L’inaugurazione di questa sera con il sindaco Mauro Sclavi e John Mc Court, rettore Unimc
di Francesca Marsili
«Da oggi il Museo civico è un museo per tutti. Pienamente accessibile e fruibile grazie a nuove tecnologie al servizio del sapere e del diritto alla cultura, oltre le differenze. Un progetto innovativo che ci ha consentito di migliorare l’accessibilità e la digitalizzazione del museo; pensato in chiave di inclusione, sostenibilità, incoming turistico, coinvolgimento dello spettatore e soprattutto di abbattimento di ogni barriera fisica, cognitiva e sensoriale». Con queste parole la vicesindaco di Tolentino Alessia Pupo ha inaugurato ufficialmente “Incluseum”, il nuovo allestimento del Museo civico archeologico “Aristide Gentiloni Silverj ospitato nelle storiche sale al primo piano del castello della Rancia, e che raccoglie reperti rinvenuti a Tolentino di epoca Picena e Romana e completato dalla sezione sul Mesolitico.
Grazie a nuove tecnologie il Museo civico Gentiloni Silveri diventa inclusivo e pienamente fruibile anche per le persone diversamente abili. «Un tassello- ha aggiunto la vicesindaco – per incrementare l’offerta della nostra proposta e permettere a un maggior numero di utenti di fruire della bellezza del nostro patrimonio. Lo abbiamo valorizzato e possiamo raccontarlo veramente a tutti grazie alle nuove tecnologie».
“Incluseum: il museo di tutti” è un progetto e allestimento a cura di Play Marche con il coordinamento scientifico di Unimc ed è stato finanziato dall’Unione europea con i fondi di NextGenerationEu.
«Il Museo, dopo 20 anni, ha un nuovo allestimento, molto funzionale, accessibile e dinamico; un’esperienza che coinvolge il visitatore – ha aggiunto il rettore Università di Macerata John Mc Court -. In 11 mesi i vari componenti del gruppo hanno lavorato separatamente preparando tutti i pezzi mettendo insieme un puzzle. Una bellissima collaborazione resa possibile dai fondi del Pnrr che hanno dato un risultato concreto. Costruendo i vari percorsi sono stati interessati anche i disabili e rappresenta un esempio all’avanguardia di come deve essere un museo oggi, che fa uso di tutti gli strumenti digitali».
Michele Spagnuolo, amministratore delegato di Play Marche, spin off dell’Università di Macerata, nel corso della presentazione, ha sottolineato: «Il progetto mira a rendere il museo molto più inclusivo e accessibile, a 360 gradi, non soltanto per chi ha disabilità fisiche, motorie e cognitive, ma anche per anziani e bambini, con la creazione di un laboratorio per i più piccoli. Una riqualificazione tramite le nuove tecnologie come realtà aumentate e virtuali con visori, una WebApp che accompagna la visita del museo con ricostruzioni in 3D tattili, utilizzo del linguaggio Braille, una postazione aptica e tracce sonore che permettono di essere immersi e ascoltare i suoni dei villaggi piceni». 20 postazioni innovative sparse lungo tutto il percorso museale. «Sono davvero molto pochi i musei in Italia cosi fitti di contenuti e spunti – conclude Spagnuolo -. Siamo molto soddisfatti. Le applicazioni utilizzate sono facilmente utilizzabili e molto intuibili anche a chi non ha mai visto un tablet. La nostra mission è quella di fare educazione attraverso l’intrattenimento».
Quindi fondi Pnrr per Tolentino che, con la collaborazione dell’Università di Macerata, intercetta 461.160,00 euro per l’accessibilità e la digitalizzazione del Museo civico archeologico “Aristide Gentiloni Silverj”. Un finanziamento del Ministero della Cultura per la riqualificazione del museo cittadino situato al primo piano del Castello della Rancia di Tolentino. Un ottimo risultato che conferma il valore delle progettualità di Comune e Ateneo pensate in chiave di inclusione, sostenibilità, incoming turistico e coinvolgimento della cittadinanza. Un nuovo investimento dopo l’intervento del 2021 che, con il coordinamento scientifico di Unimc e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ha rinnovato l’allestimento con i metodi dell’archeologia sperimentale, riorganizzando l’apparato didattico in forma più rispondente alla sua mission e ripensando l’accessibilità in chiave inclusiva.
Il progetto, redatto dallo spin off PlayMarche e dai Dipartimenti di Studi Umanisti e di Scienze della Formazione Beni Culturali e Turismo di Unimc vede l’implementazione del sito web del museo con contenuti digitali e misure di accessibilità inclusive; la realizzazione di un’app per preparare le scuole alla visita del museo attraverso percorsi specifici per le diverse categorie di visitatori; il potenziamento della segnaletica con pavimentazioni tattili e cromatiche. In particolare il museo è stato arricchito da nuove tecnologie nel percorso museale quali: web app ottimizzata per tablet in doppia lingua (italiano e inglese) con audioguida, contenuti easy to read e realtà aumentate; video di benvenuto in animation graphic sulla vita di Aristide Gentiloni Silverj con presentazione del museo, installazione multimediale con frasi di Aristide Gentiloni Silverj; installazione multimediale con ricostruzione 3D del vaso signore dei cavalli; esperienza VR fruibile con visori; cuffie con suoni del villaggio piceno; tre esperienze tattili per ipo vedenti e non vedenti con la ricostruzione di un’ascia preistorica con lavoro di archeologia sperimentale; ricostruzione 3D del vaso signore dei cavalli; ricostruzione 3D del Mausoleo di San Catervo. Il laboratorio multimediale prevede: video in animation graphic per bambini con contenuti relativi al mestiere dell’archeologo; postazione aptica (eccellenza tecnologica per la nostra regione) – permette esperienza sensoriale attraverso il tatto; installazione di mapping projection su epigrafe romana; installazione multimediale per puzzle per grandi e piccini.
La cerimonia di inaugurazione e presentazione del nuovo allestimento si è tenuta oggi pomeriggio alla presenza del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, di John Francis Mc Court, rettore dell’Università di Macerata e di Cecilia Gobbi in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata. Il progetto è stato illustrato in ogni sua parte dai professori di Unimc Roberto Perna e Catia Giaconi. Subito dopo il taglio del nastro, il pubblico ha potuto provare tutte le installazioni che hanno arricchito il percorso museale ed è stato proiettato sulle pareti della corte interna del castello un video mapping.
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