Maurizio Tritarelli, presidente di Cna Macerata
«Il governo blocca il Superbonus per le aree terremotate. Promesse non mantenute». E’ la critica che arriva da Cna Macerata che esprime «forte disappunto» nei confronti del decreto del governo che ieri ha revocato le residue fattispecie per le quali risultava ancora vigente parte di Superbonus edilizio, nelle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, nell’area del Centro Italia colpita dal sisma del 2016.
Il presidente Maurizio Tritarelli si dice sorpreso: «I decisori politici, ad ogni livello, ci avevano sempre rassicurato che il cratere sismico sarebbe stato tutelato. Questo provvedimento ha eliminato, invece, le residue fattispecie che consentivano l’utilizzo delle opzioni di cessione del credito e dello sconto in fattura al posto delle detrazioni fiscali. Ciò avrà gravi conseguenze per la ricostruzione post-sisma, per le imprese del comparto edile e per l’intera comunità del Centro Italia colpita dal sisma del 2016». Secondo Cna molti cantieri e progetti di ricostruzione si basavano su queste agevolazioni: «Sebbene queste eccezioni fossero assai minimali, il governo ha valutato un impatto eccessivo sui conti pubblici decidendone il taglio – continua Tritarelli – Tanti gli operatori che oggi sono in ansia, cercando di capire come questo intervento influenzerà i lavori in corso, quelli futuri e come saranno tutelati i contratti già firmati. Ci troviamo di fronte ad una situazione di totale incertezza». La Cna Macerata rimane in attesa di ulteriori dettagli sulla formulazione definitiva del decreto e sarà pronta a difendere gli interessi delle imprese del territorio.
Questa destra è stata votata in massa nelle aree del cratere. I terremotati hanno creduto alle fandonie di questi saltimbanchi e ora giustamente ne pagano le conseguenze. Come sempre la qualità della classe politica rispetta la qualità dell'elettorato. Ricordatevi di loro la prossima volta che entrate in una cabina elettorale
Luca Terence Tombesi sci perchè pensi che l'elettorato ancora voti per una cosa tecnica e complessa come la ricostruzione e il credito d'imposta. Qua Lù se vota pe li schioppi, lu crocifissu e la porchetta. Se ce scappa un condonetto grassu che cola.
Ci vuole forse una protesta seria?
Un governo di incapaci di mantenere le promesse elettorali e bugiardi. Il Super Bonus è stato realizzato dal governo Conte nel 2020 con durata prevista fino al termine del 2021. Il governo Draghi, con Ministro Economico Giorgetti, lo ha prolungato fino al termine del 2023. Tutti i bilanci depositati dai governi Conte e Draghi sono stati regolarmente bollinati dalla ragioneria dello stato. Tutte le forze politiche, compresa FDI, lo voleva prolungare fino al termine del 2025. Gli studi di Nomisma e del Censis attestano che è stata una misura positiva per l'economia italiana: il resto è solo propaganda di menzogne per coprire i miserabili fallimenti di questo "governo".
I migliori eletti dal popolo ,chiedetevi perché in Romagna sono stati gli unici nel ricostruire tutto i cattivoni komunisti e datevi una risposta.
Per stracciare le cartelle esattoriali dei poveri liberi professionisti servono diversi miliardi. Tutto non si puo' avere.
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Il miracolista Castelli che ne dice???
Non voglio entrare nel complesso argomento di quante aziende senza scrupoli oppure create ad hoc si sono arricchite in modo fraudolento e smisurato dall’avvento dei superbonus edilizi (sisma bonus, eco bonus, bonus facciate ecc. ecc.) ma la conseguenza reale che ne è scaturita è che i costi per i proprietari per ristrutturazioni, nuove edificazioni, ricostruzioni post-sisma sono lievitati in modo esorbitante.
Difficile quantificarne la consistenza ma a spanne, in questi anni, i costi sono praticamente raddoppiati a causa di questa bolla speculativa la quale ha interessato l’intera filiera (cemento, legno, ferro, infissi, pavimenti ecc. ecc.) e bene sta facendo il governo a ridimensionarne l’effetto limitando qua e là tutti quei vantaggi che hanno gonfiato in modo ingiustificato i valori di mercato.
Sperare ora che i prezzi, i costi, i valori tornino a quelli di prima è una pia illusione; qualche assestamento verso il basso potrà anche accadere ma saremo ben lontani da quello che spendevamo 5 anni fa.
Venendo a noi, al territorio della provincia di Macerata, ancora ben lontano dalla completa ricostruzione post-sisma, con i contributi specifici assolutamente insufficienti a ricostruire la propria casa, ora con il decreto che eliminerà lo sconto in fattura e che quasi nessuno potrà ammortizzare con la propria dichiarazione dei redditi, come pensano, i nostri politici, di metterci in condizione di proseguire con i lavori senza questo insostituibile supporto?
Verrà ripristinato solo per chi ha l’abitazione sinistrata (com’era fino a ieri)?
Verrà adeguato in modo serio e concreto il contributo terremoto?
Senza lo sconto in fattura (o qualcosa di simile) i lavori si fermeranno; vedete un po’ voi…