Il taglio del nastro
di Monia Orazi
«Spero che in questa nuova scuola vengano tante persone e che ci aiuti a studiare». Sono le parole di Tommaso Fermani, sindaco dei ragazzi di Fiuminata, che in fascia tricolore ha presenziato all’inaugurazione della nuova scuola, un cuore d’acciaio ed una struttura in legno, gli occhi che appena scorgono l’edificio vedono una grande vetrata che farà sentire le piccole alunne ed i piccoli alunni affacciati sul mondo. Mancano ancora gli arredi, che sono nella villa comunale, adattata ad edificio scolastico dal gennaio 2022, quando sono stati consegnati i lavori alla Crucianelli Rest Edil, il progetto della scuola è dello Studio 77.
È costata 3 milioni e 695mila euro, di cui tre milioni di euro riconosciuti dal bando del ministero dell’istruzione per il rifacimento delle scuole ad alto indice di vulnerabilità sismica, e circa 700mila euro dal conto energia Pse. La struttura commissariale ha poi riconosciuto al Comune 700mila euro per le opere di sistemazione esterna, tra cui un parcheggio da circa 60 posti auto, per cui il Comune ha già acquistato l’area, che sarà realizzato in futuro insieme alle altre opere accessorie. La necessità di demolire e ricostruire la vecchia scuola Dante Alighieri, inaugurata nel 1962, è emersa durante il precedente mandato amministrativo, con la giunta guidata dal sindaco Ulisse Costantini, perché dopo la verifica è stato rilevato che l’indice di vulnerabilità sismica era solo dello 0,09, segno di grande fragilità dell’edificio, mai dichiarato inagibile. È iniziato un lungo iter amministrativo, il Comune è dovuto ricorrere anche al tar, perché era stato escluso per soli tre punti dal bando del ministero, che poi ha riammesso l’ente, finanziando la scuola.
La nuova scuola adesso ha un indice massimo di antisismico pari ad 1 ed è in classe 4, come per gli edifici strategici che sono anche caserme ed ospedali. Presenti il sottosegretario al Mef Lucia Albano, l’assessore regionale all’istruzione Chiara Biondi, il consigliere regionale Renzo Marinelli, tanti sindaci del territorio, l’ingegnere Andrea Crocioni in rappresentanza della struttura commissariale, l’arcivescovo monsignor Francesco Massara che ha benedetto l’edificio prima del taglio del nastro, il sindaco Vincenzo Felicioli ha ricostruito il percorso che ha portato alla costruzione del nuovo edificio.
Ha spiegato l’architetto Manuel Depetris del team di progettazione Studio 77: «Questo progetto non è solo una scuola, ma bensì un centro di socialità. Abbiamo degli spazi per la scuola dell’infanzia, elementare e media, ma soprattutto spazi per tutti, per la popolazione, per la cittadinanza, per il ritrovo sia esterni che interni per poter approfittare di quello che in realtà la comunità potrà offrire. A nome di Studio 77 di cui sono socio ringrazio tutti per l’occasione che avete dato in realtà a noi di poterci esprimere. Quello che volevo sottolineare e che non vedete sotto queste lastre, sotto questo gres di rivestimento, è che la scuola è totalmente in legno, soprattutto con un inquinamento ridotto rispetto ad un edificio in calcestruzzo e cemento armato. Oltre a questa parte di bioedilizia in legno abbiamo anche una parte molto importante legata agli impianti di nuova generazione». Ha aggiunto il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Strampelli, Emilio Procaccini: «Questa è una Ferrari, un fiore all’occhiello, non la si può guidare come una Cinquecento. Questo edificio non è riconoscibile prima di tutto come una scuola, siamo abituati alle architetture tradizionali qui siamo in un’altra dimensione, qui c’è una visione che è civica, culturale, educativa e pedagogica dietro. Non è strutturata come le nicchie degli alveari in cui i bambini sono tirati dentro, ma è un contesto dove sono liberi di muoversi e di essere protagonisti dei propri processi di apprendimento, non meri fruttori di un servizio, la scuola deve essere centro di aggregazione sociale ed educativa, soprattutto in piccoli centri come questo che lottano contro lo spopolamento demografico».
Sindaco dei ragazzi e arcivescovo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
A chi ama studiare basta una Pandina.