«Esche e trappole per topi in classe,
scarsa pulizia e niente certificazioni»
Rabbia dei genitori della Medi-Agazzi

MACERATA - I rappresentanti delle mamme e dei papà sono entrati nei locali del plesso e hanno trovato una situazione diversa da quella che si aspettavano in seguito alla chiusura per disinfestazione e sanificazione. Per questo chiedono l'intervento della prefetta Isabella Fusiello

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La condizione delle aule

 

di Alessandra Pierini

Sono tornati in classe nei termini previsti dall’ordinanza sindacale gli alunni e le alunne della scuola primaria Medi e dell’asilo Agazzi, entrambi nel quartiere Vergini e nel comprensivo Enrico Fermi a Macerata. Ma non hanno trovato le loro scuole nelle condizioni che si aspettavano i genitori dopo 15 giorni di chiusura per sanificazione e derattizzazione. Hanno trovato infatti scarsa pulizia, trappole ed esche non segnalate alle insegnanti e non ci sono neanche le certificazioni per gli interventi effettuati.

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Il giardino dell’infanzia Agazzi

A ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, infatti, qualche giorno prima della riapertura dell’edificio che, evidentemente era stato chiuso a giugno per non essere riaperto per tutta l’estate, è emersa la presenza di una colonia di topi nei locali della scuola già fatiscente per molti altri aspetti. Da qui l’emergenza: scuola e asilo sono stati chiusi, alunni e alunne trasferite in altre scuole e il Comune ha garantito i trasporti per i trasferimenti in altre zone della città in un ottica «di massima collaborazione con l’istituto comprensivo e con i genitori», ha sottolineato la stessa amministrazione in una nota a ridosso della riapertura. Collaborazione quanto meno auspicabile se non doverosa vista la situazione.
Oggi però i rappresentanti dei genitori, dopo quattro giorni dal rientro in classe, tornano alla carica e inviano una lettera alla prefetta Isabella Fusiello per chiedere di intervenire. 
«Nonostante le rassicurazioni dei dirigenti interessati e degli organi competenti – scrivono – circa l’esecuzione di interventi risolutivi ad ampio spettro, compresa la perfetta disinfestazione e sanificazione di tutti gli ambienti dello stabile in questione, alla “tempestiva” riapertura avvenuta lunedì, alla presenza di rappresentanti del Comune, della dirigente scolastica e dei rappresentanti dei genitori delle classi, sono state riscontrate, rispetto agli interventi eseguiti/fatti eseguire dal Comune, diverse criticità che hanno lasciato profondo rammarico in noi genitori, in quanto denotano una scarsa attenzione nei confronti dei minori frequentanti le scuole».
I genitori parlano di interventi approssimativi: «Dall’accesso del 23 settembre ai locali delle scuole, che si è concentrato principalmente al piano inferiore sede dell’infanzia, è emerso che gli interventi sono stati eseguiti con una certa approssimazione (ad esempio nel bagno dei bambini sono stati lasciati a vista ferri della struttura in cemento armato) e, successivamente, nel corso della stessa giornata, sono state rinvenute trappole ed esche, non segnalate e non comunicate alle maestre, installate in aule alla portata dei bambini.
topi_scuola-3-325x150I locali al piano primo (primaria) invece sembrerebbero essere stati oggetto di scarsa pulizia di base, in quanto sono state rinvenute polvere, ragnatele, residui di materiali inerti, insetti morti in alcune aule. Non è stato ispezionato il giardino ma, ad una prima osservazione, è stata rilevata una scarsa manutenzione e pulizia, senza contare che gran parte del materiale rimosso è stato accatastato all’interno e all’esterno dei cassonetti presenti nel giardino stesso, materiali per altro facilmente accessibili ai bambini».
Infine mamme e papà segnalano anche la mancanza di adeguata certificazione: «Il Comune si era impegnato a fornire e pubblicare tutte le certificazioni relative agli interventi effettuati per la riapertura della scuola. Invece l’Ufficio Scuola ha fornito una semplice dichiarazione dell’incaricato del Comune che attestava l’esecuzione di sgombero, pulizia e sanificazione dei soli locali della scuola dell’infanzia». Alla prefetta Fusiello chiedono di intervenire sul Comune di Macerata «affinché si ponga rimedio tempestivamente a tutte le carenze riscontrate rispetto agli interventi eseguiti nel plesso Medi – Agazzi di Macerata, nonché per sollecitare tutti i Comuni sottoposti al suo controllo affinché tutti gli edifici scolastici vengano mantenuti in uno standard di pulizia e sicurezza adeguata ad accogliere le nuove generazioni che le frequentano».

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