Il giorno dell’inaugurazione della piazza
“Mito e rito, la persistenza del sacro”, il tema della video conferenza che il prof Evio Hermas Ercoli terrà sabato, alle 15, nella sala consiliare del municipio di Corridonia, nell’ambito del convegno “Il Segno del Tempo”, all’interno della Festa dell’Architettura organizzata dall’Ordine degli architetti della Provincia di Macerata.
«Si affronteranno – spiegano gli organizzatori – tutte le implicazioni di una potente architettura celebrativa. Una conferenza incentrata sulla piazza della città, in cui si svolse lo storico rito rievocativo. Uno spazio dominato da un gigantesco monumento, un’opera d’arte espressiva dovuta allo scultore Otto Aliventi. La statua di Filippo Corridoni, alta sette metri e mezzo, si leva sopra un arengario di circa 40 metri quadrati, adorno di sculture raffiguranti gli episodi più salienti della vita dell’eroe. Il monumento lo ritrae in piedi, già mortalmente colpito, sul ciglio della trincea, mentre brandisce il moschetto, nell’atto appunto di andare più avanti. Una scultura imponente che domina un ampio spiazzo monumentale, inaugurato il 24 ottobre del 1936 da Benito Mussolini con un evento commemorativo rimasto poi memorabile».
Quant'è brutta questa piazza, un'ode al cattivo gusto direi. Magari qualcuno l'accosta pure a De Chirico.
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