Razzia nei cantieri e nelle case terremotate: scattano i fogli di via per sette operai della ricostruzione. I provvedimenti sono stati emessi dal questore, su proposta dei carabinieri della Compagnia di Camerino che il 17 maggio avevano fermato e denunciato per ricettazione i sette, tutti casertani di età compresa tra i 20 e i 45 anni. Ora non potranno ritornare nei comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo per i prossimi due anni.
Gli operai, impegnati nei cantieri della ricostruzione, erano stati fermati dai militari ad Ussita durante un normale controllo su strada. Stavano tornando nel Casertano a bordo dei mezzi di lavoro. Dalla successiva perquisizione dei veicoli e degli alloggi dove dormivano sono saltati fuori una serie di oggetti rubati dalle case terremotate: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone. Un bottino totale di oltre 20mila euro, che secondo gli inquirenti gli operai avrebbero rivenduto una volta tornati nelle loro città d’origine. Per questo erano stati denunciati per ricettazione, ed ora per loro è scattato anche il divieto di ritorno nei tre comuni dell’entroterra.
Razzia nelle case terremotate, bottino di oltre 20mila euro: nei guai 7 operai della ricostruzione
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Quindi sono liberi di rubare negli altri comuni? Chi va loro dietro per assicurarsi che non ci ritornano? Hanno detto loro di non farlo più? Magnifico ci sentiamo tutti più sicuri.
Che Italia. Addirittura per le elezioni europee ci sono sette, anziché zero, impresentabili:
https://www.ilsole24ore.com/art/europee-sette-candidati-impresentabili-la-commissione-antimafia-ecco-chi-sono-AGeoa4H