di Monia Orazi
A due settimane dall’introduzione dell’ordinanza che a Bolognola vieta di lasciare cibo ai gatti randagi nelle aree pubbliche del centro abitato, ecco in che condizioni si trovano i felini nel comune più alto delle Marche, che si trova a 1070 metri sul livello del mare.
Sono circa una decina quelli che ieri mattina transitavano nei pressi di piazza Giacomo Leopardi a Bolognola, principale luogo interessato dall’ordinanza a firma del sindaco Cristina Gentili, che vieta di dare da mangiare a cani e gatti randagi nelle aree pubbliche del centro abitato (leggi l’articolo). Un’ordinanza che ha fatto discutere tanti animalisti, causando anche l’intervento dell’Oipa che ha chiesto all’amministrazione comunale l’annullamento in autotutela, perché l’ordinanza sarebbe in contrasto con le apposite normative della Regione Marche, in caso contrario l’associazione si è dichiarata pronta al ricorso al Tar (leggi l’articolo).
Incuranti dei divieti e del vento che sferza il piccolo borgo sino a 75 chilometri orari, i gatti si sono raccolti principalmente nel bocciodromo sottostante la piazza, che è una zona da sistemare e accanto ai cassonetti dell’immondizia.
I felini sono in buone condizioni per quanto si può osservare ad occhio nudo, senza accenni di denutrizione o malattie. Fanno parte di una colonia felina e ricevono tuttora del cibo da volontari.
Basta attraversare la piazza ed una trentina di metri dopo ci si trova subito fuori dal centro abitato, zona dove l’ordinanza non è più valida ed è possibile dare da mangiare ai gatti.
I felini che scappano alla vista delle persone sono ben tenuti, ieri mattina con le forti raffiche di vento erano le uniche presenze in piazza. Nel centro abitato fervono i lavori di ricostruzione e la piazza si anima solo in occasione dell’arrivo di gruppi di muratori che vanno a pranzo nell’unico bar-ristorante rimasto in paese.
I gatti sono comunque presenti da anni nel centro di Bolognola. «Stanno sempre qua e girano per la strada, osserva un operaio di un cantiere della zona, non danno fastidio». Una residente spiega come sono trattati: «Di fatto possono trovare da mangiare appena fuori dal centro. Certo a volte gli animali possono dare fastidio ad alcune persone, ma questi gatti non hanno mai dato problemi a nessuno. Con il cibo abbandonato a terra comunque si potrebbe creare sporcizia, specie in estate quando la zona dei giardini è frequentata da bambini».
«Niente cibo a gatti e cani randagi, chi lo fa sporca il centro e minaccia igiene urbana e decoro»
Alcuni dei gatti presenti a Bolognola
ì
Con una strada chiusa da anni che collega Pintura al Fargno, si pensa ai gatti?
bene
Immagino ne siano qualche migliaio, certo é che se 1000/2000 gatti invadono un paesino come bolognola sicuramente ci sarà da intervenire
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ecco i problemi che ha un piccolissimo paese, altro che furti, spaccio, inquinamento ecc, hanno zero problemi, BEATI LORO !
Se alle elezioni comunali partecipassero anche i gatti, un gatto a Bolognola potrebbe diventare sindaco.
Tanto rumore per nulla…i gatti randagi a Bolognola stanno meglio di molti altri. Non poter dare loro del cibo in centro in un piccolo paese come Bolognola è un non problema, visto che basta fare pochi passi e siamo fuori l’area vietata. Ridicola la rivolta animalista e lo dice uno che ama gli animali e li rispetta più di certe persone.
è stato il sindaco con una sua dichiarazione bellicosa a metterci in agitazione, dato che in alti Comuni i gatti sono in pericolo. se lì c’è una responsabile della colonia felina, ella sa cosa stabilisce la legge sulla tenuta delle colonie feline. la sindaca si adegui alle disposizioni di legge. stop.