Il palazzo comunale di Recanati
«Una proposta non realistica. Dopotutto, un conto è dire di fare. Un conto è fare. E questa differenza, noi, con Antonio Bravi, l’abbiamo vista bene». Così la coalizione che sostiene il candidato sindaco Antonio Bravi commenta la proposta del competitor ed ex assessore Francesco Fiordomo per quanto riguarda il restyling del palazzo comunale.
La coalizione, composta da Pd, M5S, Recanati Insieme, Idee in Comune e Valore futuro, parte da quanto approvato finora. «Un intervento di 8.300.000 euro per una delle opere più significative della prossima legislatura: l’adeguamento sismico del Palazzo Comunale – spiegano – Già finanziato da fondi del sisma 2016, l’intervento è il naturale prosieguo di quanto già realizzato per altri edifici pubblici durante gli ultimi 5 anni di amministrazione Bravi. Basti pensare che, con l’adeguamento di tutte le scuole di competenza comunale, abbiamo potuto collocarci in una posizione altamente virtuosa rispetto a tanti altri Comuni del territorio. Un ringraziamento va sicuramente a quegli uffici e a quelle persone che hanno saputo dove e come intercettare i fondi; al sindaco Antonio Bravi, per quella capacità di visione che lo ha portato a guardare alla Recanati futura e a costruire la macchina amministrativa in grado di trovare soluzioni e mezzi per dar vita ai cambiamenti; all’assessore ai lavori pubblici visto che l’intervento di adeguamento del Palazzo Comunale ricadrebbe nelle sue (ex) competenze».
«Eppure qualcosa non quadra – continua la coalizione – In linea con quanto comunicato anche dallo stesso Francesco Fiordomo, il candidato indica il Palazzo Comunale, il loggiato, le aree occupate attualmente da uffici, come spazi da dedicare ai principali produttori agro-alimentari del territorio. L’idea viene venduta come una sorta di “fiera” o “mercato”, degna addirittura di un marchio di riconoscimento, che attirerebbe folle di clienti da ogni parte del mondo. Viste le reiterate uscite sull’argomento, ci viene spontaneo fare delle ipotesi che riteniamo doveroso condividere con tutti i cittadini ed elettori: o quanto comunicato circa i possibili scenari commerciali che gravitano sul Palazzo Comunale sono solo un’idea accattivante, ma illusoria, figlia della necessità di fare campagna elettorale puntando su chi vorrebbe una soluzione creativa per animare il centro storico, o l’ex assessore ai lavori pubblici ha deciso di rimuovere quanto di buono (ed è tantissimo) ha fatto la nostra Amministrazione al punto da non ricordare neanche che l’intervento fosse stato presentato, finanziato e quasi pronto a partire».
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