Sul posto i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche
di Gianluca Ginella (foto e video di Fabio Falcioni)
Il sangue lungo le scale, una ferita alla testa e lui, Rodolfo Ignazi, 78 anni, trovato inginocchiato con il busto disteso sul letto. Morto. La scoperta è stata fatta da una amica. Non riuscendo a rintracciarlo è andata a trovarlo a casa, in uno dei vicoli del centro storico di Monte San Giusto, via Vittorio Emanuele. Lì al civico dieci questa mattina è entrata e ha trovato il corpo dell’amico, fotografo in pensione. Immediate le indagini dei carabinieri. L’ipotesi è che si sia trattato di un incidente mentre verrebbe esclusa l’ipotesi dell’omicidio. Domani comunque sarà svolta l’autopsia.
Il furgone blu del Sis (la scientifica dei carabinieri) piazzato all’ingresso di via Vittorio Emanuele (un vicolo stretto sul margine del centro che fa parte di un dedalo di altri vicoli) e poi un via vai di carabinieri e di militari con le tute bianche. Questa mattina a Monte San Giusto la morte di Rodolfo Ignazi era sulla bocca di tutti con quel giallo su cosa gli fosse successo. Perché qualcosa sembrava non tornare. Innanzitutto le tracce di sangue lungo le ripide scale della sua abitazione e poi il corpo del 78enne fotografo, conosciuto da tutti nella cittadina, che stava inginocchiato in camera con il busto riverso sul letto. E di più: alla testa aveva una ferita.
Questa la scena che si è presentata ad una amica di Ignazi che ieri sera non era riuscita a contattarlo al telefono «ed è andata a cercarlo» dice un amico di Ignazi.
La donna ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti 118 e Croce Verde di Monte San Giusto. Vista la situazione sono stati allertati i carabinieri. Sul posto i militari del Reparto operativo con l’ufficiale che lo dirige, il tenente colonnello Massimiliano Mengasini. Con loro sono arrivati anche i Sis con il furgone che ha attirato l’attenzione di tanti passanti. Lì vicino all’ingresso del vicolo ci sono diversi negozi tra cui la farmacia, e a due passi una tabaccheria, un bar.
«Ieri Rodolfo dove andare a cena da un vicino più anziano di lui, che porta sempre in giro con l’auto – racconta ancora l’amico che preferisce restare anonimo -. Lo aveva invitato a cena e verso le 19 Rodolfo gli ha detto che aveva male alla testa e non è andato più. Era un fotografo, ora in pensione».
A destra il magistrato Francesco Carusi con Vincenzo Ierardi della Pg della procura
Un vicino di casa, che potrebbe essere l’ultimo ad averlo visto, racconta: «Io l’ho incontrato ieri sera, alle 19 o 19,30. L’ho visto che portava la spesa a casa, aveva una busta bianca. Io vivo di fronte, si sente tutto ma non ho sentito rumori o urla stanotte. Era una persona tranquilla» dice Ali Sajid.
Sul posto per un sopralluogo è arrivato anche il magistrato Francesco Carusi. Il medico legale Antonio Tombolini ha fatto una prima ricognizione sul corpo. Il colonnello Mengasini ha poi fatto il punto della situazione: «Stiamo accertando modalità e cause della morte di un anziano e stiamo procedendo con le analisi del caso, c’era una ferita alla testa, c’è da accertare la tipologia. Non sono stati trovati segni di scasso». Al momento l’ipotesi è che possa trattarsi di un incidente domestico. Il magistrato ha disposto l’autopsia: si farà domani mattina all’obitorio di Macerata. Ignazi lascia la sorella e i nipoti. In quella casa viveva da solo.
(Ultimo aggiornamento alle 15,30)
Da sinistra: il tenente colonnello Massimiliano Mengasini e il tenete colonnello Giorgio Picchiotti
(clicca per ascoltare la notizia in Podcast)
Ciao Rodolfo R.i.P.
Riposa in pace
R.i.p.
Oh signore
Gesu
Nooo
Riposa in pace rodolfo
Oh madonna
RiP
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