Il varco di via Mozzi
di Marco Pagliariccio
Sbarcherà in consiglio comunale il prossimo 27 maggio (inizio della seduta alle 15) la decisione della giunta di chiudere h24 il varco di via Mozzi, decisione presa lo scorso 6 marzo e che non sembra aver lasciato tutti contenti. A portarcela con un’interpellanza è Alberto Cicarè, consigliere comunale di opposizione, che vuole vederci chiaro sulla scelta di passare da un’apertura parziale (in precedenza si poteva transitare dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22) allo stop totale ai veicoli in uno dei soli due varchi di accesso al centro storico.
«Nelle premesse della delibera si fa riferimento a un incontro avvenuto il 27 febbraio con i rappresentanti del comitato dei residenti di via Mozzi, che evidentemente non esprimono la posizione della totalità dei cittadini che gravitano nell’area interessata dal provvedimento – sottolinea Cicarè – nelle stesse premesse si sancisce che l’opportunità di modificare le predette disposizioni di accesso alla Ztl risultano dettate dalle esigenze di salvaguardare il centro storico da un eccessivo afflusso di veicoli, tutelare i posti auto dei residenti del centro storico e valorizzare il bene artistico e paesaggistico del centro storico riducendo l’impatto acustico e di inquinamento da polveri sottili. Tali esigenze sono condivisibili, ma allora dovrebbero essere applicate in modo uniforme in tutto il centro storico».
Albero Cicarè
La delibera “incriminata”, comunque, indica che il provvedimento ha validità temporanea fino al 30 giugno. «E’ emerso un forte scontento da parte di residenti e operatori commerciali che gravitano nelle aree del centro interessate dalle nuove disposizioni, che pur apprezzando il valore della limitazione al traffico chiedono la possibilità di un accesso agli utenti con veicoli che per esigenze varie, di cura, di fornitura o altro, richiedono di entrare in via Mozzi negli orari prima concessi – precisa il consigliere comunale – vorrei capire se è in corso o è comunque prevista una valutazione dei risultati conseguiti con questa variazione al regime previgente della Ztl e se si intende prendere in considerazione le richieste di una modifica del provvedimento citato, ripristinando gli orari di permeabilità della stessa così come stabiliti in passato».
Tra gli altri punti all’ordine del giorno della riunione dell’assise, ci sono le interrogazioni che riguardano il recupero dell’evasione della Tari (Maurizio Del Gobbo, Pd), le spese relative all’associazione Sferisterio (Sabrina De Padova, gruppo misto) e l’Apsp Ircr (Narciso Ricotta, Partito Democratico), quindi la discussione delle delibere relative all’approvazione del rendiconto della gestione 2023, la proposta di integrazione e modifica del regolamento dell’attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, il conferimento della cittadinanza onoraria al 183° reggimento paracadutisti “Nembo” in occasione dell’80° anniversario della Liberazione della città di Macerata. Il consesso cittadino, infine, passerà all’esame di due mozioni sulla riduzione della Tari (firmate da Maurizio Del Gobbo e altri consiglieri del Partito Democratico) e sul sistema sanzionatorio nei parcheggi gestiti dall’Apm (Alberto Cicarè, Strada comune – Potere al popolo). Nel caso in cui la seduta del 28 maggio dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il 30 maggio alle 16.
Rischiare di prendere le multe perché sono entrati
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Più noioso dell’usato…..
Premesso che della riunione del 27 febbraio, che viene qui richiamata, erano stati invitati quasi tutti i residenti ed alcuni commercianti residenti che avevano detto di non essere interessati , esigenze degli altri commercianti , peraltro pochissimi , sono ovviamente in disaccordo con quelle di chi ci abita , diciamo che se si vuole fare opposizione politica sulla nostra pelle è un altro discorso. Da quella riunione abbiamo ottenuto tantissimo , telecamere per la sicurezza e per il controllo della spazzatura che giaceva giorni abbandonata , controllo dei cantieri non più in regola , controllo delle abitazione per le quali , proprio i residenti che ora si lamentano , chiedevano a viva voce interventi per controllare lo spaccio e la prostituzione. Le istituzioni , Amministrazione Comunale , Questura e Polizia Locale , per la prima volta in tanti anni ci hanno dato risposte immediate e concrete , fatti e non parole.
