Il taglio del nastro
di Alessandra Pierini
Un’intera ala di un palazzo della centralissima Corso Cavour a Macerata per assicurare una presenza forte e concreta per i risparmiatori del territorio. E’ la scelta di Banca Mediolanum nel capoluogo fatta 5 anni fa oggi diventata una sorta di quartiere generale che conta 17 family banker e 10 assistenti sotto la guida di Giovanni Salvucci Senior Manager di Banca Mediolanum. Nel fine settimana il gruppo ha svelato la nuova veste dell’ufficio dopo l’ampliamento dei locali su una superficie di oltre 420 metri quadri. Una precisa scelta di Banca Mediolanum che risponde all’allarme desertificazione bancaria con una presenza ancor più capillare, mantenendo i capisaldi che negli anni hanno identificato il gruppo. L’obiettivo è offrire una consulenza finanziaria mirata a valorizzare il risparmio e il patrimonio delle famiglie e delle imprese.
La torta per i cinque anni del nuovo ufficio dei consulenti
Un movimento che non è passato inosservato in Corso Cavour, la “city” di Macerata dove il tappeto azzurro di Banca Mediolanum ha attirato l’attenzione di molti. Il week end di eventi è iniziato già giovedì con il taglio del nastro alla presenza delle autorità. A confermare la volontà di investire sui territori è stato Nicola Vallardi, Regional manager di Marche Abruzzo e Molise: «La nostra scelta è motivata dalla crescita di clienti e collaboratori e dalla volontà di essere presenti nel territorio».
Ha svelato il progetto di rafforzare la presenza anche nell’entroterra il national manager Giovanni Marchetta: «Crediamo molto nelle Marche, tanto che abbiamo l’idea di aprire altri punti a Civitanova, Camerino e Matelica. Mentre altre realtà hanno purtroppo delle difficoltà, spengono delle luci, noi speriamo di accenderle». Presente anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli che oltre a complimentarsi per la scelta di investire sul centro di Macerata «perché qui – ha precisato – siamo in pieno centro per come intendo io la città». Filippo Saltamartini, vice presidente della Regione, ha invece raccontato un suo aneddoto personale: «In Senato avevo al mio fianco Alfredo Messina, oggi vice presidente di Banca Mediolanum, che allora mi aggiornava costantemente sui progressi della banca». Presente anche la consigliera regionale Anna Menghi: «Questo è un luogo di valori oltre che di investimenti. Sono sempre più convinta che il denaro sia poca cosa rispetto al tempo che chi lavora dedica al tuo progetto, per questo ho sempre guardato a questo team con ammirazione e stima».
L’ampliamento degli uffici corrisponde anche ad una crescita delle opportunità lavorative che Banca Mediolanum offre a chi volesse sperimentare la professione del consulente finanziario che non è più un semplice promotore di prodotti ma è ormai colui che, al fianco dei suoi clienti, progetta soluzioni ideali in base ad esigenze, obiettivi, sogni ma senza trascurare le criticità e la tutela rispetto ai rischi. Una figura necessaria in un Paese che dall’ultimo rapporto del Censis ha definito gli italiani “sonnambuli” inermi davanti ai presagi e in cui si fanno strada paure a 360 gradi.
I nuovi spazi dell’Ufficio dei consulenti finanziari di Macerata hanno poi aperto le porte per tutta la giornata di sabato e ha proposto dei virtual tour per scoprire la città di Macerata a 360° e per degustare i vini della Cantina dei Conti degli Azzoni grazie alla magistrale capacità di comunicazione del sommelier Lorenzo Gigli responsabile della cantina di Montefano.
L’apertura è stata anche l’occasione per ricordare, grazie a Pierpaolo Verdenelli, values manager per le Marche, le attività della Fondazione Mediolanum in particolare il progetto “centesimi che contano” che permette di destinare i centesimi in avanzo sul conto corrente alla fine di ogni mese ad associazioni che si occupano di bambini speciali: Dynamo Camp, Lega del filo d’oro e Fondazione Benedetta D’Intino.
La degustazione di vini
Il virtual tour a Macerata
Bene . Se Mediolanum viene qui ,significa che i denari ci sono, sono solo ben nascosti . Basta trovarli e Mediolanum ci riesce .
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