Abbazia di San Firmano,
liquidato il primo 60% per gli interventi

MONTELUPONE - Il commissario Castelli: «Riusciamo a partire con un ulteriore intervento in una chiesa che è simbolo e legame di una comunità»

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San-Firmano

L’abbazia di San Firmano a Montelupone

Il Commissario straordinario Sisma Guido Castelli ha disposto il trasferimento del 60% del contributo totale (che è di oltre 53omila euro) all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per gli interventi da attuare nella Abbazia di San Firmano a Montelupone.

Per circa due secoli il centro monastico trascorre un periodo assai fiorente ma con l’arrivo delle truppe ghibelline la chiesa viene distrutta e nel 1262 riedificata, ad opera degli stessi monaci, in veste gotica, segnando il momento più importante del proprio processo evolutivo architettonico-formale e strutturale.

Nel 1486 a seguito dell’abbandono dei monaci benedettini, il complesso religioso entra in una situazione di incuria e decadimento non solo ambientale ed architettonico ma anche sociale e culturale.

GUIDO_CASTELLI

Il commissario sisma Guido Castelli

Gli interventi previsti sono il puntellamento/sostegno della facciata (meccanismo fuori piano innescato) per la messa in sicurezza, fino a intervento di adeguamento/consolidamento, la verifica dettagliata connessioni tra copertura e muri/colonne e su tutto il perimetro della muratura per distacco potenziale di parti di muratura e infine un intervento localizzato di cucitura/consolidamento pareti laterali (in particolare nel lato destro).

«Grazie al lavoro di squadra insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Ufficio ricostruzione guidato da Marco Trovarelli, la Diocesi di Macerata-Recanati-Tolentino-Cingoli-Treia guidata da Nazzareno Marconi e dal sindaco Rolando Pecora, riusciamo a partire con un ulteriore intervento in una chiesa che è simbolo e legame di una comunità – dichiara il Commissario straordinario Sisma 2016 Guido Castelli- La ricostruzione ha sicuramente cambiato passo, dobbiamo mantenere alta l’attenzione e non fermarci nemmeno un minuto per riuscire a compiere interamente il nostro lavoro».

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