I Giovani democratici di Macerata
Continua a tenere banco la discussione sul consiglio comunale sulla sanità in programma per venerdì prossimo. Un consiglio che nelle intenzioni iniziali doveva essere aperto agli interventi esterni, di cittadini e operatori sanitari, che poi è stato blindato dalla Regione che imposto con un diktat, a cui la maggioranza guidata da Parcaroli si è adeguata, la scaletta.
«Già la decisione di farlo alle 15, un orario che rende difficile, se non impossibile, la partecipazione della maggior parte dei cittadini e cittadine, è indicativa della scarsa volontà di aprire un vero dibattito pubblico sul tema – affermano i giovani dem – se davvero si vuole aprire un dibattito pubblico su temi così importanti come la sanità e il nuovo ospedale, è fondamentale che questo avvenga in un orario accessibile a tutti. Nel primo pomeriggio, la maggior parte delle persone è impegnata sul posto di lavoro o all’università, e questo limita drasticamente la possibilità per la comunità di essere presente e di esprimere il proprio punto di vista».
Fa discutere anche la scelta di impedire la partecipazione al pubblico, con una scaletta di interventi imposta predeterminata dalla Regione. «Dettagli che, oltre a minare la credibilità e l’autonomia dello stesso consiglio, evidenziano ancora di più quanto l’amministrazione sembri voler limitare il coinvolgimento attivo dei cittadini, escludendoli non solo dalla partecipazione fisica ma anche dalla possibilità di intervenire e far sentire la propria voce – proseguono i Giovani democratici – i cittadini non possono essere meri spettatori, soprattutto quando si discute di temi fondamentali come la sanità pubblica. Un consiglio comunale aperto, per definirsi tale, deve essere inclusivo e garantire a tutti i cittadini gli operatori e le associazioni di poter partecipare attivamente, fatto invece a queste condizioni e con questi parametri risulta una pura contraddizione in termini. Queste scelte sono la dimostrazione di quanto l’amministrazione sia distante dalla vita reale dei cittadini, dalla quotidianità fatta di impegni lavorativi e familiari. Per questo chiediamo che l’amministrazione prenda in considerazione un cambio di orario, scegliendo una fascia serale, che consenta davvero a tutti di essere presenti, naturalmente rendendo possibili gli interventi del pubblico affinché la modalità di consiglio ”aperto” abbia i requisiti per dirsi tale».
Pd e Giovani democratici, inoltre, sabato pomeriggio saranno in largo Amendola a partire dalle 16 per organizzare uno sportello digitale per la raccolta firme per la modifica della legge sulla cittadinanza: un piccolo presidio che aiuterà chiunque volesse firmare. Per poter firmare bisogna recarsi al banchetto muniti di Spid, carta d’identità elettronica oppure di Carta nazionale dei servizi, con il proprio telefono e i relativi codici, così sarà poi cura dei militanti del partito agevolare la firma online. Sarà, inoltre, possibile continuare a firmare per il salario minimo, ma in questo caso per la firma sarà necessario solo un documento d’identità.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La legge sulla cittadinanza quella si che e’ importante ecco la sinistra sta vicina alla gente comune che della legge sulla cittadinanza non gliene importa niente.