Un cantiere delle case popolari in via Verga, a Collevario
di Luca Patrassi
Edilizia popolare in salsa maceratese. Alloggi pronti che non vengono consegnati perché alcuni Comuni non hanno neanche fatto il bando (figurarsi quindi se c’è la graduatoria), un migliaio di alloggi sfitti perché Erap non ha i soldi per le manutenzioni, interventi che vengono dirottati altrove dopo che si sono spesi ingenti fondi pubblici per opere preliminari (la vicenda di via Valenti a Macerata), mutui accesi senza che si sia dato corso agli interventi previsti, la beffa dell’Imu che Erap versa ai Comuni per gli alloggi sfitti. Infine, ma non ultimo: decine e decine di migliaia di euro di affitti che Erap non incassa pur in presenza di appartamenti pronti da assegnare.
Il quadro – che emerge dalla lettura degli interventi recentissimi di Erap e Comune di Macerata – è desolante. Il primo elemento che balza agli occhi: due dei cinque interventi previsti da Erap a Macerata (via Verga e Villa Potenza) sono di edilizia convenzionata, il che significa che per i finanziamenti si è fatto ricorso ai mutui. Erap paga i mutui e non incassa nulla dagli affitti avendo dunque minori entrate per le manutenzioni del patrimonio immobiliare. Altra cosa che balza agli occhi nei dati forniti da Erap: si parla di 2.7 milioni per realizzare 12 alloggi in via Verga e di 2.3 milioni per realizzarne venti in via Valenti. Più o meno la stessa cifra per realizzare otto alloggi in meno. Cosa accade? Probabilmente il passare degli anni non deve essere stato valutato da chi ha mandato i dati: il piano di via Valenti è di una decina di anni fa e i costi non sono più evidentemente quelli di oggi, tanto vale aggiornare il numero degli alloggi realizzabili o chiedere rinforzi alla Regione. Anche in questo caso passeranno altri anni. Si è scritto da parte di Erap che non si è potuto dar corso ai progetti perché i tecnici erano tutti al lavoro sul terremoto, magari si sarebbe potuto far ricorso a progettisti esterni, cosa che avrebbe fatto portare a casa l’ultimazione degli interventi con inizio degli incassi degli affitti e si sarebbe evitato il forte aumento dei prezzi di oggi. Infine – giusto per scriverle tutte, anche se questa è una considerazione che non riguarda Macerata – Erap ha chiuso da mesi gli interventi di costruzione di nuovi aloggi popolari in alcuni Comuni che però non hanno le graduatorie pronte, peggio non hanno nemmeno fatto i bandi. Cosa succede? Erap comunica che le case sono pronte, il Comune fa il bando e per quando arriva la graduatoria è passato oltre un anno con relativi affitti non incassati da Erap per decine di migliaia di euro. Chi paga i danni? Sempre e solo gli utenti. Eppure basterebbe poco, una telefonata tra dirigenti pubblici per informarsi dello stato dei cantieri Erap e della esistenza o meno delle graduatorie dei Comuni. Infine due parole sui 62 alloggi in arrivo “a breve” a Macerata: anche in questo caso basterebbe guardare, anzi leggere, la nota inviata dalla Erap Macerata sullo stato delle varie pratiche. Via Pace “in corso verifica urbanistica al prg, richiesta permesso di costruire e verifica del progetto esecutivo”. Villa Potenza: “verifica del progetto esecutivo”. Via Verga: “in corso progetto esecutivo”. Via Verga nuova costruzione “da avviare. In corso revisione del progetto repliminare” e infine via Valenti “da revisionare progetto esecutivo”. Per via Valenti il Comune ha scritto che sono al vaglio sedi alternative. Circolano ufficiosamente queste ipotesi sulla possibile data di consegna delle chiavi ai prossimi inquilini: via Pace 2026, Villa Potenza e via Verga (case per anziani) 2027, via Verga (nuova costruzione) 2028, via Valenti 2030. A leggere i comunicati con annunci trionfalistici di 62 alloggi in arrivo, sembra che la consegna sia dietro l’angolo, ma è possibile che Erap abbia voluto consentire ai Comuni di organizzarsi per tempo con i bandi di assegnazione.
Ninfa Contigiani, coordinatrice cittadina del Pd
Sulla questione c’è un duro intervento di Ninfa Contigiani per il Pd comunale: «L’intervento dell’assessora ai Servizi Sociali Francesca D’Alessandro sui ritardi nella assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica è proprio un caso di excusatio non petita, accusatio manifesta. Non coglie le cause del problema e tira in ballo considerazioni che sono, a dir poco fuori tema. Lei, che è l’assessora competente parla di difficoltà delle procedure? Sono tre anni che è nel ruolo ed ancora cerca giustificazioni di questo tipo? Ma poi non si ricorda che ha proposto lei un nuovo Regolamento per l’assegnazione il 7 febbraio del 2022?». Aggiunge Contigiani: «Mi sento di ipotizzare che se i servizi sociali potessero occuparsi a tempo pieno dei loro compiti professionali, del disagio crescente e dei bisogni primari sempre più da soddisfare, invece che essere spinti ad organizzare passaggi e passerelle a Feste e Festival per l’Assessora, probabilmente ritardi non ci sarebbero stati».
Edilizia popolare, il Comune si difende: «Attività complesse e molteplici»
Perché nessuno parla anche di come sono gestiti i condomini??? dove ci sono affittuari costretti a pagare le morosità di altri inquilini perché Erap non interviene
Una vergogna... avete distrutto una zona meravigliosa per costruire questo schifo abbandonato oramai da 15 anni... avete demolito la storica casa colonica della famiglia Cacchiarelli... cancellato tanto verde e negato il panorama a decine di famiglie!
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