Antonio Trombetta
di Francesca Marsili
Il consigliere comunale Antonio Trombetta esce dalla maggioranza e passa al gruppo misto. Il mal di pancia c’era da tempo, la decisione è arrivata durante il Consiglio comunale di ieri. Tolentino popolare quindi, il gruppo civico che sostiene il governo Sclavi e in quota al quale Trombetta era stato eletto nel 2022, perde un rappresentante.
Le motivazioni della sua scelta sono strettamente legate agli ambiti delle deleghe conferitegli dal sindaco: all’Ambiente e alla Progettazione del verde pubblico, e che sono state riconsegnate. «Nessuno mi è mai stato a sentire, evidentemente contavo nulla – ha spiegato Trombetta -. Di fronte a diverse mortificazioni che ho ricevuto l’unica strada che sono riuscito a percorrere è quella per andarmene. Però, se mi fossi dimesso da consigliere vi avrei fatto un piacere – ha aggiunto rivolgendosi alla maggioranza – e io di piaceri non ne faccio più. Sto qui fino alla fine e ve lo dico subito, cosi non vi meraviglierete: se devo picchiare lo faccio. Ho 67 anni e un minimo di rispetto lo pretendevo».
L’annuncio della sua uscita dalla maggioranza è arrivata durante la discussione di un punto all’ordine del giorno da votare: la variazione al bilancio di previsione 2024-2026. «Io non so se i soldi stanziati per le manutenzioni sono sufficienti o meno, anzi, penso più la seconda. Quest’anno si è verificata una situazione a dir poco disastrosa, e non lo dico perché ora faccio parte del gruppo misto, ma a mio avviso è mancata la programmazione. Ci ritroviamo a novembre con lo sfalcio dell’erba alta mezzo metro ancora da fare – ha sottolineato Trombetta che ha fatto volare i sassi che si è tolto dalle scarpe -. Inoltre siamo molto indietro con e potature: abbiamo una serie di problematiche su tutti i viali spaventose».
La scarsa manutenzione del verde pubblico a Tolentino è da mesi tema di discussione sia in Consiglio, che sulle pagine social oltre che nelle riunioni dei comitati di quartiere. «Di recente un tecnico della Comunità montana ha effettuato un sopralluogo in cui è emerso che ci sono delle piante pericolose. Ad inizio mandato si era detto che avremmo tagliato le piante rovinate e sostituite con delle nuove, ma fino ad ora abbiamo fatto solo il taglio ma di nuove non si sono viste: tanti i viali con mozziconi di tronco tagliati a raso il marciapiede. Da ottobre 2023, in piazza Martiri di Montalto, i vasi sono vuoti, non si sono trovati 200 euro per metterci dentro dei fiori. Inoltre c’era un bando regionale che ci dava la possibilità di rifare gli ingressi della città: uno a nord e uno a sud, ma si è deciso di optare per un progetto in zona Le Grazie e che per essere finito richiede milioni, tant’è che la Regione ha cestinato la nostra domanda. Siamo un comune con 18mila abitanti e non siamo riusciti ad accedere al bando, un comune limitrofo con 15mila ha portato a casa 240mila euro. Per non parlare di quanto accaduto con il caso di Dengue a Tolentino e che mi ha amareggiato – ha concluso il consigliere – il sindaco non si è neppure degnato di farmi una telefonata in quanto delegato all’Ambiente. Questo significa che anche stavolta ho contato meno di niente».
Diverse anche le interrogazioni all’ordine del giorno proposte dall’opposizione di centrodestra. La consigliera di Fratelli d’Italia chiedeva le motivazioni delle dimissioni dell’avvocato Francesca D’Arienzo, assunta dal sindaco Sclavi nell’ufficio di staff, e di cosa si occupasse assieme a David Maria Pela. «L’ex dipendente D’Arienzo si è occupata di quanto previsto nella delibera del luglio 2022 per la sua assunzione. La normativa non prevede che le sue dimissioni debbano essere obbligatoriamente motivate. Per tanto non sono rilevabili dalla documentazione dell’ex dipendente. Per quanto Pela di cosa si occupa è rilevabile nella stessa delibera». «Non si capisce per quale motivo il sindaco abbia tanta riluttanza a raccontare alla città di cosa si sia occupata la D’Arienzo e di cosa si occupi David Pela – ha commentato la Luconi – Dice che è tutto scritto nella delibera di giunta di due anni fa perciò mi sono chiesta se si è assunta una vice procuratore onorario per gestire gli appuntamenti del sindaco per esempio; mi sembrava che ci fosse proprio la segretaria ad hoc addetta a questo».
In risposta all’interrogazione della consigliera Silvia Tatò sulla necessità di rendere fruibile il patrimonio librario (sezione moderna) della biblioteca comunale fino a quando Palazzo Fidi non sarà ricostruito, il sindaco ha evidenziato che l’amministrazione sta cercando di organizzare degli spazi in centro storico, precisamente in via San Nicola, dover poter permettere la consultazione. «Ma questo richiede una particolare attenzione alla normativa: il carico d’incendio, il peso e deve essere uno spazio congruo», ha precisato Sclavi. «Sono contenta che avete preso in seria considerazione il fatto di permettere la consultazione in un luogo in affitto, esattamente quello che stavamo facendo noi due anni fa – ha ribattuto Tatò – Mi dispiace solo che non si è voluto continuare in quella direzione e si è fatto perdere tempo alla cittadinanza».
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Per la scarsa manutenzione del verde pubblico quasi tutti per non dire tutti i comuni sono sullo stesso piano e quindi non resta che rassegnarsi e sperare che la situazione migliori anche se a riguardo ho molti dubbi.