Via Mozzi
«Siamo d’accordo a ripristinare un’apertura che faciliti le consegne per fornitori e altri operatori, ma mantenendo le telecamere in uscita in modo che, com’era prima, si possa entrare ma non sostare e rimanere nella via il tempo indispensabile per il cario e scarico, quindi 15-20 minuti. Andare oltre significherebbe tornare a trasformare la strada in parcheggio». È la posizione di Olga Fimmanò, residente in via Mozzi e componente del comitato che si è confrontato con l’amministrazione comunale nei mesi scorsi con l’obiettivo di risolvere le problematiche legate proprio al varco che dai Cancelli penetra nel cuore del centro storico.
«Da anni via Mozzi versa in uno stato di abbandono che, nell’ultimo periodo, stava velocemente degenerando, stato che ha portato molti di noi a sentire l’esigenza di chiedere nuovamente aiuto all’amministrazione comunale ed alle autorità di pubblica sicurezza – spiega Fimmanò – mi è stato chiesto da una ventina di residenti di riunirci invitando anche l’assessore Paolo Renna e la vicesindaca Francesca D’Alessandro per segnalare le nostre problematiche. Ci siamo riuniti diverse volte per stilare una lista di richieste, invito che è stato diffuso in tutta la via e nel centro storico con il passaparola. Tra le varie richieste c’era anche quella della chiusura di Via Mozzi per cercare di contrastare sia la mancanza di posti residenti, che paghiamo profumatamente e che sono ormai quasi tutti occupati dai cantieri, sia la maleducazione delle persone che entravano e parcheggiavano sui nostri posti non avendo il permesso. Ma molto più importanti sono i problemi che riguardano lo spaccio e la prostituzione, quello dei rifiuti abbandonati in tutta la via, quello del vandalismo, sia a danno delle abitazioni che delle auto parcheggiate e molti altri argomenti inerenti l’ordine pubblico, visto che in centro non si dorme per tutta la settimana. Ovviamente alcuni problemi erano più sentiti da alcuni ed altri meno, ma se s’insiste per riunirsi e fare fronte comune dobbiamo guardare oltre il nostro interesse. Per la prima volta in tanti anni siamo stati ricevuti nella sede della Polizia Municipale alla presenza della D’Alessandro, di Renna, dell’allora questore Silipo e del comandante della polizia municipale Doria. Oltre a noi erano presenti anche altri cittadini residenti in altre zone del centro storico che lamentavano gli stessi nostri problemi».
Alberto Cicarè
Una posizione opposta a quella di Alberto Cicarè, il consigliere comunale di Strada Comune-Potere al Popolo che presenterà lunedì una interpellanza per chiedere il ripristino delle vecchie condizioni di accesso in via Mozzi: ossia un accesso parziale, limitato alle fasce orarie 10-14 e 18-22. «Orari assolutamente inconciliabili con le nostre esigenze di trovare parcheggio quando si torna a casa dal lavoro, ma soprattutto molte lunghe – continua Fimmanò – vorrei capire quale trasportatore, giardiniere o altro operatore lavora alle 22. Inoltre la mancanza di telecamere in uscita dalla via Mozzi, soprattutto a Porta Convitto, faceva sì che le persone entrassero ad ogni ora del giorno, parcheggiassero sui nostri posti e uscissero indisturbate. Questo comportava oltre la nostra enorme difficoltà nel lasciare la macchina, anche il fastidio della polizia municipale che veniva chiamata spessissimo perché le auto dei non residenti bloccavano anche la viabilità. Noi paghiamo un permesso per ogni auto ed i posti sono veramente esigui, ce ne saranno 10-15 posti in tutto dai Cancelli alla Mestica, ed oltre al disagio di non poter mai parcheggiare vicino casa, eravamo costretti a pagare il parcheggio sotterraneo dei giardini Diaz. Ora la situazione è migliorata, non risolta ma migliorata».
Proprio lunedì sera, subito dopo il consiglio comunale nel quale si tornerà a discutere della vicenda, è in programma una riunione al bar Ginetta a cui dovrebbero partecipare anche coloro che vorrebbero ritornare alla situazione precedente. «Quello che mi è dispiaciuto di più è il fatto che sia stata strumentalizzata questa decisione senza sottolineare quello che di buono è stato ottenuto – prosegue la rappresentante del comitato pro-chiusura – abbiamo avuto interventi immediati e risolutivi sia per quanto riguarda lo spaccio e la prostituzione: prima proprio nelle ore di ingresso libero si vedevano macchine di clienti e spacciatori nonché persone che cercavamo altri svaghi e davano fastidio alle studentesse. Abbiamo ottenuto le telecamere che hanno monitorato il conferimento dei rifiuti, portando un miglioramento evidente per quanto riguarda la pulizia della via. Abbiamo ottenuto il controllo dei cantieri, molti dei quali non erano più in regola e che sono stati rimossi. La mia richiesta è quella di tanti altri che sentono la mia medesima esigenza: se si vuole riaprire per facilitare le consegne, lo si faccia dalle 8 alle 11, quando tutti noi che lavoriamo e non abbiamo bisogno di trovare parcheggio; se invece si vuole come sempre abusare di un diritto per ragioni che non sono di resistenza, mi dispiace ma non ci sto».
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Per par condicio, chiedo anch’io che si chiuda la strada sotto casa mia, perché faccio difficoltà a trovare parcheggio. Grazie
Per par condicio cominci a pagare per avere il permesso di parcheggiare
Ripeto:
Capisco che dover rispettare le regole può diventare difficile soprattutto per chi quando, nonostatante i divieti, era abituato a sfrecciare, con la bici elettrica, in senso vietato lungo Via Garibaldi, Via Tommaso Lauri e Corso Matteotti