Percepiva la pensione di invalidità che necessitava l’aiuto permanente di un accompagnatore per l’impossibilità a deambulare, ma sarebbe stata vista svolgere le occupazioni quotidiane in modo autosufficiente: ora una 93enne è sotto processo per truffa al tribunale di Macerata.
I fatti contestati sono avvenuti a Civitanova. Oggi è stata sentita una dipendente del ristorante della figlia della donna, che con una denuncia aveva fatto partire l’indagine. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, nel settembre del 2017 l’anziana avrebbe presentato domanda di invalidità all’Inps con espressa indicazione dell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore e di non essere in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua, ma risultava svolgere da sola le ordinarie occupazioni in maniera autosufficiente. Era stata sottoposta nuovamente a visita di revisione il 13 giugno 2019, ed era risultata, dice l’accusa, con un grado di invalidità dell’80%, quindi senza accompagnamento. Sempre secondo l’accusa avrebbe ottenuto un ingiusto profitto determinato dalla percezione dell’indennità di accompagno per il periodo da ottobre 2017 a giugno 2019, di 11mila euro circa. L’anziana contesta le accuse, è difesa dall’avvocato Alessandro Vallesi.
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