Il cantiere del nuovo sottopasso
di Mauro Giustozzi
Una rigenerazione urbanistica che trasformerà il volto di uno dei quartieri più antichi e popolari della città, rione Marche. Con la realizzazione di una nuova strada che colleghi via Marche con via Ancona con tanto di marciapiede, l’abbattimento di una palazzina nell’ambito di una lottizzazione che interessa anche la nuova scuola Mameli, che sarà costruita in un’area diversa da quella originariamente immaginata, e la creazione di un collegamento meccanizzato che abbatta le barriere architettoniche tra viale Don Bosco e l’area sottostante dove si trova il supermercato Coal.
Abbinato al nuovo sottopasso ferroviario che amplia a doppia carreggiata la strada ed elimina lo stop semaforico, ecco che il rione Marche rinasce grazie ad un’opera di rigenerazione che mette assieme gli interventi che sta realizzando Ferrovie dello Stato e quanto il Comune ha in serbo di realizzare nei prossimi mesi. «Sarà un lontano ricordo l’isolamento e l’abbandono di questa parte della città avvenuta nei decenni scorsi – afferma l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi – grazie ad una permuta di aree che ha interessato la zona ex Ama, il deposito carburanti Canovari, dove sarà costruito il nuovo plesso scolastico Mameli, il Comune diventa compartecipante alla lottizzazione Pl24. Il piano regolatore prevedeva in questa zona una lottizzazione residenziale che adesso comprende la realizzazione della scuola e di una bretella stradale che dal sottopasso delle ferrovie va diritta e collegherà via Marche a via Ancona, evitando così l’attuale circolazione obbligatoria e tortuosa dentro il quartiere. Verrà demolita una palazzina attualmente disabitata per fare spazio anche ad un’area di parcheggi. Nel lato sud di questa strada ci sarà il nuovo plesso Mameli mentre sulla destra di questa bretella l’area resterà residenziale e consentirà la realizzazione di volumi di circa 12mila metri cubi di abitazioni mentre i restanti 7mila metri cubi sono destinati alla scuola Mameli. Ci sarà una riqualificazione complessiva dell’area infrastrutturale collegando via Marche a via Ancona in modo diretto, ci sarà un marciapiede sopraelevato che attraverserà in quota partendo dall’area del supermercato oltrepasserà il sottopasso ferroviario e raggiungerà rione Marche».
La bretella che si andrà a costruire sarà in una prima fase usata anche come strada di cantiere (e solo successivamente prima depolverizzata e poi urbanizzata) sia per la costruzione della nuova scuola e della parte residenziale ma anche in vista di interventi di demolizione o ristrutturazione di immobili danneggiati dal sisma ubicati in via Cincinelli. Ma il progetto del Comune, con una scadenza più avanzata però nel tempo, prevede anche la possibilità di realizzare un collegamento pedonale meccanizzato tra via Don Bosco e la sottostante via Marche all’altezza dello slargo del supermercato Coal. «L’idea è allo stato di una prima valutazione però vorremmo metterla a terra – prosegue Iommi – arretrando l’attuale ingresso nel piazzale del supermercato e sulla destra, all’altezza del muraglione che sostiene viale Don Bosco, da un lato riqualificare la scalinata che c’è attualmente, e che però ha una pendenza importante che crea difficoltà soprattutto alla popolazione più anziana, e dall’altro creare un collegamento con un ascensore che porti da via Marche al marciapiede di viale Don Bosco. In questo modo si abbatterebbero le barriere architettoniche e ne beneficerebbe la mobilità pedonale tenendo conto anche dell’invecchiamento della popolazione che risiede in quella zona».
Lo sbocco della bretella su via Ancona
A seguire in prima persona le opere legate al sottopasso ed al ridisegno dell’area di rione Marche c’è l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori. «Per quanto riguarda la circolazione delle auto contiamo entro fine anno, io spero anche prima di dicembre di riattivarla – dice Marchiori – bisognerà ampliare la strada di via Marche per evitare che ci si ritrovi poi in una sorta di imbuto superato il sottopasso e quindi successivamente realizzare la strada di collegamento tra via Marche e via Ancona che attraverserà l’area sinora utilizzata da Rfi per i lavori. Bretella che sarà depolverizzata e diventerà una sorta di strada alternativa che sgravi il traffico interno al quartiere e che sia utile anche per i cantieri che sorgeranno in futuro per le nuove scuole e la parte residenziale».
La scalinata pedonale in via Don Bosco
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Come residente non posso che rallegrarmi dei lavori sperando che siano finiti prima di Natale poi se si finisce prima meglio.
Sta’ nascendo una grandissima MACERATA.
La Macerata del futuro !!!
Meglio del ponte sullo stretto di Messina.
Cosa significa “Macerata del futuro?” se i giovani se ne vanno Maceratesi sempre in calo negozi e molte altre attività che stanno chiudendo in aumento solo spaccio e centri commerciali inutili… a questi signori che si vantano che questo sarà “Macerata del futuro” quanti veri Maceratesi ci sono rimasti in centro a me mi sembra di vedere volti di qualsiasi colore meno che volti Maceratesi chi vivrà vedrà…!!!
Sig. Marchegiani,
io sono sempre vissuto in centro e continuo a viverci. Non saprei vedermi da un’altra parte. Fermo restando, poi, che il diverso colore dei residenti stanziali a me non crea nessuna preoccupazione: è il pendolarismo, che uccide il centro storico!
Signor Filppo Davoli io non vivo nel al centro di Macerata e nemmeno a Macerata ma ci avessi vissuto nemmeno a me darebbe fastidio persone di qualsiasi colore ci mancherebbe purché persone per bene come molti maceratesi ma forse mi sono espresso male o sono stato frainteso ma il sottoscritto ha fatto una domanda a chi ha scritto questo sarà Macerata del futuro se la popolazione è in calo il futuro sarà solo “deserto” purtroppo è mi auguro di sbagliarmi