«Incastrato con un finto sms delle Poste:
gli portano via 11mila euro»

MONTECOSARO - Un 42enne sarebbe stato portato a fare, involontariamente, 4 ricariche su Postepay. Cinque le persone indagate, oggi l'udienza preliminare non si è fatta perché il reato di truffa è a citazione diretta a giudizio

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truffa-smsdi Gianluca Ginella

Con un finto sms di Poste italiane sarebbero riusciti a portargli via circa 11mila euro. Cinque le persone che sono indagate per truffa, vittima un 42enne che vive a Montecosaro. Oggi all’udienza preliminare il giudice ha rimandato gli atti alla procura perché il reato contestato (truffa) prevede la citazione diretta a giudizio (quini non passa per l’udienza gup).

Gli imputati sono cinque, quattro di Napoli e uno di Taranto. Secondo l’accusa il 42enne nel marzo del 2021 aveva ricevuto un sms (da una utenza che sarebbe intestata ad una degli imputati) con un testo che indicava provenire da Poste Italiane. C’era anche l’invito ad accedere a un link che era presente nel messaggio. Il 42enne, sempre secondo l’accusa, aveva seguito l’indicazione ed era arrivato ad una pagina internet contenente un modulo. Il 42enne aveva compilato il modulo e poi aveva ricevuto una telefonata. All’altro capo ci sarebbe stata una donna che gli avrebbe detto che i dati che aveva inserito erano discordanti con quelli in possesso di Banco Posta. L’uomo sarebbe stato convinto ad andare allo sportello Postamat più vicino per sistemare le difformità.

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L’avvocato Sandro Pugliese

Gli sarebbe stato detto che altrimenti c’era il pericolo del blocco del conto corrente. Inoltre sarebbe stato indotto nel corso della telefonata ad attivare la procedura per chiedere un codice seriale legato al suo conto corrente che poi avrebbe dettato alla donna che era al telefono. L’uomo seguendo le indicazioni fornitegli nel corso della conversazione, involontariamente avrebbe effettuato in favore effettuato quattro ricariche su carte Postepay intestate agli altri 4 indagati. Tre ricariche del valore di 2.990 euro ciascuna e l’ultima del valore di 1.949 euro. Il 42enne, che oggi intendeva costituirsi parte civile, è assistito dall’avvocato Daniele Sassaroli, oggi sostituito dal legale Sandro Pugliese.



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