Tutti compatti dopo la sfuriata di Parcaroli,
passa anche la variante di via Panfilo.
«Una speculazione edilizia»

MACERATA - Dopo le minacce del sindaco di dimettersi, la maggioranza ha votato compatta sia il regolamento della Mozzi-Borgetti, che la tanto discussa modifica al Piano regolatore, senza però partecipare alla discussione. Dure critiche dell'opposizione. Alberto Cicarè (Strada Comune-Potere al popolo): «Una cementificazione». Narciso Ricotta (Pd): «Questa è urbanistica asservita al privato». Bagarre finale e tensione sul tentativo finale di far mancare ancora il numero legale

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I residenti di via Panfilo in Consiglio

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

Le parole del sindaco Sandro Parcaroli (“se non passa la delibera Cassetta mi dimetto”) devono aver fatto ritrovare oggi compattezza alla maggioranza di centrodestra che si è presentata unita in Consiglio e ha votato sia la variante al Prg che la delibera che modifica il regolamento della biblioteca comunale. La seduta di Consiglio si apre dal punto legato all’approvazione della delibera di variante al Prg per alcune aree, in particolare per quella di via Panfilo. In aula erano presenti anche i residenti, che nelle scorse sedute avevano protestato con tanto di cartelli.

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Il sindaco Sandro Parcaroli con l’assessore Marco Cardarelli

Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani impiega diversi minuti – le interruzioni sono numerose e costanti – per cercare di spiegare quale sarà la procedura da seguire. Intervengono i dem Narciso Ricotta e Andrea Perticarari e il pentastellato Roberto Spedaletti che chiedono di ripartire dal voto sulla proposta di rinvio della delibera mentre il segretario comunale Francesco Massi spiega che la mancanza del numero legale ha azzerato la seduta precedente del Consiglio e si deve quindi ripartire dalla trattazione del punto all’ordine del giorno. L’assessore Silvano Iommi annuncia di voler ritirare la proposta di ritiro della delibera alla luce del fatto che il sindaco Sandro Parcaroli ha tolto di mezzo il suo emendamento. Si passa alla discussione delle tre osservazioni presentate e rigettate dall’amministrazione. Il dem Ricotta sembra voler ironizzare sull’interesse pubblico della prima osservazione che riguarda un intervento che interessa un maceratese già candidato alle scorse elezioni comunali.

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L’assessore Silvano Iommi

La prima osservazione viene respinta e si apre la discussione sulla seconda che riguarda l’intervento di via Panfilo. Il consigliere Alberto Cicarè ribadisce ancora una volta che si tratta di una cementificazione, una speculazione edilizia con la presunta falsa indicazione della messa a disposizione di 2500mq di area verde. Anche la seconda osservazione viene respinta con 14 contrari e 9 favorevoli. La terza osservazione è sulla linea della precedente, sempre per via Panfilo, ed anche questa viene respinta con gli stessi numeri. Si passa alle dichiarazioni di voto. Narciso Ricotta: «Una delibera apoteosi della incapacità di gestione di questa amministrazione. Non è urbanistica contrattata, è urbanistica asservita al privato».

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Narciso Ricotta

Sabrina De Padova che oggi ha debuttato nel Gruppo Misto (leggi l’articolo): «E’ stata una presa in giro, bisogna fare l’interesse pubblico e non quello del singolo privato». Roberto Spedaletti del M5S: «La delibera presenta una serie di criticità e di stranezze ad iniziare dalla richiesta presentata per contrada Mozzavinci e per questo voteremo contro». David Miliozzi di Macerata Insieme: «Siamo qui a parlare di interesse pubblico, chi amministra dovrebbe avere una visione della città, di una città che vede diminuire il numero degli abitanti e vede crescere i cantieri abbandonati. Qui manca la visione, si va in direzione contraria alle richieste della città». Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «Non si vede l’interesse pubblico, non c’è stato l’ascolto dei cittadini, non c’è stata chiarezza. Oggi il sindaco non parla, così  come i consiglieri di maggioranza». Della maggioranza non parla nessuno e la delibera passa ai voti: approvata con 14 voti favorevoli.

