di Laura Boccanera (foto e video Federico De Marco)
Sono le 12.20, è Francesco Santucci il primo ad uscire dall’istituto Da Vinci dopo aver consegnato il tema della prima prova di maturità. In mano il telefono per avvertire i familiari e gli amici. Sono 13.624 le ragazze e i ragazzi che questa mattina hanno affrontato gli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione. Di questi, 210 sono privatisti.
Francesco Santucci
Sono invece 714 le classi coinvolte, aggregate in 360 commissioni esaminatrici allocate in 212 sedi scolastiche. Questa mattina siamo andati a sbirciare fra i maturandi di Civitanova dell’istituto superiore Licei Da Vinci dove le tracce più esplorate sono state quelle con Ungaretti, Pirandello e sulla guerra fredda. Snobbate quelle della categoria C, i saggi d’attualità, solitamente invece i favoriti, ma quest’anno Rita Levi Montalcini e l’elogio dell’imperfezione e il tema sul diario digitale sulla base di “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito sono stati meno considerati.
Alessandro Corridoni
I primi ad uscire lo fanno poco dopo le 12.30: tutti col cellulare in mano per avvertire amici, genitori, fidanzata. E c’è anche chi all’uscita ha trovato la nonna ad abbracciarla, emozionata e commossa. Complessivamente soddisfatti gli studenti: «Ho scelto di svolgere la traccia sul testo argomentativo legato alla guerra fredda. Certe tracce erano inguardabili secondo me. Quella sul diario nell’era digitale ad esempio l’ho proprio esclusa a prescindere – racconta Francesco Santucci, 5 liceo classico, è il primo in assoluto ad uscire prima di fare rientro a Marina Palmense – anche alle simulazioni finivo per primo. Speriamo sia andata bene comunque, più avanti mi attende il test di medicina». Guerra fredda ed equilibrio del terrore, traccia tratta dalla storia contemporanea di Giuseppe Galasso è stato il tema scelto anche da Alessandro Corridoni del linguistico, un argomento che aveva affrontato anche durante l’anno scolastico: «sono stato fortunato – dice – lo avevo trattato in un gruppo di lavoro e approfondito per cui questa traccia era particolarmente adatta, inoltre si prestava per allargare il discorso all’attualità, alla proliferazione del nucleare. Non ho avuto particolare ansia per questa maturità, mi sono confrontato con amici che già l’avevano fatta e ho sempre studiato durante l’anno. Penso già al dopo, alla facoltà di Giurisprudenza alla Sapienza di Roma».
Samuele Micucci
E questa prima prova è anche per Samuele Micucci una soglia fra la sua vita da ragazzo e quella da universitario con un orizzonte più ampio che si aprirà verso il Politecnico di Torino al termine degli esami. Frequenta lo Scientifico, ma non ha avuto dubbi, la traccia scelta è letteraria con il Pirandello di “Quaderno di Serafino Gubbio operatore”. «L’esame è andato bene credo, ho pensato di fare la traccia letteraria. Questa maturità l’ho affrontata in modo un po’ bipolare. Avevo momenti di ansia e disperazione ad altri in cui mi dicevo “l’hanno fatto tutti, andrà bene”».
Silvia Canaletti
La prima ragazza ad uscire invece è Silvia Canaletti, anche lei liceo classico e idee chiare, anche sul tema da scrivere: Ungaretti. «E’ andata bene, sono molto sicura del mio lavoro, ho scelto Ungaretti perché pur non avendo affrontato quella poesia conoscevo bene il tema della guerra e Ungaretti come autore. Poi ho affrontato la prova con tranquillità e con la sicurezza che non è un voto o un punteggio a definire ciò che sono».
Andra Dumitru
Pirandello se lo porta invece dietro addirittura dalle media Andra Dumitru: «l’ho scelto come traccia perché come autore mi piace molto, su di lui ho fatto anche la tesina delle medie ed è un autore che per temi e stile mi piace e mi è molto familiare». Anche lei immancabilmente all’uscita col telefono in mano alle prese con messaggi vocali e chiamate: «I primi messaggi per i miei amici».
RIccardo Ballatori
Non pienamente soddisfatto, ma comunque tranquillo sul risultato Riccardo Ballatori del classico: «avevo idea di fare la tipologia C, il saggio libero di attualità, ma le tracce non mi piacevano e alla fine ho scelto il tema sulla guerra fredda, l’avevamo studiata a storia, ma non approfondita. Non è il tema di italiano migliore che ho fatto nella mia carriera scolastica, ma credo sia andato bene, adesso più che altro penso a domani e alla prova di greco».
Andrea Di Terlizzi
Andrea Di Terlizzi invece frequenta il liceo scientifico ma ha una predilezione per le materie letterarie e così anche lui ha puntato tutto su Pirandello. Tra l’altro è uno degli studenti selezionati per l’estrazione dello sblocco delle tracce e così ha visto in anteprima, con 20 minuti di anticipo i temi al vaglio: «Ho saputo quei venti minuti prima quali erano le tracce, ma alla fine ho scelto Pirandello, mi dava anche la possibilità di aprire ad argomenti di attualità. Le ultime nemmeno le ho lette. Domani mi preoccupa di più la prova di matematica. Mi sono esercitato in questi giorni ma sono più confidente con italiano. Ho scelto però lo scientifico perché più funzionale ai concorsi nelle forze armate, ho superato già quelli per la marina e per l’aeronautica e a luglio farò le prove mediche».
Zoe Baldassarri
Ad abbracciarla con gli occhi commossi fuori dal Da Vinci c’è anche una nonna, quella di Zoe Baldassarri: «la mamma lavora, sono venuta io» ci racconta. E quando la nipote esce l’abbraccio scioglie la tensione. Anche lei, immancabilmente, ha scelto Pirandello. Leonardo Pennisi invece ha preferito la traccia sulla guerra fredda: «mi aspettavo un tema sulla guerra perché comunque è un argomento molto sentito e di cui negli ultimi mesi e anni si è parlato molto. Ho citato l’attualità in Ucraina e in Medio Oriente, in ambito letterario Ungaretti, in quello artistico Guernica di Picasso come tema in questi anni scelto testo argomentativo su guerra fredda nucleare e citato attualità Ucraina medio oriente e in ambito letterario Ungaretti, ma anche Italo Svevo nel passaggio della Coscienza di Zeno in cui profetizza lo scoppio di un conflitto che poi sarà la seconda guerra mondiale e sul fronte artistico Guernica di Picasso».
Leonardo Pennisi
In classe con lui al classico c’è anche Marco Mao, escono quasi in contemporanea, però lui ha scelto Ungaretti: «E’ stato uno degli autori principali di questo anno ed è attuale col tema della guerra e del nomadismo, nel trovare qualcosa di positivo nelle sofferenze, era un terreno fertile da cui poter trarre belle riflessioni. Complessivamente le tracce le ho trovate interessanti, ad esempio quella su Rita Levi Montalcini e l’elogio dell’ imperfezione era molto bella».
Marco Mao
"a caldo", letteralmente
Ragazzi, studiate, realizzatevi personalmente e andate fino in fondo in ciò che fate! Non dovete pensare di avere qualche posizione privilegiata acquisita di diritto, è un illusione, non buttate la vostra vita nel cesso!
Buona fortuna il futuro è nelle nostre mani
"a caldo", letteralmente.
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Mi sembra una generazione eccellente
Pensate al futuro? Si ma all’estero!