Lottizzazione Santini, la Giorgio Neri srl:
«Gruppo da 7,5 milioni di euro.
Cambio destinazione? In fase di studio»

CIVITANOVA - La replica della società che ha sottoposto un accordo per l'acquisto dell'area sul lungomare sud. E la risposta dell'avvocato Giuseppe Bommarito

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L’area dell’ex cantiere Santini in via Mazzini, sul lungomare sud di Civitanova

Ex cantieri Santini di Civitanova, la Giorgio Neri srl, dopo l’articolo dell’avvocato Giuseppe Bommarito pubblicato su Cronache Maceratesi dove si fa il punto su quell’area e sul possibile ritorno in Consiglio e la cessione o promessa cessione da parte dei proprietari alla Giorgio Neri (cessione sottolinea che il gruppo è nato nel 2022 dalla scissione di un più vasto gruppo societario attivo in Emilia Romagna e che ha un patrimonio netto contabile di 7,5 milioni di euro. Inoltre afferma di non avere dato mandato a nessun operare immobiliare, né formale né informale, a Civitanova. Sull’investimento fatto a Civitanova: «qualsiasi proposta di diversa destinazione dell’edificio e dell’area, che è attualmente effettivamente allo studio ma che ancora non esiste in senso compiuto, sarà regolarmente avanzata alle competenti autorità cittadine». Alla replica chiesta dalla Giorgio Neri, che annuncia anche querela, risponde l’avvocato Giuseppe Bommarito autore dell’articolo che sta destando particolare clamore politico non solo a Civitanova ma anche in regione.

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L’area dell’ex cantiere Santini a Civitanova

«Giorgio Neri srl, nata nel 2022 dalla scissione di un più vasto gruppo societario attivo in Emilia Romagna da oltre 40 anni ed attivo in diversi settori (dall’immobiliare all’editoria radio-televisiva, dal turistico/ricettivo alle energie rinnovabili), ha un patrimonio netto contabile di circa 7,5 mln. di euro interamente liquidi e disponibili: il solo capitale sociale è solo una parte del suo patrimonio netto. È sufficiente avere modeste competenze di contabilità e consultare il bilancio regolarmente pubblicato e disponibile presso il Registro Imprese».

Poi prosegue: «il presidente del Cda dell’azienda, donna di cittadinanza italiana da quasi 25 anni ma di origini rumene (ammesso che entrambi questi requisiti – donna e di origini rumene – non siano, almeno per ora, dei reati, al di là dell’imperante logica del sessismo e del razzismo), ne condivide con i due figli molto giovani proprietà e amministrazione in esecuzione dei lasciati ereditari del compianto Giorgio Neri, uno dei più importanti imprenditori edili emiliani, prematuramente scomparso nel 2019».

Su Civitanova: «l’investimento di recente eseguito a Civitanova Marche riguarda un comparto urbanistico che esiste – in base alla documentazione acquisita – sin dai primi anni ’40 e qualsiasi affermazione circa la sua presunta illegittimità o addirittura la sua contrarietà alle esistenti previsioni urbanistiche è smentito prima di tutto dall’evidenza dei fatti, prima ancora che dai documenti raccolti: esso esiste, si può “vedere e toccare” da quasi 80 anni ed è dotato di tutti i titoli abilitativi previsti dalla legge; trattandosi di legittima proprietà privata non può essere né demolito né acquisito a servizi di pubblica utilità, a meno che l’amministrazione non abbia modo, requisiti e soprattutto risorse per poterlo, nel caso, espropriare; qualsiasi proposta di diversa destinazione dell’edificio e dell’area, che è attualmente effettivamente allo studio ma che ancora non esiste in senso compiuto, sarà regolarmente avanzata alle competenti autorità cittadine nei modi previsti da norme e procedure e i suoi contenuti, che saranno (si ritiene) oggettivamente vantaggiosi anche per la collettività, saranno formalizzati nelle sedi opportune e non a mezzo stampa».

E ancora: «Giorgio Neri srl non ha mai e poi mai conferito alcun incarico, né formale né informale, ad alcun mediatore immobiliare attivo a Civitanova Marche, né per operazioni in quella città né in altre; di qualsiasi riferibilità o anche della pura e semplice allusione a contesti opachi o, peggio, illegali che possano riguardare le attività della Giorgio Neri srl risponderà chiunque ed in qualunque sede, senza alcuna minima eccezione. Sarà dunque la stessa società e non certo il contrario che invocherà tutte le sedi giudiziali più attente e tutelanti (Dda, Autorità giudiziaria, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate) contro tutto quanto scritto, sostenuto e pretestuosamente argomentato in queste ultime ore».

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L’avvocato Giuseppe Bommarito

LA RISPOSTA dell’avvocato Giuseppe Bommarito:  «Rispondo volentieri al comunicato della Giorgio Neri s.r.l., evidenziando che nell’articolo sono riportati solo elementi desunti dalla visura camerale della Camera di Commercio, Industria e Artigianato. E cioè che la società ha la sede legale a Sasso Marconi (BO), è stata costituita nel 2022 con un capitale sociale di 38.700 euro ed è amministrata da un consiglio di amministrazione presieduto dalla signora Carmen Urziceanu (dato anche questo oggettivo e fornito senza il benché minimo intento sessista o tanto meno razzista). Si è aggiunto che la società è inserita in una “galassia” di società, con numerose partecipazioni anche incrociate, al punto che non risulta facile comprendere chi veramente comandi in questa struttura così complessa.

Si è poi evidenziato che la Giorgio Neri in data 29 dicembre 2023 ha sottoscritto due atti presso il notaio civitanovese Michele Gentilucci, tramite i quali ha acquistato o promesso di acquistare l’area cosiddetta “Santini” al prezzo complessivo di 4 milioni e 120mila euro, senza avere in quel momento la certezza che l’area in questione avrebbe subito un mutamento di destinazione d’uso (ipotesi prevista come condizione risolutiva solamente nell’atto stipulato con i promittenti venditori Boschi e Lattanzi). Il che, francamente, ha suscitato meraviglia, stante il fatto che nel dicembre 2020 il Consiglio comunale di Civitanova, accogliendo le osservazioni di numerosi cittadini, non adottò definitivamente la variante che avrebbe consentito un siffatto mutamento di destinazione d’uso. E nessuno, in amministrazione, almeno sino ad oggi, ha detto di voler procedere in tal senso, cambiando il solenne pronunciamento dell’assise consiliare.

Quanto al fatto che un agente immobiliare di Civitanova vada dicendo da qualche settimana che “abbiamo sbloccato la Santini” e quindi vada proponendo l’acquisto di futuri appartamenti nell’area in questione, ciò è comprovato testimonialmente. Evidentemente si tratta di millantato credito, visto che la Giorgio Neri afferma di non aver conferito mandato di mediazione immobiliare ad alcuna agenzia.

Nessun intento diffamatorio, quindi, ma solo la ricostruzione di dati e fatti oggettivi, che molto clamore hanno suscitato nella città di Civitanova, proprio perché la questione “Santini” si pensava risolta e ormai accantonata. Peraltro nell’articolo non è contenuto alcun cenno ad una presunta illegittimità del comparto urbanistico di cui trattasi».

 

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