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Alberto Cicarè

Dalla variante al Prg si passa al regolamento della biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Assente l’assessora direttamente interessata, quella Katiuscia Cassetta al centro della levata di scudi in suo favore del primo cittadino. l’esposizione è stata a cura dell’assessore Marco Caldarelli: «Mi sento come Atlante, ho letto che l’approvazione di questa delibera rappresenta il mantenimento in vita di questa amministrazione e mi sento di tranquillizzare tutti. L’assessore di riferimento (Cassetta, ndr) purtroppo  è a Venezia per un impegno istituzionale. Mozzi Borgetti è uno degli istituti culturali di rilievo internazionale, importante per l’aspetto architettonico e per l’aspetto librario. Il regolamento, formato da 35 articoli, recepisce e consolida una prassi».

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Stefania Monteverde

Ad aprire la discussione è Stefania Monteverde che ha presentato una serie di emendamenti al regolamento: «Il regolamento non è solo materia tecnica, ha a che fare con la vita dei cittadini. Libero accesso gratuito alla conoscenza, questa è una biblioteca pubblica: bene il regolamento ma non parla di gratuità e questo va corretto, nulla deve essere a pagamento. Il personale deve essere dipendente e qualificato, selezionato con procedure di evidenza pubblica. La biblioteca non può esternalizzare i servizi di gestione». Ninfa Contigiani del Pd: «Titoli adeguati per selezionare il personale di una biblioteca, siamo in una città che ha un Ateneo con una storia plurisecolare».

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Il capogruppo di FdI Pierfrancesco Castiglioni a colloquio col sindaco

Alberto Cicarè, Roberto Spedaletti e Sabrina De Padova sono infine intervenuti a sostegno di alcuni degli emendamenti presentati mentre non è stato più presentato quello annunciato dal capogruppo della Lega Aldo Alessandrini sullo stop alla possibilità che la gestione delle biblioteche possa essere affidata a società esterne. Emendamenti messi ai voti e respinti. Tirato in ballo dal consigliere dem Andrea Perticarari, è intervenuto il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini: «Sarei intervenuto comunque. Nel regolamento c’è scritto che la gestione può essere affidata all’esterno, può, non deve. Preferibilmente auspichiamo che rimanga pubblica, che il lavoro sia stabile e che magari si attivi una convenzione con Unimc». Come per via Panfilo, anche per la biblioteca la maggioranza è rimasta in silenzio. Il regolamento è stato approvato con 16 voti favorevoli e 10 contrari.

Luciani_Consiglio-Comunale_FF-1-325x217La giunta, almeno per oggi, è salva, verrebbe da scrivere parafrasando Parcaroli. Il sindaco telefona o risponde al telefono e il presidente Luciani lo cicchetta: «Sindaco, chiedo venia, altrimenti non capisco nemmeno quello che dico». Si passa all’approvazione del regolamento del premio “Giuliano d’oro” da attribuire il 31 agosto ai maceratesi che si sono distinti nei vari campi: approvazione con 20 voti favorevoli e uno contrario. Infine il capogruppo di FdI Pierfrancesco Castiglioni chiede di rinviare i punti rimanenti al 28 aprile scatenando la reazione di Narciso Ricotta che voleva discutere una sua mozione per variare il bando per la formazione della graduatoria per la concessione delle case popolari che scade a fine mese.

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Roberto Spedaletti

Infuriato anche il pentastellato Spedaletti che rinfaccia all’amministrazione di non mantenere la parola data appena 40 minuti prima. La maggioranza fa mancare il numero legale, Ricotta chiede di esporre il suo atto ma viene interrotto da alcuni consiglieri, Ricotta espone lo stesso le ragioni alla base della richiesta di modificare il bando permettendo la consegna diretta delle pratiche e un aiuto nella compilazione mentre il bando prevede lo Spid o il ricorso al Caf.

Consiglio-Comunale_FF-19-325x217Chiesto anche di togliere la presentazione di documentazioni inutili (come la certificazione catastale per le case insalubri) e di correggere errori nell’indicazione dei punteggi. Ricotta ha esposto il suo pensiero mentre i consiglieri della maggioranza erano usciti e alla fine il presidente Luciani ha avviato la procedura per mancanza del numero legale su richiesta del capogruppo della Lega Aldo Alessandrini. Dieci i presenti non sufficienti a garantire il numero legale: secondo appello a distanza di 15 minuti e  la maggioranza rientra. La chiamano politica. L’assessore Cardarelli spiega come non sia necessario rettificare il bando e aggiunge che alcuni errori formali sono stati corretti autonomamente degli uffici.

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I residenti di via Panfilo

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I banchi della maggioranza

 

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