La comunità settempedana si sta preparando alla riapertura della chiesa del monastero di Santa Chiara. La cerimonia è in programma per domenica alle 21, quando è prevista la dedicazione del nuovo altare. Seguirà una celebrazione eucaristica che sarà presieduta da monsignor Antonio Napolioni, camerte, vescovo di Cremona, dal 2010 e sino all’elezione episcopale parroco della parrocchia di San Severino Vescovo.
Un tempo intitolata a Santa Maria Annunziata, la chiesa, chiusa dal sisma del 2016, fa parte del monastero di clausura abitato dalle clarisse sin dal 16° secolo anche se la struttura originaria risale al 14° secolo quando gli Smeducci finanziarono la costruzione di un edificio di culto per le terziarie di San Francesco che già vivevano nel convento di San Salvatore in Colpersito. Oggi la chiesa si mostra nel suo aspetto settecentesco ed è stata fruibile fino al periodo del sisma. L’edificio con pianta a croce greca fu ricostruito nel 1776 su progetto dell’architetto Giuseppe Lucatelli da Mogliano. All’interno l’altare maggiore, scolpito da Venanzio Bigioli, ospita un’Annunciazione dipinta da Lucio Tognacci. Di notevole interesse il coro ligneo intagliato e intarsiato da Domenico Indivini già autore del coro ligneo della basilica superiore di Assisi e poi terminato dagli allievi Pierantonio Acciaccaferri e figlio.
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