La squadra di Piero Farabollini
di Luca Patrassi
Elezioni comunali a Treia, due i candidati sindaco che si confrontano e tra questi c’è Piero Farabollini, treiese di 64 anni, sposato, due figli, laureato in Scienze geologiche all’Università di Camerino, con dottorato di ricerca all’Università di Perugia, docente di Geomorfologia e Geologia applicata all’Università di Camerino, ha rivestito il ruolo di Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione post sisma nel 2016. Farabollini guida la lista Un’altra Treia, civica appoggiata dal centrodestra e sfiderà il sindaco uscente Franco Capponi, a capo di un’altra civica, di orientamento centrosinistra.
Piero Farabollini
Si candida a sindaco con una civica sostenuta dai partiti del centrodestra: il centrodestra è un suo riferimento politico o c’è la condivisione di un progetto civico?
«La nostra coalizione è formata primariamente da persone con orientamenti e ideologie trasversali. Una lista civica che intende essere rappresentativa dell’ eterogeneità del territorio treiese che converge all’unanimità sugli obiettivi del programma elettorale e sui principi che lo ispirano. La nostra forza credo sia proprio aver proposto persone anche con competenze strategiche per il Comune che amiamo e che avremmo piacere di amministrare. Vogliamo rappresentare tutti i cittadini che chiedono da tempo un cambiamento per Treia ed una partecipazione attiva alle politiche amministrative».
Come valuta la situazione di Treia?
«Treia è stata ed è una cittadina ricca di storia, cultura, architettura, tradizioni, immersa in un ambiente di eccezionale pregio naturalistico, a due passi dal mare Adriatico e dalla catena del Monti Sibillini. Per tali motivi Treia rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama dei borghi italiani. Tant’è che Treia è inserita nel circuito dei Borghi più belli d’Italia per le sue qualità, esclusivamente estetico/culturali. Ma è un paese che soffre profondamente del calo demografico e dell’impoverimento dei servizi al cittadino, che si traduce anche in una carenza di servizi al turista. Molti cittadini hanno rinominato “Treia, uno dei borghi più belli d’Italia” in “Treia, uno dei borghi deserti più belli d’Italia”. Chi vive a Treia, accusa questa mancanza di …. tutto. Nel centro storico, le attività commerciali stanno chiudendo o si stanno trasferendo fuori, l’unico sportello bancario presente nel centro cittadino è stato chiuso e spostato a Passo di Treia. Non esiste un supermercato, sono rimasti due soli bar, una unica macelleria, una unica rivendita di giornali. Ma anche per le frazioni non si trovano in una situazione migliore. Poche attività, pochi servizi per giovani e anziani per quel che meriterebbero Treia, i/le treiesi ed il suo territorio».
Cosa condivide di quanto fatto finora e cosa invece boccia senza appello?
«Molte cose sono state fatte a Treia ma molte ne mancano. La cura per l’aspetto estetico è sicuramente uno dei pregi di Treia. Tuttavia, se il contenitore è bello, il contenuto è praticamente assente. Servizi al cittadino, soprattutto per quelli fragili, ascolto delle istanze, centri di aggregazione per giovani ed anziani, attrezzature sportive adeguate e diversificate nel territorio, infrastrutture adeguate sono tutte cose che mancano e che saranno oggetto della nostra attività. Vorrei inoltre un’altra Treia più sicura sia sotto il profilo della devianza sia sotto il profilo ambientale dove alcune aree sono gravemente compromesse».
Dovesse vincere le elezioni, a cosa metterebbe mano prioritariamente?
«Credo che occorra innanzitutto una strategia di analisi attraverso un bilancio sociale e un censimento relativo al patrimonio edilizio che restituisca l’immagine reale dello stato dell’arte. Come ricercatore ho imparato che il metodo è determinante nello studio di ogni fenomeno e di ogni territorio e che questo pone alla base prioritariamente la attenta valutazione dell’esistente. La azioni da fare sono tante. Ovviamente completeremo gli interventi già avviati, dove possibile, migliorandoli e rendendoli più consoni alle richieste dei cittadini; politiche sociali e progetti di assistenza rivolte in special modo alle persone fragili ed anziane con misure specifiche e dedicate; centri di aggregazione per i più giovani e per la terza età; creazione di “Comitati delle frazioni” per la partecipazione di tutti i cittadini; tutela dell’ambiente e sviluppo ecosostenibile; rivitalizzazione dei Centro storico e delle frazioni attraverso azioni di sostegno del reddito e dell’imprenditoria. E molto altro ancora, come ben definito nel nostro programma, facilmente scaricabile dalla rete».
Lei è stato commissario alla Ricostruzione nel governo Cinque Stelle-Lega, cosa le è rimasto di quella esperienza?
«L’esperienza è stata altamente impegnativa e formante e ha richiesto una costante attenzione ed ascolto dei cittadini ed il mettersi a disposizione di chi si trova in uno stato di disagio. E questa è stata la spinta che mi ha portato a proporre oggi la mia candidatura. L’ascolto, la condivisione, l’invito alla partecipazione e la volontà di amministrare con trasparenza sono stati valori che ho sempre perseguito. Ho imparato che bisogna confrontarsi con logiche partitiche mentre l’azione amministrativa risponde prioritariamente ai bisogni dei cittadini, incentivandone la partecipazione al fine di assicurare loro la conoscenza dei servizi resi».
Acqua pubblica, gestione dei rifiuti sono due temi sul tappeto. Condivide le politiche finora viste su scala provinciale? Se i tecnici le dicessero che è Treia la sede ideale per ospitare una discarica, cosa farebbe?
«Lotta alla cementificazione, uso del suolo zero, adeguamento ai cambiamenti climatici, mitigazione alle calamità naturali e aumento della resilienza, riduzione all’inquinamento e ripristino delle aree degradate sono obiettivi che ci poniamo e che vogliamo condividere con i cittadini. Le valutazioni vanno fatte tenendo in considerazione tutte le componenti che costituiscono il territorio comunale e tutti gli stakeholders, attraverso analisi costi/benefici e valutazioni ambientali secondo quelle che sono le normative vigenti del settore. E da questa modalità di lavoro ne deriverà l’opportunità o meno di trasformare il territorio e del razionale utilizzo delle sue risorse evitando scempi o degrado ambientale e nei confronti soprattutto dell’inquinamento. Il tema dell’inquinamento ambientale è un tema da noi molto sentito, e considerata anche la mia formazione professionale, a maggior ragione fortemente valutata e verificata. Abbiamo nel nostro territorio comunale tre situazioni che sono sicuramente degne di particolare attenzione e che saranno immediatamente attenzionate: ex Sira, ex Fornace Bartoloni, ex Consorzio agrario di Chiesanuova. Aree fortemente degradate. La normativa ambientale obbliga a rientrare nei livelli di concentrazione soglia di contaminazione (csc) prima di poter utilizzare l’area. Tali situazioni rendono il nostro territorio esposto ad un rischio molto elevato, per la contaminazione del suolo, sottosuolo e soprasuolo. Non possiamo non occuparcene. Per il benessere dei cittadini e per la vivibilità del territorio».
La lista “Un’altra Treia” si presenta: al centro la valorizzazione della persona
Sorpresa a Treia, Piero Farabollini candidato “civico” del centrodestra
Se fosse possibile dare una deroga di voto ai cittadini del cratere non solo Treia ,dopo aver provato la cura commissariali del candidato sindaco Farabollini ci sarebbe un pellegrinaggio per eleggerlo Sindaco , a tutti deve essere garantito il diritto di ...prova .
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