L’Apm a Macerata
di Luca Patrassi
E’ di circa 630mila euro l’utile netto dell’esercizio 2023 dell’Apm, in calo del 57% rispetto a quello dello scorso anno. La società è partecipata, il Comune ha poco meno del 100% delle quote di Apm e di quello che accade all’interno si dovrebbe sapere tutto. Il condizionale è d’obbligo, già per avere i dati del bilancio consuntivo del 2023 si è dovuta attendere la pubblicazione sul sito della Apm avvenuta questa mattina, a distanza di oltre un mese dalla seduta di Consiglio di amministrazione e di quasi una settimana da quella dell’assemblea dei soci. Nessuna conferenza stampa, nessuna comunicazione dai vertici dell’azienda e dal Comune. Dunque la pubblicazione del bilancio sul sito unica fonte informativa, senza possibilità alcuna di addentrarsi nelle specifiche dei vari settori che caratterizzano l’agire della Apm, dal trasporto urbano alle farmacie, passando per il servizio idrico e i parcheggi.
Gianluca Micucci Cecchi, presidente dell’Apm
Qualche parola qua e là di commento all’interno del bilancio, a firma del presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi tra il centinaio di pagine del documento: «L’esercizio appena trascorso deve ritenersi per la società sostanzialmente positivo. Dal lato del fatturato si evidenzia un aumento in tutti i settori gestiti ad eccezione delle farmacie. Nello specifico, per il settore idrico l’incremento è da ricondursi al maggior tetto tariffario riconosciuto dall’ente di governo d’Ambito pari a +4,6% su base annua. Dal lato dei costi si rileva un innalzamento degli stessi, in particolare nel settore idrico, tale incremento è dovuto principalmente all’incremento del costo per energia elettrica e per maggior oneri finanziari pagati al sistema bancario».
Poi c’è una prima tabella, dati di sintesi. L’utile netto è di 630mila euro contro il milione e 159mila euro del 2022 e questo nonostante un incremento dei ricavi, 28milioni 268mila euro del 2023 contro i 27 milioni e 751mila euro del 2022. Indicato l’utile netto totale, la tabella successiva fornisce altri dati riferiti ai singoli settori, non però l’utile netto.
Fatturati in crescita per il servizio idrico, in questo caso viene fornito il margine operativo netto (dal quale vanno tolti gli oneri finanziari, straordinari e le imposte) che è di un milione di euro circa contro i 2 milioni e 126mila euro dell’anno precedente. Per le farmacie fatturati in calo (4 milioni e 812mila euro contro i 5 milioni del ’22 e margine operativo netto di 113mila euro contro i 106 del 2022, per i parcheggi ricavi a un milione e 415mila euro contro un milione e 259mila euro del 2022 e margine operativo netto di 283mila euro contro gli 84mila euro del ’22. Per poter fare un calcolo di massima degli utili netti dei vari settori si possono prendere i dati del margine operativo netto di un milione e 883mila euro e del reddito netto di 630mila euro e calcolare il differenziale con i margini operativi netti già indicati settore per settore.
Stefano Quarchioni
Le tre farmacie comunali che l’Apm gestisce nel capoluogo hanno avuto nel 2023 un margine operativo netto complessivo di 113mila euro, meno di 38mila euro a farmacia ai quali vanno appunto tolti oneri e imposte. Ci sono invece i dati del personale: il numero medio indicato in tabella per il 2023 è di 166 dipendenti che si realizza con 2 dirigenti, 66 amministrativi e 98 operai. La tabella successiva riporta invece i dati degli inquadramenti contrattuali: 2 dirigenti, 20 Assofarmacie, 56 autoferrotranvieri e 96 gas acqua per un totale però di 174 unità. Positiva la relazione del collegio sindacale guidato dal commercialista Stefano Quarchioni: «Non essendo a noi demandata la revisione legale del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e non abbiamo osservazioni particolari da riferire. I criteri di valutazione delle poste dell’attivo e del passivo sono stati controllati e sono risultati conformi al disposto dell’articolo 2426 del Codice civile».
Fine delle comunicazioni formali apparse sul sito dell’Apm, ufficiosamente si è saputo che è stata disposta la proroga del Consiglio di amministrazione per i giorni consentiti dalla legge. Operazione di proroga che consentirà al Comune di superare la data delle prossime elezioni e verificare quale sarà lo stato dei rapporti interni alla maggioranza. Il mandato triennale del presidente Gianluca Micucci Cecchi è scaduto, il sindaco Sandro Parcaroli non ha detto parola alcuna sul fatto che possa ribadire la scelta fatta nel 2020 mentre alcuni partiti di maggioranza, Fdi in testa, chiedono un cambio al vertice.
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