«Lui e la moglie erano miei clienti, una volta erano nel mio studio e lui mi disse di aiutarlo perché la moglie lo picchiava, allora mi sono frapposto tra loro e ho chiamato la figlia di lui», questo ha testimoniato oggi l’avvocato Samuele Farroni, sentito al processo in corso al tribunale di Macerata in cui una donna è accusata di aver maltrattato il marito. Il legale ha riferito di essere intervenuto per aiutare l’uomo durante quell’incontro nel suo studio e di averlo poi fatto incontrare con la figlia. Sentita anche la donna che andava a fare le pulizie che ha detto che l’uomo lo vedeva sempre in casa, seduto su di una poltrona e che non si muoveva.
L’avvocato Luciano Pacioni
L’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, contesta alla donna, una 55enne di Corridonia, di aver maltrattato il marito, un 63enne che aveva avuto un infarto e stava in convalescenza. I fatti sarebbero avvenuti dal 2014 al 2017.
Secondo l’accusa, la donna aveva cercato di indurre il marito a interrompere i contatti con i figli avuti in un precedente matrimonio, e inoltre avrebbe cercato di controllare le abitudini e i bisogni dell’uomo, che avrebbe costretto a stare seduto in poltrona per ore, a indossare presidi sanitari per evitare di accompagnarlo in bagno, a dormire sotto effetto di farmaci, a mangiare solo una volta al giorno, ad usare il cellulare solo se da lei autorizzato e in sua presenza.
L’avvocato Gerdardo Pizzirusso
Inoltre, continua l’accusa, avrebbe attivato un sistema di geolocalizzazione sul cellulare dell’uomo per conoscerne i movimenti. La donna avrebbe inoltre indotto il marito a delegarle la gestione dei suoi risparmi e a consegnarle la tessera del bancomat (da cui, secondo l’accusa, avrebbe prelevato somme senza esservi autorizzata). Si parla anche di prestiti che la donna lo avrebbe indotto a chiedere a parenti per ingenti somme di denaro che poi sarebbero state usate in via esclusiva da lei. Alla donna viene contestato anche il reato di lesioni: il marito sarebbe finito in ospedale quattro volte: il 21 aprile 2015, il 4 giugno 2016 (prognosi 20 giorni), il 21 gennaio 2017 (prognosi 30 giorni) e il 10 agosto 2017 (prognosi 12 giorni). Il processo si sta svolgendo al tribunale di Macerata davanti al giudice Domenico Potetti. L’imputata è assistita dall’avvocato Gerardo Pizzirusso. Il processo è stato poi rinviato al 24 gennaio per sentire 5 testimoni della difesa.
(Gian. Gin.)
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