L’ex monastero di via Armaroli
Quasi tutti insieme, appassionatamente, per il recupero dell’ex convento delle Monachette di via Armaroli. Prima c’era stata la notizia dell’intesa tra la società proprietaria (che fa capo a Domenico Intermesoli) e l’Erdis, poi l’annuncio dei fondi da parte del Ministero. Ora arriva anche il commissario alla ricostruzione post-sisma Guido Castelli che definisce il quadro dell’operazione: l’ex convento sarà acquistato e ristrutturato per diventare uno studentato universitario. L’investimento programmato è di 14 milioni di euro e a gestire l’intervento sarà appunto l’Ente regionale diritto allo studio (Erdis). «Questo progetto di restauro e riqualificazione – rileva in una nota l’ufficio guidato da Castelli – ha un rilevante valore sociale e culturale. L’edificio del XVII secolo è uno dei simboli della città, si trova nel centro storico di Macerata e ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni. I danni subiti dalla struttura a causa del sisma 2016 hanno reso necessari interventi approfonditi. Si procederà, dunque, con un restauro conservativo mirato, che non solo ne preserverà il valore storico e architettonico dell’ex Monastero, ma lo renderà anche sicuro e funzionale rispetto agli standard moderni, migliorandone la resistenza sismica e l’efficienza energetica».
Per la verità, c’è una questione che interessa molto ai maceratesi e che si spera verrà approfondita prima o poi dal Comune, quando toccherà la proverbiale palla in questa vicenda: l’immobile ex Monachette ha uno splendido giardino con affaccio iperpanoramico sulla vallata e i maceratesi gradirebbero, dopo decenni, di poter usufruire di quegli spazi. «L’ordinanza, inoltre, consente – aggiunge i commissario alla ricostruzione – di semplificare le procedure, accelerando così i tempi di approvazione e realizzazione del progetto. Attraverso la Conferenza dei servizi speciale e procedure amministrative accelerate, il progetto avanzerà con tempistiche più rapide rispetto a quelle che normalmente caratterizzano i grandi interventi. Inoltre, sono state messe in atto misure per la rapida risoluzione di eventuali controversie tecniche e la possibilità di espropriare terreni, garantendo quindi un avanzamento continuo e senza impedimenti». Per quanto riguarda il finanziamento, l’investimento di 14 milioni di euro è sostenuto dalla somma di fondi provenienti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (8,3 milioni di euro), dalla struttura Commissario Sisma 2016 (3,9 milioni) e dall’Erdis (1,8 milioni).
La cabina di regia
Il commissario Guido Castelli aggiunge: «Si tratta di una notizia importante per la comunità studentesca e la città. Grazie alla sinergia tra enti e istituzioni, e a un notevole sforzo finanziario, questo storico edificio diventerà uno studentato, arricchendo così l’offerta di servizi universitari a testimonianza dell’attenzione che dedichiamo alla valorizzazione del patrimonio culturale dei nostri territori. La nostra missione prevede di ricostruire ma anche di riparare il tessuto economico e sociale e questo intervento va proprio in questa direzione. Dobbiamo rendere i nostri borghi e centri storici più attrattivi e accoglienti anche per incentivare l’arrivo e la permanenza dei tanti giovani che scelgono la nostra terra per formarsi e vivere. Desidero ringraziare il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Erdis, per il loro impegno nella definizione del progetto di ristrutturazione dell’ex monastero Corpus Domini, e il presidente Francesco Acquaroli per la collaborazione e costante attenzione che dedica a tutte le attività connesse con la ricostruzione». La riqualificazione di questo storico edificio contribuirà a rafforzare il tessuto del centro storico di Macerata, contribuendo al suo rinnovamento e all’attrattività della città. La restituzione alla città dell’ex monastero rappresenta infatti una risposta concreta alla necessità di ulteriori alloggi per studenti universitari. Con 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole, l’ex monastero si trasformerà in una residenza studentesca moderna e accogliente. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede aree dedicate allo studio e al tempo libero, tra cui una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale situata nella ex chiesa, spazi per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e un magazzino.
(L. Pat.)
Studentato all’ex convento di via Armaroli, ci sono fondi per 8,2 milioni di euro
Porcaroli s.è addormentato
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in pratica un altro dormtorio!!
gli studenti locali e non,vogliono anche divertirsi a Macerata,fate qualcosa in tal senso