Il mare a Civitanova, non solo movida:
la palma solidale da Raphael Beach,
un pianista a colazione alla Bussola

SPIAGGIA - Uno all'estremo sud, l'altro a quello nord del lungomare, i due chalet si ingegnano per attirare nuovi turisti e regalare esperienze agli affezionati. Marco Scarpetta: «Dopo il covid ci stiamo riassestando sui livelli pre-pandemia». Gianni Lorenzetti: «Tanti stranieri, ma bello avere con noi i figli di clienti che si sono conosciuti qui 30 anni fa, quando abbiamo iniziato»

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La spiaggia di Civitanova

di Laura Boccanera

Si trovano agli antipodi, uno all’estremità sud del lungomare Piermanni, l’altro dall’altro capo, in fondo al lungomare nord. La stagione estiva vista da Raphael Beach e da La Bussola ha il sapore di due curiose novità.

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La palma il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza con Flaminia Scarpetta e Giuseppe Vaccina

La prima si  veste di solidarietà grazie all’idea di Marco Scarpetta e Giuseppe Vaccina di Cluana Nantes che hanno da qualche giorno piantato un ombrellone palma speciale. Speciale perché il prezzo è calmierato rispetto agli ombrelloni classici, ma soprattutto perché l’intero ricavato sarà devoluto a fine stagione in beneficienza ad un ente o associazione. «A fine stagione presenteremo il rendiconto e decideremo a chi devolvere. E’ un’iniziativa nata da pochi giorni, la palma è stata già utilizzata domenica. Abbiamo pensato a questa iniziativa assieme a Vaccina di Cluana Nantes e speriamo incontri il favore della clientela. La totalità del ricavato di questo ombrellone sarà destinata all’ente o associazione».

Un’iniziativa che arriva durante una stagione che Scarpetta non definisce “sottotono”, ma di “assestamento” rispetto al boom di arrivi che si è scatenato dopo il Covid.

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Marco Scarpetta

«Ormai si parla di “over tourism” – spiega – e anche qui come in altre zone dopo il covid abbiamo assistito ad un fenomeno per il quale non eravamo preparati e che forse non siamo riusciti neanche a cogliere al meglio. Quindi non c’è ora un calo rispetto al passato, piuttosto un assestamento, stiamo tornando al nostro turismo classico pre covid. Ci sono quei 2 o 3 locali di forte richiamo che lavorano con la movida notturna, poi per il resto è il turismo classico civitanovese tranquillo fatto di famiglie, di cene, di spiaggia. Quello che noto rispetto ad una tendenza che vedeva tutto il movimento sul lungomare sud è che i giovanissimi stanno tornando sul lungomare centro, la zona di Dune, Hosvi, G7, Veneziano è sempre molto frequentata».

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Gianni Lorenzetti della Bussola con lo staff per la festa dei 30 anni

E dal sud al nord, all’estremo opposto invece alla Bussola si respira un’aria internazionale: «quest’anno abbiamo tantissimi stranieri. E’ veramente bello, ci troviamo a parlare spagnolo, francese e anche la sera escono per il gelato, per un po’ di musica. Una tendenza che registriamo negli ultimi 10 giorni – spiega Gianni Lorenzetti della Bussola, che proprio quest’anno ha tagliato il traguardo dei 30 anni di gestione e festeggiato con la clientela – ormai non sono più clienti per noi, sono parenti. Nel ’94 eravamo ragazzi, ci sono clienti che si sono conosciuti qui, sposati, hanno fatto figli e ora questi lavorano con noi. E’ una grande famiglia. Abbiamo festeggiato domenica e letto una lettera e mezza spiaggia piangeva commossa».

Essere così lontani dalla movida tuttavia non è un limite per gli aficionados della Bussola che hanno potuto contare anche sull’intraprendenza di Lorenzetti che mai come quest’anno si è sbizzarrito con le curiosità. Tanto da portare un pianoforte in spiaggia. Si sono inventanti infatti la colazione in spiaggia ogni domenica dalle 9.30 alle 10.30 impreziosita dalla presenza di un pianista, non sull’oceano, ma sull’Adriatico che accompagna il rito di brioche e cappuccino. E un  flash mob musicale, sempre ideato dai gestori, è diventato virale fino ad arrivare ad essere visualizzato anche in Giappone dove pare abbiano apprezzato l’improvvisazione musicale del pianista Lorenzo Revel e del tenore Samuele Lattanzi che durante un normale pranzo si sono alzati dal tavolo per iniziare ad intonare “Voglio vivere così”.



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