Il taglio del nastro. Al centro il sindaco Rosa Piermattei affiancata dal governatore Francesco Acquaroli (a destra) e dal commissario alla ricostruzione Guido Castelli
Riapre a otto anni dal sisma il palazzo comunale di San Severino, oggi il taglio del nastro. Il sindaco Rosa Piermattei: «segno tangibile della rinascita della città e dell’impegno costante delle istituzioni nel ricostruire e restituire alla comunità i luoghi simbolo del territorio». L’edificio ha subito un intervento di recupero e restauro.
I lavori, avviati a seguito delle scosse di terremoto del 2016, hanno beneficiato dei fondi stanziati dal commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016. L’importante intervento, dal valore complessivo di circa 2 milioni e 400mila euro, ha consentito il consolidamento strutturale dell’edificio, l’adeguamento di tutti gli impianti e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Grande attenzione è stata inoltre dedicata al restauro delle sale del piano nobile, riportate al loro antico splendore.
Il governatore Francesco Acquaroli e il sindaco Rosa Piermattei visitano le sale del palazzo
Il primo cittadino settempedano ha espresso grande emozione e orgoglio per questo importante traguardo: «Ricordo ancora, come fosse oggi, la scossa dell’ottobre 2016 che ci costrinse a lasciare il palazzo comunale. Oggi, però, celebriamo non solo la riapertura di un edificio, ma l’inizio di una nuova fase per la nostra città. Questo luogo rappresenta la resilienza della nostra comunità, il ritorno alla normalità e la speranza per il futuro». Il sindaco Piermattei ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento ai tecnici comunali coinvolti e alle istituzioni che hanno sostenuto il progetto.
Ora con la riapertura «Il palazzo comunale tornerà ad essere il luogo più rappresentativo delle istituzioni locali e accoglierà nuovamente i momenti più importanti della vita della comunità settempedana. Questo nuovo inizio ci dà speranza e forza per continuare a costruire un futuro migliore per San Severino e il suo territorio».
Al taglio del nastro c’era il commissario Guido Castelli: «Grazie all’ottimo lavoro di squadra tra il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Usr, la Struttura Commissariale e il sindaco Piermattei, la città segna un passo importante. Con la riapertura del municipio un altro elemento di questo territorio torna al suo posto. La ricostruzione è un mosaico a cui ciascuno di noi è chiamato a contribuire fattivamente». Il governatore Francesco Acquaroli ha sottolineato che quella di oggi «è un’occasione importante che fa riaprire la casa di tutti i cittadini di San Severino. E’ una grande occasione in cui tutta la comunità torna a riunirsi». Acquaroli ha parlato di San Severino definendola una delle più belle città della regione. E ha aggiunto: «Abbiamo il dovere di ricostruire i palazzi e di riunire le comunità e ridare a questi territori non solo una speranza ma un futuro. Tanto si sta facendo, e penso alla legge sui borghi. Si tratta di una sfida complessa ma sono convinto e fiducioso della resilienza dei tanti marchigiani».
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Tagliate pure i nastri e fatevi i selfie, ma rimanate un branco di incompetenti…ridicoli!