L’Hotel House
di Gianluca Ginella
Condannato a sette anni per tentato omicidio all’Hotel House di Porto Recanati, imputato al tribunale di Macerata il 34enne Brahim Bennani, tunisino. I fatti che gli vengono contestati risalgono al 23 giugno del 2018. Nel corso del processo è stato sentito l’uomo che venne colpito da Bennani e che era rimasto ricoverato per 3 mesi per una frattura alla testa. L’uomo ha detto di essere stato colpito con una bottiglia di birra e con un bastone. Secondo la ricostruzione dell’accusa, sostenuta dal pm Claudio Rastrelli, tutto avrebbe avuto inizio per via degli schiamazzi della persona che poi venne aggredita. Bennani l’avrebbe colpito con la bottiglia o il bastone, o entrambi (al processo non sarebbe stato chiarito questo aspetto) e il marocchino era caduto a terra.
L’avvocato Marco Poloni
A quel punto, continua l’accusa, Bennani, avrebbe continuato a colpirlo con calci alla testa. Il ferito era stato salvato dallo stesso imputato che l’aveva trasportato alla Croce Azzurra di Porto Recanati. In seguito all’aggressione il marocchino aveva riportato una prognosi di oltre 40 giorni ed era stato ricoverato per circa tre mesi.
Oggi l’accusa ha chiesto la condanna a 8 anni. Il Tribunale di Macerata ha deciso una pena di 7 anni e non ha riconosciuto i futili motivi. «Ci riserviamo di legge le motivazioni della sentenza e proporremo appello. Il mio assistito nega di aver aggredito l’altro. Al processo poi non è stato chiarito come sia avvenuta l’aggressione: prima si parlava di una bottigliata in testa, poi quanto è stato sentito al processo l’aggredito aveva parlato prima di un bastone e poi di un bastone e di una bottiglia di birra». Il ferito era stato ricoverato in prognosi riservata.
Commenti disabilitati per questo articolo