«Le piccole imprese pagano
le bollette più care d’Europa:
urgente avviare il RepowerEu»

MACERATA - Il presidente Cna Maurizio Tritarelli: «Il legislatore deve agire rapidamente, è necessario ribaltare i criteri della tariffazione energetica, premiando i soggetti con comportamenti virtuosi e smetterla di penalizzarli. Il principio deve essere quello del chi inquina paga»

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Maurizio Tritarelli

«Cna era presente alle audizioni di Arera dove si è discusso il quadro strategico 2022-2025 sull’energia. La confederazione ha evidenziato all’autorità di regolazione l’ingiusto carico di oneri parafiscali sulle spalle delle piccole imprese, in particolare per il finanziamento delle agevolazioni ai grandi colossi energivori». Così Cna in una nota.

«La Cna condivide l’obiettivo di Arera – prosegue la confederazione – di tutelare i soggetti più esposti al caro energia, ma sottolinea la necessità di rimuovere alcune criticità, in particolare sugli oneri generali di sistema». Il presidente Cna Macerata Maurizio Tritarelli quantifica questo sforzo: «In base ai calcoli del nostro centro studi, la transizione green delle grandi imprese energivore e gasivore grava sugli oneri pagati dalle Pmi per 1,4 miliardi. Le piccole e medie imprese italiane continuano a sopportare elevati costi energetici, pagando le bollette più care d’Europa a causa di una parafiscalità che incide per il 30%. Il legislatore deve agire rapidamente – tuona Tritarelli – è necessario ribaltare i criteri della tariffazione energetica, premiando i soggetti con comportamenti virtuosi e smetterla di penalizzarli. Il principio deve essere quello del chi inquina paga».

La Cna Macerata sottolinea quindi la necessità di decreti tempestivi per l’utilizzo delle risorse del Pnrr destinati alla produzione sostenibile di energia: «Recentemente la Commissione Europea ha accolto favorevolmente il nuovo RepowerEu suggerito dalla Cna – ricorda il presidente-. Questo piano prevede un maggiore coinvolgimento delle piccole imprese, con il sostegno a chi investe nella realizzazione di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Ora servono decreti rapidi per rendere disponibili queste risorse ed iniziare a coinvolgere pienamente le PMI nel processo di crescita sostenibile – conclude Tritarelli-. Il nostro appello è rivolto a tutti i parlamentari marchigiani affinché si adoperino per lo sblocco».



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