di Laura Boccanera (foto e video di Federico De Marco, foto col drone Victor Zamora)
I primi hanno iniziato ad arrivare a Civitanova prima dell’alba, proseguiranno oggi ad oltranza, e, se necessario, verranno organizzate nuove proteste in tutte le province delle Marche. Sono un centinaio i trattori e oltre 200 gli agricoltori e allevatori che questa mattina hanno avviato una mobilitazione pubblica per protestare contro le misure europee per il settore.
Limitati i disagi alla circolazione grazie alla presenza massiccia delle forze dell’ordine e ad un corteo ordinato che per tutta la mattina a più riprese ha portato un gruppetto di una decina di trattori a sfilare lungo via Einaudi, percorrere la rotatoria Paciotti e rientrare alla “base” nello spazio verde di fronte al Cuore Adriatico. Si è svolta così la protesta delle imprese agricole con imprenditori provenienti dal Fermano, dal Maceratese e dalla parte sud di Ancona che slegati da associazioni di categoria (verso le quali, anzi, promuovono parole di protesta e inviti ad una maggiore sinergia) hanno fatto sentire la propria voce per contestare alcune misure definite inadeguate messe in atto dall’Unione europea.
Chiedono la reintroduzione dell’esenzione Irpef dei redditi agrari e dominicali per gli agricoltori iscritti alla previdenza agricola eliminati dalla legge di bilancio 2024, provvedimenti immediati a tutela del settore cerealicolo, controlli sanitari a tappeto su quanto arriva nei porti italiani, attivazione di politiche per il contenimento dei costi di produzione e controlli sulle speculazioni che portano i prezzi agricoli al ribasso continuo e, per quanto riguarda gli animali, l’eradicazione della fauna selvatica in eccesso e completo ristoro in caso di danni subiti. Ma la protesta, fatta soprattutto con slogan e manifesti, fa riferimento anche a quegli argomenti più attuali e divisivi come l’introduzione della farina di grilli o la possibile commercializzazione e introduzione nel mercato di carne coltivata.

Gli agricoltori riuniti provenienti dalle province di Macerata, Fermo e sud di Ancona
La scelta degli agricoltori è caduta su Civitanova «perché il centro della zona commerciale per le Marche – spiega Samuele Fraticelli, assieme a Rossano Catinari uno dei promotori dell’iniziativa: «Oggi siamo qui assieme a tanti altri agricoltori italiani che stanno manifestando in Basilicata, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia – dice – siamo slegati dalle associazioni di categoria perché queste non hanno fatto abbastanza sentire la propria voce. Vorremmo far capire che noi ci siamo comunque, siamo tanti e speriamo che questa di oggi sia la dimostrazione. Così che anche le cifre sindacali possano muoversi per far sentire la nostra voce a Bruxelles. Con noi oggi ci sono grandi produttori, ma anche piccole e medie imprese di tutto il comparto, frutta, verdura, cereali, e anche allevatori. In Germania è andata in scena una protesta simile, iniziata come qui da noi un po’ in sordina, si sono uniti però anche autotrasportatori e alla fine non c’era neanche più la merce nei supermercati».

Elisa Fulgenzi
Una manifestazione dunque auto organizzata e partita da una chat su Whatsapp con i primi 3 agricoltori, come spiega l’ideatrice e organizzatrice Elisa Fulgenzi: «in pochissimo tempo, col passaparola, siamo arrivati a mille persone. Chiediamo che le politiche europee vengano riviste e che le associazioni sindacali ci diano il loro appoggio. L’Italia è l’unico Paese in cui questo non avviene e tacciono rispetto a quanto sta accadendo. Queste politiche europee sembrano costruite apposta per far fallire l’agricoltura italiana, un patrimonio che ci stanno portando via a favore delle multinazionali. E’ anche un problema di salute pubblica e non solo economico, si spalancano le porte al mercato del sintetico e al mercato di insetti e larve».
Alla protesta degli agricoltori hanno preso parte, per solidarietà, anche i referenti balneari associati a Popolo produttivo che in egual misura lottano contro le direttive dell’Unione europea in particolare per la Bolkestein.


I balneari dell’associazione Popolo produttivo arrivati a dare sostegno agli agricoltori condividendo la protesta contro la direttiva Bolkestein

La sfilata in corteo dei trattori lungo via Einaudi





Bravi, non mollare, mi raccomando.
Bravissimi
Grandi bravi
Bisogna lottare duro
Non bisogna mollare altrimenti sarà la nostra fine..
Meno male che Giorgia c'è
Gabriele Violini l'amica dello schifo di bruxelles
Gabriele Violini fortuna che con conte e renzi andava tutto alla perfezione
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Bisogna estendere lo sciopero anche ad altre categorie di produttori / lavoratori e diventare numericamente importanti come in Germania.
L’unione europea è un’organizzazione incompatibile con la vita!