L’allarme dei commercianti del centro
«Intrappolati in un mega cantiere,
Castelli ci aiuti o chiudiamo tutti»

TOLENTINO - Il grido di dolore degli esercenti, che richiamano l'attenzione del commissario alla Ricostruzione: «Qui viviamo tutti i disagi connessi ai tanti lavori avviati, con pochi parcheggi e troppo costosi. Tra 10 anni, forse, la nostra città tornerà a splendere, ma riusciremo a sopravvivere fino ad allora?»

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Uno dei cantieri nel centro di Tolentino

di Francesca Marsili

«Riuscire a far sopravvive le nostre attività in centro, intrappolate in questo mega cantiere, è difficilissimo. La ricostruzione fortunatamente è iniziata: tra 10 anni, forse, la nostra città tornerà a splendere, ma riusciremo a sopravvivere fino ad allora? Abbiamo esaurito le energie, siamo allo stremo e rischiamo di chiudere». E’ il richiamo del Comitato commercio centro storico di Tolentino che si appella alle istituzioni: «Chiediamo a Guido Castelli di valutare la nostra situazione e sostenerci con un aiuto economico».

tolentino-6-325x244Per comprendere il tenore delle loro difficoltà,  è sufficiente ricordare che Tolentino è il secondo Comune di tutto il cratere per entità del danno, secondo solo ad Amatrice. I commercianti del centro definiscono quella di Tolentino «un’anomalia rispetto ad altri comuni del cratere gravemente danneggiati dal terremoto del 2016, come ad esempio Camerino, dove le attività dei centri storici sono state delocalizzate, e non devono convivere con la moltitudine di cantieri. Qui – sottolinea il comitato – le attività vivono e subiscono tutto il disagio. Per questo motivo ci rivolgiamo al commissario Castelli: affinché consideri la nostra situazione, che non è paragonabile ad altre. Forse sarebbe stato meglio che anche le nostre fossero state delocalizzate, a suo tempo. Ci sono negozi che dopo quasi otto anni dal sisma dovranno traslocare, e i locali in centro scarseggiano. Alcuni commercianti, probabilmente, dovranno sobbarcarsi anche un secondo trasloco».

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I commercianti del centro di Tolentino

Quasi otto anni dal terremoto del 2016. All’orizzonte il fine pena della ricostruzione non ha una data certa e le forze dei commercianti, già pesantemente fiaccate, come non bastasse il sisma, da una pandemia e dal commercio on-line che divorano e fagocitano i piccoli negozi, si stanno esaurendo. Mentre la ricostruzione privata procede, seppur con lentezze, la pubblica, che insiste anche e soprattutto nel centro storico, è più indietro. «Noi commercianti e operatori economici stiamo cercando di sopravvivere alle difficoltà legate alla ricostruzione pesante, ma la convivenza con i cantieri, ai quali vengono concesse proroghe che allungano i tempi, è difficile. Per quanto ancora potremo resistere?» si domandano. «E’ l’assenza di parcheggi occupati dai cantieri della ricostruzione la problematica più impattante – spiega Monica Fammilume, presidente del Comitato e titolare del negozio di abbigliamento e accessori Art & Co. – i clienti sono restii ad avvicinarsi al centro storico: gli stalli rimasti fruibili non sono sufficienti neppure per chi ci abita. Lavorare così è difficilissimo, se non impossibile, e rischiamo di affondare».

tolentino-7-325x244Per questo motivo il Comitato ha già più volte chiesto all’amministrazione la rettifica della tariffa oraria per la sosta «che disincentiva i clienti e i fruitori del centro storico – spiega Fammilume – 1,20 euro l’ora è un costo che in questo momento non né sostenibile né giustificabile per una zona dove i parcheggi mancano e chi arriva deve fare decine di giri con l’auto nella speranza di trovare un posto libero». Secondo il comitato è inoltre necessario che l’amministrazione, proprio per compensare l’imponente mancanza di parcheggi, «si attivi per reperire terreni o zone libere dove permettere ai fruitori del centro di parcheggiare». Gli esercenti del centro storico suggeriscono amministratori locali: «di muoversi già da ora per realizzare un grosso parcheggio in centro, che manca, per poter dare sfogo alle auto quando finalmente la città tornerà a vivere. Come ha fatto la città di Foligno, ad esempio». Secondo il Comitato aiuterebbe anche «un po’ di tolleranza , soprattutto nei sabati pomeriggio, da parte della Polizia municipale».

E’ un percorso in salita quello dei commercianti del centro, come pure quello di chi deve ancora rientrare nelle propria abitazione. «Ringraziamo tutti coloro che continuano a venirci a trovare anche in questo momento di estrema difficoltà. Continueremo, come abbiamo sempre fatto, a mettere tutto il nostro impegno per mantenere servizi in centro e contribuire alla realizzazioni di eventi, ma è davvero tanto difficile in queste condizioni».

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