Accusati di aver chiuso abusivamente una uscita di sicurezza della discoteca Mia di Porto Recanati, prosciolti gli allora gestori del locale, Gabriel Luis Pagano e Lucia Carmen Panebianco. Il processo si è chiuso ieri davanti al giudice Vittoria Lupi del tribunale di Macerata.
Secondo l’accusa il 16 dicembre del 2018 c’era stato un controllo da parte della questura di Macerata ed era stato contestato ai gestori del locale di aver violato le autorizzazioni per pubblici spettacoli chiudendo abusivamente una uscita di sicurezza all’interno della discoteca. Dopo l’accertamento era stato emesso un decreto penale di condanna per i due ex gestori che avevano fatto opposizione, assistiti dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Pierfrancesco Maceratini.
L’avvocato Gabriele Cofanelli
A quel punto era partito un processo al tribunale di Macerata con una attività istruttoria particolarmente complessa che si era articolata anche attraverso una relazione tecnica stilata dall’ingegnere Giovanni Mozzicafreddo, ed una serie di deposizioni dei clienti del locale. Nel corso del processo è emerso che la discoteca Mia aveva un numero superiore di uscite di sicurezza rispetto a quanto previsto dalla norma «ed addirittura che l’uscita di sicurezza per cui vi era procedimento penale non poteva violare alcuna norma trattandosi di un locale in precedenza adibito a ristorante e quindi non più operante nei confronti della eventuale clientela» dicono i difensori.
I legali hanno quindi sostenuto che la discoteca operava in assoluta correttezza «soluzione sostanzialmente accolta dall’organo giudicante che all’esito della stessa discussione ha viceversa statuito il non doversi procedere per intervenuto decorso del termine prescrizionale e per l’effetto prosciogliendo entrambi gli imputati» dicono i difensori.
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