di Mauro Giustozzi
Solo uno slittamento a fine luglio del trasferimento dei lavoratori nella sede centrale di Perugia ma nessun passo indietro sul mantenimento del reparto officina a Piediripa a seguito dell’operazione con la quale la Liomatic ha ceduto il ramo di azienda officine a S.Italia. Questo l’esito dell’incontro tra sindacati Filcams Cgil Macerata, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil ed i vertici della Liomatic che si è tenuto a seguito dello sciopero proclamato nella filiale di Macerata per dire no al trasferimento a Perugia di 11 lavoratori occupati nel reparto officina.
Angelica Bravi di Filcams Cgil Macerata
Un quadro generale di preoccupazione serpeggia tra i lavoratori: il timore è che quanto accaduto non riguardi soltanto gli 11 dipendenti, e rispettive famiglie, che nelle settimane scorse hanno ricevuto la lettera di trasferimento, ma possa un domani coinvolgere la totalità dei circa 80 dipendenti che operano nella Liomatic di Piediripa. Nell’incontro avvenuto i sindacati ed i lavoratori hanno ribadito la propria posizione, chiedendo un ricollocamento in altri settori aziendali invece del trasferimento in Umbria, che per molti di loro sarebbe già il secondo del giro di un anno, ma l’unica concessione che la proprietà ha offerto è una dilatazione dei tempi, con spostamento del trasferimento previsto il 1° marzo al 31 luglio. «La S.Italia ha posticipato il trasferimento degli 11 lavoratori interessati dalla vicenda a fine luglio – afferma Angelica Bravi della Filcams Cgil Macerata – il che ha soltanto posticipato la decisione ma di fatto per i lavoratori non cambia nulla e gli scenari restano gli stessi che avevamo denunciato. Questi mesi in più possono comunque consentire di fare ulteriori approfondimenti, valutazioni, magari verificare se c’è la possibilità di qualche ricollocazione dei lavoratori in altri settori aziendali . Una sorta di cuscinetto che ci concede del tempo in più, anche se questo non è risolutivo delle problematiche denunciate dai dipendenti. Da parte della S.Italia non c’è stato alcun impegno sostanziale né di ricollocamento che di incentivi da proporre ai dipendenti. Peraltro in questa serie di società c’è da ricordare che Ivs Group di Bergamo è di fatto la controllante delle due società, Liomatic e S.Italia, a seguito dell’acquisizione avvenuta nel 2022».
Quella della Liomatic è una vicenda che aveva già visto due anni fa la chiusura della filiale di Jesi con alcuni di questi dipendenti che sono stati trasferiti su Macerata e adesso dovrebbero spostarsi nuovamente a Perugia. L’età media dei lavoratori coinvolti dal trasferimento oscilla tra i 50 ed i 60 anni, dunque personale assunto negli anni Ottanta-Novanta in Liomatic, che in molti casi viene a lavorare a Macerata da centri lontani come Jesi, Montemarciano o Ascoli e che dovrebbe sobbarcarsi un nuovo spostamento in Umbria a proprie spese. La Liomatic, ora S.Italia per il ramo dell’officina, prima dello sciopero effettuato nella filiale di Piediripa, aveva proposto una somma complessiva come incentivo all’esodo di 60mila euro per tutti gli 11 lavoratori interessati che però hanno rispedito al mittente. «Da parte dei lavoratori c’è molta delusione e scoramento – continua Angelica Bravi – perché l’obiettivo con cui ci siamo presentati all’incontro con l’azienda era quello che il reparto officina restasse nell’attuale collocazione di Macerata. Ma i dirigenti sono stati irremovibili su questo aspetto, confermando il processo di accentramento delle attività su Perugia e questo inevitabilmente si ripercuote sull’occupazione in quanto si andrà per forza di cose a cessazioni di rapporti di lavoro perché per tanti dipendenti sarà praticamente impossibile accettare la destinazione di Perugia. Lavoratori che sono stati colpiti da questo trasferimento che determina in realtà dei licenziamenti indiretti. Resta la disponibilità dell’azienda a mantenere aperto il dialogo sindacale per provare a trovare soluzioni alternative per i lavoratori e vedremo cosa accadrà in questi mesi ulteriori che ci separano da fine luglio che è la data ultima prevista per il trasferimento degli 11 dipendenti del reparto officina».
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