La chiusura totale è stata una risposta alla maleducazione delle persone che entravano in via Mozzi e che non solo sostavano sui pochissime posti residenti , ma correvano con le auto creando rischio per i residenti che uscivano dalle proprie abitazioni e per i numerosi studenti che la frequentano .
Per quanto riguarda l’ingresso dei fornitori , giardinieri, etc o per qualsiasi altro cittadino che avesse bisogno di entrare , il problema non sussiste : basta fare una telefonata o scrivere una mail e comunicare la targa , anche in maniera continuativa. Quale sarebbe quindi l’utilità di lasciare così ampie per entrare come quelle fissate dall’Amministrazione precedente se non quella di parcheggiare gratis sui nostri posti?! Pago due permessi per entrare nella via della mia abitazione e pago di più per parcheggiare , ovviamente mai vicino casa. I pochissimi posti residenti sono stati occupati dai cantieri e , soprattutto all’ora di pranzo e cena , non si trovava mai parcheggio perché , lo ripeto , tutti parcheggiavano negli spazi a noi riservati. Certamente si può pensare di riaprire qualche ora , come d’altronde era stato sempre prima delle lunghe finestre orarie dell’ultimo periodo, in via Mozzi si entrava solo dalle 10 alle 12 per molti anni, o si possono prevedere altri orari comodi per chi lavora ma sempre in ogni caso si deve in egual modo garantire la possibilità di parcheggiare a chi ci vive. Ricordo che la proprietà è uno dei diritti più tutelati dal codice Civile e che il poter arrivare a casa , scaricare la spesa o altro e trovare parcheggio magari non vicino ma in zona , mi sembra un diritto inalienabile di noi residenti. Inoltre tantissimi sono le persone che abitano in Via Mozzi e sono felicissime di questo provvedimento, che ripeto non limita la libertà di nessuno perché chiunque con una telefonata può accedere agevolmente nello stesso modo di prima , ovviamente però non può parcheggiare. I resistenti che non gradiscono la chiusura in oltre sono quasi tutti proprietari di garage e quindi non hanno problemi di parcheggio. Ripeto se ne vogliamo fare una speculazione politica , anche l’impegno enorme che le Autorità hanno messo nell’aiutarci, ancora una volta sarà vano. Per quanto riguarda i commercianti non residenti, che si sono lamentati, vorrei capire se quelli che per esempio hanno le attività in Via Garibaldi, o sul Corso, non hanno gli stessi diritti? Se si sceglie di avere un’attività nel centro storico se ne hanno benefici ma anche aspetti negativi. Anche questa volta ci rimetterà la Polizia Municipale che veniva disturbata spessissimo a causa delle persone senza permesso che parcheggiavano malissimo richiedendo quindi il loro intervento. Ringrazio comunque anche a nome di tutti quelli che mi hanno scritto anche ora dopo quest’articolo e che sono d’accordo con l’attuale provvedimento, l’Amministrazione Comunale, la Questura e la Polizia Municipale per la solerzia e la serietà nell’interventi.
Da che pulpito!!!
Capisco che dover rispettare le regole può diventare difficile soprattutto per chi quando, nonostatante i divieti, era abituato a sfrecciare, con la bici elettrica, in senso vietato lungo Via Garibaldi, Via Tommaso Lauri e Corso Matteotti
Signora Fimmanó, faccio il consigliere comunale, quindi faccio politica. Alcune persone mi hanno chiesto di informarmi sulla vicenda, ne abbiamo discusso, ho letto la delibera di giunta e quindi ho presentato una interpellanza per capire le intenzioni dell’amministrazione sul tema. Se legge bene l’articolo, vedrà che non ci sono tesi pre costituite. Se non facessi questo dovrei rinunciare al mio ruolo. Buttarla in politica non vuol dire necessariamente fare caciara. Poi so che ci sarà un incontro del quartiere sul tema, ma io vorrei capire da chi ha preso la decisione. Saluti