La protesta di stamattina a Civitanova
“Grigio il cemento, verde la vita”. “Vince chi custodisce”. “Giù le mani da Costamartina”. “Montecò cura il verde, Ciarapica lo svende”. Sono solo alcuni dei cartelli comparsi stamattina in via Neruda a Civitanova, dove si è svolto il flash mob organizzato dal coordinamento del centrosinistra contro la lottizzazione “Cristallo” approvata a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale. Decine di persone hanno partecipato alla protesta. «Grande partecipazione della città – ha detto il capogruppo dem in Consiglio Francesco Micucci – che è stanca che gli interessi privati di pochi vengano messi dal sindaco Ciarapica sempre al di sopra degli interessi dei cittadini».
«Una lottizzazione che compromette uno dei posti più belli di Civitanova – ha aggiunto l’esponente dem Giulio Silenzi – e in tanti, al di là schieramenti si sono riuniti per manifestare contro questo sconcio, cioè l’aver rilasciato il permesso affinché una zona verde venga destinata a cemento per realizzare l’ennesimo supermercato».
Uno dei cartelli dei manifestanti (“FdI ripensaci”) è riferita al fatto che nel Consiglio in cui era stato dato l’ok alla variante si era registrata la spaccatura di Fratelli d’Italia. Solo il capogruppo Francesco Pantella, infatti, aveva votato contro così come prospettato in Commissione, mentre i consiglieri Paolo Nori, Roberto Tiberi, Antonio Ruffini e Gianluca Crocetti avevano dato parere positivo. E così la variante era passata. La variante prevede che un terreno da 9324 mq (la proprietà è dell’imprenditore Germano Ercoli) fra via Giovanni XXIII e via Costamartina passi da zona verde parchi pubblici e orti urbani a zona per edifici commerciali e direzionali.
Un altro dei cartelli dei manifestanti “Montecò cura il verde, Ciarapica lo svende” fa riferimento invece alla scelta in controtendenza del comune di Montecosaro che ha deciso di convertire 70mila mq di territorio da aree edificabili a verde (leggi l’articolo).
«Non servono 3200 mq di commerciale per massacrare Costamartina che è un luogo già destinato dal Piano regolatore a parchi urbani e verde pubblico – ha sottolineato Mirella Paglialunga consigliere comunale di opposizione (Per Civitanova) – Tanta gente oggi ha dimostrato con noi per dire che vogliamo spazi pubblici e luoghi pedonali e ciclabili nel verde. Non altri centri commerciali».
Mirella Paglialunga
Cristallo e Agriforest, anche FdI dice no: la commissione boccia le varianti
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Dicono: “Vogliamo spazi pubblici non altri centri commerciali”. Ma i centri commerciali vengono realizzati sul suolo privato, quindi gli spazi pubblici non vengono intaccati.
Gent.mo Aldo, la protesta dei cittadini civitanovesi riguarda una variante urbanistica al vigente PRG con cui la giunta intende trasformare un’area destinata a parchi pubblici a zona commerciale e direzionale. E’ una variante non necessaria e non dovuta se solo ragionassimo secondo parametri di valutazione legati all’ interesse pubblico. Tenga conto che il progetto prevede 3200 mq di cementificazione al posto del campo ora coltivato a grano…
Vorrei fare una correlazione con un articolo di alcuni giorni prima.
https://m.cronachemaceratesi.it/2024/02/02/la-costa-doro-degli-ndranghetisti-edilizia-e-coltivazioni-di-cannabis-per-riciclare-soldi-nel-maceratese/1826003/
Per la signora Paglialunga. Grazie del chiarimento.
Al posto del grano, pianteranno la “grana”?. Si fa riferimento a svendite ma che cosa si intende nello specifico? Vendere con lo sconto, fortissimo, già sperimentato con l’avvento dell’era ciarapicana con la cessione immediata di Villa Eugenia? O si va verso una più diretta forma di contestazione basata su comportamenti di natura economica che va a beneficiare ” chi sa chi lo sa?”. Se come diceva Totò ” è la somma che fa il totale” e qui l’aria che tira già sibila tra le spighe del grano non ancora cresciuto, portando con se una mesta domanda che vorrebbe risposta, non dissimile da altre che in passato hanno un po’ mosso la curiosità ogni qualvolta ci si è ritrovati e spesso direi nella medesima situazione. La vogliamo offrire nella sua completezza anche se variabile di volta in volta rispondendo con tutta semplicità: ” Ma sta somma, sta botta di quant’è? “. Così magari si fa il totale e magari si scopre che “sono i totali che fanno la somma”. Mi sono intrecciato, io con la matematica non ci vado a nozze mentre qualcuno ci andrebbe anche a seconda e terza occasione.
Son superficine piccoline…