Il sovrintendente Flavio Cavalli e il direttore artistico Paolo Gavazzeni
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
«Siamo già a 37mila spettatori, il 2023 si era chiuso a metà agosto con un incasso di 1.349.950. Adesso ad un mese dalla fine del festival e a una settimana dall’inaugurazione siamo già a 1.289.ooo euro. La prima di Turandot e il balletto Notte Morricone a 50 biglietti dal sold out. Cominciamo a raccogliere i risultati positivi della nostra programmazione».
Il sindaco Parcaroli mostra a Gavazzeni un messaggio sui fondi ministeriali
I numeri del Macerata Opera Festival 2024 sono stati resi noti con orgoglio e soddisfazione questa mattina dal direttore artistico Paolo Gavazzeni e dal sovrintendente Flavio Cavalli durante un incontro al Caffè Centrale in piazza della Libertà. Di passaggio, il sindaco Sandro Parcaroli ha mostrato ai due un messaggio sul cellulare, una qualche rassicurazione dal governo centrale in merito ai contributi disponibili: «Guarda direttore – ha detto Parcaroli senza svelare il contenuto del whatsapp – ti faccio contento»
L’atmosfera è già quella festivaliera, forti anche del successo di numeri e di critica delle prove d’assieme, per la prima volta aperte al pubblico. C’è entusiasmo per i numeri ma anche per gli spettacoli sui quali Gavazzeni, profondo conoscitore della materia, non ha alcun dubbio. «Oggi posso tranquillamente dire che Norma e Turandot saranno allestimenti che piaceranno tantissimo e che le vendite future, grazie al passaparola, saranno straordinarie. La reazione del pubblico farà da volano per le recite. Gli spettacoli sono belli, i cast artistici sono di qualità e infiammeranno gli animi dei marchigiani».
Per quanto riguarda il numero di biglietti venduti per le sole tre opere è già a +75% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un incasso di 946mila euro rispetto ai 706mila dello stesso periodo del 2023. Guardando il numero dei biglietti nella totalità, per le manifestazioni da maggio ad agosto (tre produzioni operistiche, spettacoli di danza, concerti e Lo Sferisterio a Scuola), nel 2023 il Macerata Opera Festival aveva raggiunto i 40.381 spettatori, nel 2024 siamo già a 36.968 spettatori.
E’ il sovrintendente Flavio Cavalli a dare i dati nel dettaglio: «Finora Opera Domani ci ha portato più di 150mila euro, 900 mila euro arrivano dalle opere e più di 170 dagli altri eventi. Le vendite per gli eventi non operisti sono finora quadruplicati. Le prenotazioni si sono trasformate in acquisto e la biglietteria è sotto pressione. Numeri che fanno sperare molto bene e che ci regala soddisfazioni nonostante le vicissitudini passate».
Risultati che arrivano anche dalla programmazione presentata in anticipo, a dicembre. Il che spesso, per il Macerata Opera Festival non è scontato: «Giocheremo d’anticipo anche quest’anno – evidenzia Gavazzeni – già entro la fine del festival presenteremo la stagione 2025 con opere e date, oltre a direttori orchestra e registi».
Stagione 2025 in cui la presenza del direttore Paolo Gavazzeni e del sovrintendente Flavio Cavalli non è scontata. Per entrambi il contratto scadrà a dicembre e il rinnovo è legato all’approvazione del nuovo statuto che vedrà l’ingresso di un membro in rappresentanza del Ministero: «Aspettiamo l’approvazione entro luglio» dice Cavalli.
«Non so quanto tempo starò qui e se starò qui – conclude Gavazzeni – ma continuerò a lavorare con la convinzione che il festival deve essere identitario e fare conoscere qualcosa che non si conosce. Quello che mi sento di dire è che lo Sferisterio non è solo lirica e deve essere aperto tutto l’anno. Bisogna lavorare con sinergie e dialogo. Fondamentale è il ruolo della politica. L’amministrazione di questa città è al nostro fianco e mi hanno fatto fare tutto quello che volevo. In proiezione però le Marche tutte devono crederci di più, nello Sferisterio, nel turismo e nelle potenzialità che hanno da offrire. Sono stato a Camerino e mentre parlavo pensavo che avevo davanti persone che ancora non sono rientrate nelle loro case dopo anni. Ho anche pensato però al coraggio del sindaco di Milano che nel secondo Dopoguerra, con la città bombardata, ebbe il coraggio di dire che il teatro La Scala andava ricostruito subito. Ne ho avuta la conferma durante le prove d’assieme. Una spettatrice mi ha detto dopo il Cast Diva “Questa sera ho avuto una carezza dell’anima”».
Siamo alla supercazzola: Camerino, le bombe di Milanodeve essere chiaro che con un incasso anche superiore allo scorso anno i costi non si coprono. Quanto al fatto che arrivino i contributi statali aggiuntivi a oggi non cè traccia che la cosiddetta legge Latini venga approvata in Senato. Al momento non risulta calendarizzata neppure in commissione. Piuttosto che lanciarsi in entusiastici annunci preventivi sarebbe il caso di pensare a far quadrare i consuntivi. Perché come scrivono i revisori dei conti nel loro parere - il sindaco si è ben guardato dal raccontarlo sia al consiglio comunale che alla città- o la stagione torna in utile o lo Sferisterio va ricapitalizzato pena fallimento. E se va ricapitalizzato i soldi ce li mettono tutti i maceratesi!
Carlo Cambichissà perché ho il sospetto che i maceratesi dovranno ricapitalizzare, ma tanto chi se ne accorge? Il consuntivo se tutto va bene lo vediamo l'anno prossimo. Intanto si può proclamare
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