L’area verde di via Montale antistante l’edicola L’Idea con le potature appena effettuate
di Marco Pagliariccio
Alberi sani tranciati di netto, piante spogliate di gran parte dei rami, cespugli a dir poco spelacchiati. Monta il malumore a Collevario per le potature che il Comune sta portando avanti proprio in questi giorni, che secondo diversi residenti e commercianti sarebbero state eseguite con la mano un po’ troppo pesante.
Nel mirino in particolare l’intervento in corso tra via Roma e via Montale, che ha fatto storcere più di qualche naso. Molto critica, in particolare, Tania Pangrazi, titolare dell’edicola L’idea, che il verde della zona l’ha sempre curato in prima persona. «Qui davanti al mio negozio c’erano almeno tre piante sane che sono state tagliate senza tanti complimenti – denuncia la commerciante – quando mi sono accorta di cosa stava accadendo sono andata su tutte le furie e ho fatto presente la cosa agli operai che erano al lavoro. Una di queste tre l’avevo piantata io vent’anni fa, un cespuglio che ha sempre fatto fiori bellissimi e che, potandola con cura, era diventato un bell’alberello. Prima hanno tagliato un rametto laterale, che effettivamente stavo per tagliare io.
Poche ore dopo, mentre continuavo a lavorare come nulla fosse, la pianta è sparita. Insieme ad altri commercianti della zona, avevamo acquistato e messo a dimora alcuni pini argentati, visto che a Natale qui il Comune non mette mai nemmeno una luminaria. Erano diventati alti e rigogliosi: tagliati anche quelli. Ci hanno detto che erano malati, ma posso assicurare che non lo erano affatto. Ma anche lungo via Roma hanno falciato tutti i cespugli, idem davanti all’estetista qui dietro. Sono riusciti in un’impresa: compattarci tutti, contro il Comune. Di potature c’è bisogno, è ovvio: ma che siano fatte con criterio».
Pangrazi non ne fa solo una questione di estetica, ma anche di sicurezza del quartiere. «Sappiamo bene quanto sia fragile Collevario da questo punto di vista, servirebbero più alberi e vegetazione per tenere fermo il terreno e invece si va nella direzione opposta – continua l’edicolante – qui vicino, in via Quasimodo, c’è l’esempio lampante: il marciapiede sta scivolando verso valle, le staccionate sono in larga parte cadute e pure la strada presente i primi segni di cedimento. Anche in via Pirandello, salendo verso la chiesa, la situazione sta peggiorando, fra poco franerà tutto. Al quartiere servono più alberi e invece si fa il contrario».
A Macerata si é sempre fatto così, forse é un retaggio culturale, less Is more. Una soluzione basic può essere più efficace di una complicata. Non si pongono nemmeno il problema.
Claudio Caproli quando fanno manutenzione del verde, in realtà non la fanno. In via Issy-les-Moulineaux A fine agosto hanno chiuso i parcheggi per una settimana, causa manutenzione del verde, risultato? I marciapiedi erano pieni di piante, manco su "io sono leggenda" e ho detto tutto
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Certo Tania, hanno fatto proprio uno scempio, una cosa proprio vergognosa! Ma una curiosità, questi “dipendenti comunali potatori” hanno conoscenze sulla gestione del verde? Sono preparati in materia, cioè, hanno fatto un percorso abilitante per la manutenzione del verde? Io credo sia assolutamente necessario, non si può distruggere, calpestare in questa maniera un giardino! Anche gli scoiattoli che vi scorrazzavano spesso, non si faranno più vedere di certo! Io oggi ho raccolto anche un paio di nidi, vuoti ma nidi . . .
Ma possibile che dovete rompere sempre i cabasisi…..
Per un commentatore sponsorizzato dall’attuale dirigenza ” forse a Macerata c’è troppa trippa e pochi gatti”….
Questa a Parcaroli gli mancava: accusato di voler far crollare Macerata oltre che commercialmente anche strutturalmente verso il basso. Ma che ci vuole ad ammettere che forse fare il sindaco nonostante le buone intenzioni è difficile e si corre il rischio di scontentare tutti anche se le intenzioni sono buone specialmente se poi vedono la luce una volta che anche a Macerata si faccia giorno per non sbagliare di prendere un autobus che invece di portarti a Corridomnia ti porta a Montecassiano quando anche lì si troverà l’accordo.. Parcaroli, guarda te la alzo io, potresti mandarmi tranquillamente a quel paese dicendomi che almeno tu stai cercando e chissà che poi non ti riuscirà veramente di abbellire la città con tutte le Piagge, Vie, Palazzi vetusti per i fantasmi che verranno a vederli visto che i maceratesi lì deportate verso altre mete. E questo visto che comandi tu è sempre frutto del tuo sacco anche se lo prendi da un’altra bisaccia e fai tagliare alberi su cui almeno potresti contare e che fanno quello per cui sono stati piantati anche se a volte non è facile resistere alla tentazione di distruggerli perché non ce n’è assolutamente motivo. Togliere un albero che assolve a tutto quello che gli si chiede e rimanere ad occupare un posto dove orami i dubbi sul conservarlo sono troppi da chi amministri, non dovrebbe essere né cosa intelligente e né necessario tenerlo e con un po’ di umiltà non è che non ci si arrivi. Sembra un controsenso ed è per questo ed altro che molti sindaci subiscono critiche anche dure e che non riescono ad essere costruttive perché il materiale “ residuale” impiegato nell’amministrazione è di bassa qualità e se qualcuno si salva, addirittura suscita quell’invidia che nasce dal sentirsi inferiore e non poterlo dire incattivisce, peggiora e nevrotizza.
Certo che a volte ci si dovrebbe fortissimamente vergognare. Ma bisogna essere capace almeno di arrossire ma vedo solo facce di bronzo e neanche dorato. Naturalmente è solo un modo di dire, un eufemismo fin troppo accomodante. Ma tant’è e ho perso il filo ma lo ritrovo. Ah, sul fatto che potresti dirmi:” Criticato da un civitanovese con un sindaco che si interessa solo di deliberare per cementificare in cambio di certo non di ammirazione dal cittadino ma per motivi abbietti come abbruttire la città e so che stai pensando ad altro ma in molti lo pensiamo ma nessuno fa niente e i cittadini sembrano , se non toccati direttamente, proprio gli ultimi a preoccuparsene”. Vero che lo diresti? Non fa niente lo dico io e i fatti questi sono, almeno a Civitanova. Però un consiglio te lo voglio dare, puoi anche non fare niente con tutti i soldi che hai rimediato da Regione, Pnrr e altre sigle, ma prima di andartene e non credo che verrai rieletto almeno che non cambi partito in quel periodo alla moda, fa il sottopasso in Via Roma e concludilo perché poi metterci le mani si rovinerebbero con calli che prima ti farebbero soffrire sotto forma di bolle e poi cosi duri ed ingombranti che non ti permetterebbero più di scrivere con quei ditoni una qualsiasi lettera usando uno dei tuoi tanti oggetti digitali che vendi nei tuoi negozi dove avrai notato che gestirli non è come gestire una comunità non di inermi oggetti ma di persone.
In effetti avevo notato una potatura oltre il necessario, pensavo alberi malati.
Ci sono luoghi e posti, dove non li tagliano perniente, e sono anche pericolosi, causando morti e feriti(lungo le strade), e invece in città dove danno un senso di pace e decoro, li tagliano anche troppo. Eeh, che volete faa, così gira, il mondo.