A meno di un anno dalla nomina a vertice dell’Ast 1 di Pesaro Urbino, il direttore generale Nadia Storti, 65 anni, lascia l’incarico. Ha rassegnato le dimissioni e andrà in pensione anticipata a partire dal prossimo 1 maggio. Si apre, quindi, la successione per il ruolo di responsabilità detenuto per circa 11 mesi dalla super manager della sanità che in precedenza, alla guida dell’Asur Marche ha affrontato in maniera egregia nella nostra regione l’era Covid, tra le mille difficoltà che la pandemia ha comportato per tutto il mondo. Storti, nativa di Recanati ma residente a Loreto, era stata nominata direttrice sanitaria dell’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro il 30 maggio 2023 e il suo mandato sarebbe scaduto il 31 maggio 2027 se non avesse presentato la domanda di prepensionamento all’Azienda sanitaria di Ancona come dirigente medico in aspettativa del servizio Isp Screening oncologici. Un passaggio che impone anche la decadenza dall’incarico all’Ast 1.
«Nel corso del suo mandato la dottoressa Nadia Storti ha goduto della piena autonomia e del massimo apprezzamento per l’altissima professionalità che ha profuso nella sua attività». Lo ricorda il vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, commentando il pensionamento del direttore generale dell’Ast di Pesaro Urbino. «La dottoressa Nadia Storti – prosegue Saltamartini – è stata un fondamentale braccio esecutivo di tutte le attività sanitarie delle Marche, dal risultato di essere certificati come Regione benchmark nel rispetto all’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) alle liste d’attesa».
«Esprimo con gratitudine – aggiunge – l’apprezzamento della Giunta regionale e, soprattutto, il mio personale per il lavoro svolto dalla dottoressa Storti, che per ragioni personali ha ritenuto di chiedere il collocamento in pensione. Formulo sin da ora ogni augurio per le sue scelte di vita. Informo di aver già chiesto alla dottoressa Storti di continuare a dare il suo apporto e la sua esperienza per il miglioramento dei servizi sanitari nelle forme e nei modi che potranno essere successivamente individuati. Nessun dissapore con la dottoressa Storti – conclude – ma fiducia e collaborazione» conclude l’assessore regionale alla Sanità.
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La grande fuga
Saluto con un po’ di amarezza il pensionamento anticipato della Dott.ssa Nadia Storti che ho avuto l’onore di conoscere fin dai tempi quando Lei responsabile del Servizio ISP ASL 14 di Recanati era l’interfaccia sanitaria dei comuni del distretto tra cui Potenza Picena. Cito per brevità il caso avvenuto nei primi mesi del 1997 quando ci fu il primo esodo dei profughi albanesi verso l’ Italia
A seguito di proposta del Prefetto di Macerata sentito il sindaco di Potenza Picena il campo profughi , uno dei primi sperimentali in italia, fu realizzato entro il Camping Regina lungo la SS16 adriatica nel territorio di Potenza Picena al confine nord con Porto Recanati. Lo scrivente Piero Bonarini allora Comandante della Polizia Municipale di Potenza Picena (nonché anche Volontario ed autista ambulanze della Croce Rossa di PPPicena fu nominato dal Prefetto anche su indicazione del sindaco, Responsabile del campo profughi camping Regina ( una specie di commissario prefettizio ) . I Profughi albanesi in totale oltre 500 originariamente alcuni dei quali furono alloggiati anche al camping Pineta di Porto Recanati furono fatti alloggiare in 104 roulotte fatte confluire a Potenza Picena dalla Protezione civile Nazionale di Roma . Il camping rimase recintato come era dall’origine e specie nei primi giorni vi era la polizia di stato con circa 5 -6 unità per i controlli interni e circa altrettanti Carabinieri in quanto anche all’epoca vi erano degli allontanamenti dal campo nonostante vi fosse garantito il vitto ( colazione pranzo e cena ) ed assistenza . Della quota parte sanitaria si interessarono sia il dott Fausto Mannucci e l’attuale dirigente dell’AST di Pesaro Urbino e già Direttrice Genale ASUR Marche Dott.ssa Nadia Storti all’epoca resp ser. ISP ASL ex 14 di Recanati .. La logistica ed in particolar modo l’ l’assistenza sanitaria fu impeccabile, e venne svolta anche con l’ausilio del personale e mezzi della CROCE ROSSA di Porto Potenza Picena Essendoci inoltre tra i profughi albanesi minorenni la Presidente del tribunale dei Minorenni delle Marche di Ancona nominò il responsabile del campo anche tutore di tutti e 7 i minorenni che complicò e non poco la parte sanitaria – assistenziale. Tutta l’organizzazione andò bene grazie appunto anche alla solerzia umiltà e professionalità della Dott.ssa Nadia Storti Questo a stima e testimonianza che da sempre l’alto profilo di competenza capacità solidarietà…ed empatia umanizzata ha caratterizzato l’attività della dirigente dott.ssa Nadia Storti e in special modo nella Sanità Pubblica
” I fiumi non bevono la propria acqua, gli alberi non mangiano i propri frutti, il sole non brilla per se stesso e i fiori non disperdono la propria fragranza per se stessi. Vivere per gli altri è una regola della natura: la vita è bella quando tu sei felice, però la vita è straordinaria quando gli altri sono felici per merito tuo. La vera nostra natura è essere al servizio perché tutto sia migliore. Chi non vive per servire non serve per vivere “
Piero Bonarini Porto Potenza Picena
Già C/te della Polizia Locale di Potenza Picena
Referente locale resp.della sede di Porto Potenza Picena
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada A.I.F.V.S. aps ( sito http://www.vittimestrada.org )