Con “La Scienza in Festa”
Unicam anima l’Abbadia di Fiastra

VIDEO - Il 15 e il 16 giugno laboratori, conferenze, seminari, presentazioni di libri, passeggiate, mostre e aperitivi, tra gli ospiti l'astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri

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di Gabriele Censi

Unicam esce dalle sue aule e con La Scienza in Festa anima l’Abbadia di Fiastra. Il 15 e il 16 giugno ci saranno due giorni ricchi di ispirazione, scoperte e condivisione, che coinvolgerà i presenti con laboratori, conferenze, seminari, presentazioni di libri, passeggiate, mostre e aperitivi. Ieri la presentazione nella Sala delle Tenute all’Abbadia di Fiastra con il rettore Unicam Graziano Leoni, il presidente di Fondazione Carima Francesco Sabatucci, Paolo Carpera per la Fondazione Giustiniani Bandini, Giovanna Salvucci presidente dell’associazione “Casa della Memoria” di Urbisaglia, Alessandro Gnucci per l’Associazione Next e l’azienda Publicolor, sponsor tecnico dell’evento. Presenti anche i sindaci dei comuni che condividono la splendida area naturalistica, Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino e Paolo Giubileo, sindaco di Urbisaglia.

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«Arriviamo in un luogo  – ha esordito il rettore Graziano Leoni – in cui le persone normalmente si trovano a vivere dei momenti di relax, leggere dei libri, passare del tempo che è dilatato rispetto ai tempi che oggi invece caratterizzano la nostra vita. Quindi l’università che arriva in questo luogo va proprio a parlare a delle persone che stanno cercando con i tempi giusti di avere qualcosa di buono dalla vita. Penso che questo Public Engagement sia la missione più importante che le Università oggi hanno davanti. Stiamo notando un preoccupante allontanamento dell’opinione pubblica dall’Università e tutto questo può essere colmato rendendo consapevoli le persone di quello che si fa dentro l’università».

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Alessandro Gnucci, presidente di Associazione Next, ha fornito delle anticipazioni su come sarà il programma:  «Stiamo cercando di chiudere un ricco panorama di ospiti del mondo della divulgazione scientifica,  sarà un evento con laboratori, attività per tutte le famiglie e i giovani, anche i ragazzi piccoli e i bambini, che possono venire in questo bellissimo posto, usufruire e fruire della scienza che è per tutti. Un evento imperdibile  sarà sicuramente Luca Perri, un astrofisico grande divulgatore, grande nome della divulgazione, giovane, perché ci piace avere  giovani che comunicano ai giovani».  Paolo Cardera ricordando il consolidato rapporto tra Fondazione Giustiniani Bandini e Unicam, ha posto l’accento sullo spirito e l’approccio innovativo di quest’evento che porta la scienza fuori dalle aule universitarie: «Quando l’Università di Camerino ci ha fatto la proposta abbiamo aderito veramente con molto entusiasmo, noi mettiamo il contenitore, però questo contenitore deve essere riempito con dei contenuti adeguati e l’Università lo sta facendo ottimamente».

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A gettare il seme dell’evento l’ex rettore Claudio Pettinari: «Io come ricercatore sono stato formato per fare attività nei lavoratori e per insegnare in un’aula. Oggi le cose stanno un po’ diversamente. Oggi la mia scienza non può essere limitata assolutamente a quelli che hanno scelto il mio corso di laurea e non può essere dedicata esclusivamente a coloro che parlano la mia stessa lingua, sarebbe una scienza limitata. Se io dovessi raccontare solamente le mie attività di ricerca, a quelli che lavorano nello stesso settore, la diffusione sarebbe veramente limitata. Le opportunità nascono quando anche altre tipologie, altre discipline ascoltano quelle tue ricerche.  Quindi mi piace pensare che questo seme che abbiamo messo,  grazie al quale noi trasferiamo la conoscenza alle nuove generazioni, ma anche alle vecchie, stia diventando una pianta bella forte. Per lavorare felici c’è bisogno della passione, senza le attività non le porti avanti e cerchi vie più brevi come  possono essere quelle di certi influencer che veicolano male un contenuto scientifico creando un ulteriore distanziamento nell’opinione pubblica dalla vera essenza della scienza. L’importante è che si comprenda che senza passione e senza impegno non si va verso nulla».

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Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia:  «In questi luoghi anche degli scienziati per il loro antifascismo hanno dovuto abbandonare gli studi e essere rinchiusi qui per tre anni e veder rovinata la loro carriera. L’ università di Camerino è socio fondatore della Casa della Memoria e sta facendo un grandissimo lavoro grazie all’intelligenza artificiale per la scansione, e la sistematizzazione dei documenti conservati all’archivio di Stato di Macerata riguardo agli internati.  La Casa della Memoria nasce per onorare la memoria di queste persone che si sono battude per la nostra libertà. E quindi parlando di scienza parliamo anche di questi scienziati che furono qui al campo di internamento».

 

 



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