L’assessore Silvano Iommi ieri in Consiglio
di Luca Patrassi
Una mossa a sorpresa, almeno per chi pensava di dover registrare il terzo rinvio della serie, e ieri sera si è sbloccata in Consiglio comunale, con l’adozione definitiva, la variante urbanistica relativa a diverse aree del territorio comunale la cui adozione preliminare era stata già votata dall’assise cittadina il 25 luglio del 2023. In particolare la tanto contestata variante di via Panfilo che ha portato a diverse proteste dei residenti e alle accuse delle minoranze che hanno parlato di “cementificazione” e “speculazione edilizia”.
Ecco cosa risponde l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi a chi chiede chiarimenti sull’operazione: «Un lasso di tempo estremamente lungo per il secondo passaggio in Consiglio determinato da un atteggiamento pregiudizialmente ostruzionistico dell’opposizione mirato non tanto a tutelare l’interesse pubblico ma solo il ‘non fare’ come se il non fare nulla non sia, di per sé, un costo già consistente per la collettività. La maggioranza, una volta accertata l’impossibilità di procedere in un dialogo costruttivo con la minoranza, registrando anziché suggerimenti solo comportamenti provocatori, ha ritenuto necessario procedere con l’avanzamento dell’iter – attraverso anche delle semplificazioni – per arrivare a conclusione nei termini di legge».
La variante per il rione Marche
Iommi ha anche qualcosa da dire all’opposizione: « A questo punto vale la pena ricordare, dato che la minoranza parla di variante finalizzata alla “speculazione edilizia e residenziale”, che è la stessa maggioranza di centrosinistra che nei decenni precedenti ha approvato strumenti urbanistici come il Piano Casa e Minitematica prevedenti, nel complesso, circa 1 milione e 600mila metri cubi di edilizia residenziale di cui quasi nulla è stato mai realizzato e che oggi ci troviamo a gestire come una complessa problematica». Torniamo alla variante appena approvata: «Le tre varianti – spiega l’assessore – risultano accorpate in un’unica delibera per una normativa che impone questa modalità procedurale. Un atto deliberativo complesso al quale si è dato avvio su istanza dei privati attraverso un rapporto convenzionato con il Comune denominato Idec (intervento diretto convenzionato) che prevede, a carico degli stessi privati, l’assunzione di oneri ed extra oneri per la realizzazione di opere pubbliche. L’Amministrazione, avendo verificato la possibilità di ridistribuire i 5mila metri cubi dismessi del quartiere Santa Lucia, che altrimenti sarebbero andati definitivamente persi, ai sensi della vigente normativa urbanistica, ha proceduto alla redistribuzione in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato ottenendo la possibilità di realizzare, in tempi brevi, importanti dotazioni urbane mirate a migliorare la qualità dell’abitare nei quartieri interessati: concessione gratuita di due ampie superfici strategiche ai fini della riqualificazione del Rione Marche per la realizzazione sia del nuovo edificio scolastico di prossima edificazione sia del collegamento viario tra via Marche e via Ancona che si integra con il progetto in corso di Rfi del raddoppio del sottopasso di via Marche; per contrada Mozzavinci-Lornano opere stradali comprendenti la realizzazione di marciapiede e illuminazione pubblica con una dotazione di spazi per parcheggi e, infine, per via Panfilo, la possibilità di realizzare in tempi brevi un verde pubblico attrezzato con percorso ciclopedonale e impianti di illuminazione e videosorveglianza».
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