I membri del comitato Pari Opportunità con il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati Parisella e il presidente del Cpo Cecconi
«Un momento di riflessione sui temi della violenza di genere, anche quando essa si esprime nelle forme più mascherate e nascoste della manipolazione comunicativa e linguistica».
Giulia Merelli
Questo l’evento, che ha visto la numerosa presenza di avvocati e avvocate, organizzato dal comitato Pari Opportunità del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Macerata al tribunale del capoluogo. Il tutto è avvenuto con un evento performativo (iniziativa nuova per le aule del tribunale), mediante la lettura teatralizzata del testo “Violenza tacita”, proposta dalla bravissima attrice e autrice Giulia Merelli.
Presenti il presidente del Cpo Marco Cecconi, il presidente del Coa Paolo Parisella e il presidente del tribunale di Macerata Paolo Vadalà, che hanno salutato i presenti e introdotto l’evento. «E’ stata anche l’occasione per riflettere sulla grande responsabilità che le parole portano con sé, nella loro capacità di incentivare o, al contrario, di smorzare litigiosità e conflitti – si legge in una nota -. Allo scopo, il comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Macerata ha fatto dono ai presenti e a tutto il personale del tribunale di un segnalibro con una sollecitazione di pensiero di Alberto Pellai da “La vita si impara”.
Perché “le parole sono ponti, ci cammini sopra e vai dall’altra parte. Ti portano là dove si trova chi le ascolta… possono però anche distruggere, e allora sono pugnali che infilzano il cuore. E tutto sanguina”. Chi meglio di chi esercita la professione forense deve avere consapevolezza della grande responsabilità che la parola impone, e l’iniziativa di ieri mattina, data la massiccia presenza di avvocate/i e la condivisione che ne è scaturita, è riuscita pienamente nel suo intento».
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