Macerata e di Civitanova e al 118. La mossa della direzione per coprire i turni e adempiere alle indicazioni della norma che vieta l'utilizzo delle società esterne se non in casi eccezionali

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L’ospedale di Macerata

di Luca Patrassi

In ballo c’è un appalto da poco meno di tre milioni di euro l’anno che fanno gola evidentemente sia a chi ne beneficia (le cooperative nella fattispecie) sia alla Ast nel caso in cui riesca a tenere all’interno una simile cifra.

Ai primi di dicembre andrà in scadenza l’appalto affidato a una coop per la gestione di 170 turni nei reparti di Pronto soccorso di Macerata e di Civitanova e al 118.

Dal Ministero hanno stretto i cordoni della borsa e, principalmente, c’è una norma che esclude la possibilità del ricorso alle cooperative, se non per casi eccezionali da motivare nel dettaglio.

In più viene drasticamente tagliata la cifra del compenso orario: non più 130 ma 85 euro, al fine evidente di cercare di interrompere la fuga dei medici dal Servizio sanitario nazionale a vantaggio delle coop dove vanno, o andavano, a prendere il triplo del compenso previsto per gli ospedalieri oltre ad avere una fiscalità migliore.

Una decina di giorni fa era trapelata la volontà, annunciata dal direttore generale della Ast Macerata Marco Ricci nel collegio di direzione, di dare uno stop alle coop andando a cercare la disponibilità di medici  nei reparti ospedalieri.

Ora gli uffici stanno lavorando per definire il quadro delle necessità, vale a dire i turni da coprire, e quello delle disponibilità, vale a dire i medici pronti a coprire un turno ogni tanto al Pronto soccorso.

Secondo fonti ufficiose la situazione non sarebbe così tragica e comunque tale da far pensare che una quota consistente dei diversi milioni che si spendono annualmente per i gettonisti delle coop possa rimanere nelle casse della Ast e prendere la strada della copertura economica per servizi all’utenza.

Pochi giorni per verificare il tutto, possibile invece che le coop restino per coprire i turni al 118 dove il reperimento degli specialisti è ancora più problematico. In giro per i reparti però il fatto di andare a coprire le carenze di organico del Pronto soccorso è oggetto di commenti di senso opposto, c’è appunto chi ha dato la propria disponibilità e chi rileva che si va a peggiorare un già precario equilibrio interno dovuto appunto alla mancanza di medici.

Intanto è stato pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione di interesse per incarichi a tempo determinato sempre al Pronto soccorso. Dovrebbe essere chiuso entro il prossimo gennaio il concorso per la copertura di dieci posti da dirigente medico nei reparti di emergenza/urgenza: a presentare la domanda di ammissione sono stati in tredici, ma resta da vedere alla fine quanti si presentano e quanti infine accettano l’assunzione.

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