Il tavolo dei relatori
Incontro sulla legalità e sulle dipendenze alla scuola media Ugo Betti di San Ginesio, gli alunni e le alunne di sei classi dalla prima alla terza media coinvolti nell’iniziativa organizzata dal Lions di Macerata Sferisterio in collaborazione con le associazioni “Insieme in Sicurezza” e “Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza”.
Hanno introdotto l’evento i presidenti Fulvio Del Monte del Lions e Romeo Renis di Insieme in Sicurezza, che hanno invitato gli studenti a recepire le notizie fornite dai relatori e farne tesoro per poter sempre discernere e comprendere il pericolo insito nelle decisioni da prendere. L’ex questore Giorgio Iacobone si è soffermato sulla legalità, coinvolgendo gli studenti, «rappresentando loro possibili situazioni di vita reale – dicono gli organizzatori -, implicanti decisioni opposte: quella illegale, apparentemente più conveniente, finiva per portare dritto ad abbracciare la delinquenza, quella legale, meno conveniente in apparenza, alla distanza si rivelava giusta. Così come l’essere un piccolo, medio o grande delinquente comporta una vita mai serena, trascorsa tra la paura della cosca avversaria o dell’arresto oppure vissuta da latitante».
Proseguono gli organizzatori: «Il presidente dell’associazione “Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza” Giuseppe Bommarito si è rivolto agli studenti indicandoli, per la loro fascia d’età, come i soggetti che più fanno gola agli spacciatori.
Sono adolescenti, ingenui al punto giusto, curiosi al punto giusto, adescabili al punto giusto, proprio in un’età tra le più pericolose. Ottenerne la dipendenza significherebbe per loro una miniera da sfruttare per decine di anni. Per le organizzazioni criminali la droga costituisce l’affare più remunerativo che esista, il modo più celere per guadagnare sulla pelle dei giovani. A scalare guadagnano tutti tanto, dai produttori agli importatori, ai grossisti fino al pusher sottocasa e a nessuno di loro interessa il danno che fanno. L’adescamento avviene spesso con le frasi, “prova… se non ti piace non la prendi più”, oppure “fatti tanto tu sei forte quando vuoi smetti” o ancora “vedi come ti senti meglio”. Tutte frasi dette ben consapevoli della loro falsità, ben sapendo che l’entrata nel tunnel è facile e celere, mentre l’uscita è dannatamente difficile, lunga, con cicatrici che non vanno mai via. Il racconto della vicenda personale dell’avvocato Bommarito, che ha visto il figlio morire sulle sue ginocchia per un’overdose di eroina ha commosso gli studenti ed è stata la testimonianza più significativa per dimostrare la pericolosità della droga».
In conclusione, gli organizzatori sottolineano: «Molta attenzione è stata riservata a Giorgio Tombesi, per 41 anni in servizio all’unità operativa di gastroenterologia dell’ospedale di Macerata che, con diapositive, ha illustrato i mali derivanti dalle varie dipendenze, l’incidenza che hanno sul corpo umano e come, quando colpisce la parte celebrale del corpo, determini situazioni non più recuperabili. Malattie che nel passato si riscontravano in pazienti over 80, ora si registrano in quarantenni, dati molto tristi. Studenti e docenti hanno posto domande a tutto campo, da come intervenire in caso di overdose, a come fare per contrastare più efficacemente lo spaccio, a testimonianze di tragiche situazioni vissute, all’origine della droga, a come fare per sconfiggerla, all’utilizzo per terapia, all’assunzione involontaria in discoteca, ai controlli negli aeroporti. Solo il suono della campanella ha posto fine ad un incontro che si è rivelato davvero interessante e si spera che valga a tener lontani dalla droga tutti quella settantina di studenti presenti, giovani, belli, con tanta energia, gioiosi e con tanta voglia di vivere».
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Esatto, e’ tutta colpa dei genitori che non controllano nei loro movimenti.
…e certo, li abituano sin da piccoli, in modo che saranno “consumatori seriali” fino all’età adulta, fino alla fine!!! p.s.: qualche convegno in più con i genitori (colpevoli quasi sempre al 90% ?), no, eh, dato che più incontri si fanno con gli studenti e più mi pare che i ragazzini di droga ne consumino!!? Inoltre, far passare la voglia, in un modo o nell’altro, agli spacciatori di vendere morte a buon mercato!!? Ah, no, dopo c’è la repressione e ritorna il “fassismo”, no no, per carità, non si può, già stiamo messi male da qual punto di vista…o di svista!!! gv