Macerata sul podio di Miss Italia
con l’abito di Silvia Serafini

MODA - La giovane stilista è stata scelta da Confartigianato Imprese e ha realizzato il vestito indossato da Veronica Lasagna, seconda classificata nella finalissima di sabato scorso. «Abbiamo fatto tutto alla cieca, non sapevo chi avrebbe messo l'abito finché non sono rimaste solo le tre finaliste. Un'esperienza bellissima»

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Verona Lasagna (a sinistra) e Silvia Serafini (a destra)

di Marco Pagliariccio

C’è un pizzico di Macerata sul podio di Miss Italia 2023. A vestire Veronica Lasagna, seconda classificata nella kermesse di sabato scorso, è stata infatti Silvia Serafini: ha realizzato il lungo vestito bianco che ha fasciato le forme della bellissima mantovana, fermatasi ad un passo dalla corona di più bella d’Italia.

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Un bozzetto dell’abito

«E’ nato tutto da un’iniziativa di Confartigianato imprese, che ha dato la possibilità a tre giovani brand associati seguendo criteri di sostenibilità ambientale ed economia circolare – spiega la stilista maceratese, che nel 2020 ha creato il suo marchio SS – io sono stata scelta in rappresentanza del Centro Italia, poi ce n’erano una per il Nord e una per il Sud. Realizzare l’abito non è stato facile, in primis per le indicazioni che ci hanno fornito: doveva essere un abito lungo, elegante, di colore bianco/avorio, in tessuto ecosostenibile. Ma soprattutto perché non sapevamo chi l’avrebbe indossato e quindi che misure avrebbe avuto, come personalizzarlo e via dicendo. Sapevamo soltanto che l’avrebbe indossato una delle tre finaliste: un salto nel buio».

Il risultato è stato però molto soddisfacente. «Sono stata a Salsomaggiore per le serate finali, ma soltanto quando le ragazze ancora in corsa sono passate da 10 a tre mi è stato comunicato chi avrebbe vestito il mio abito – continua Serafini – a quel punto ci hanno fatto entrare nel dietro le quinte per vestire le ragazze, apportare qualche adattamento al volo e prepararle per tornare sul palco. È successo tutto in pochissimo tempo, ma è stata una bellissima opportunità».

Silvia sta bruciando le tappe, se si pensa che tre anni fa il suo brand non esisteva ancora. «Durante il primo lockdown, mentre eravamo tutti chiusi nei nostri pensieri, ho deciso di lanciarmi in quello che volevo davvero: creare una linea di abbigliamento al femminile dal gusto contemporaneo – aggiunge – internet oggi dà tante possibilità e così ho strutturato il mio e-commerce, attualmente vendo solo online. Disegno tutto io, dagli abiti alle giacche passando per pantaloni e cappotti, scelgo i tessuti e i materiali, poi li realizzo con l’aiuto di una sarta. Ora sto iniziando a partecipare alle prime fiere di settore per provare ad inserirmi nel giro ed arrivare nei negozi, anche a livello internazionale. E Confartigianato mi sta aiutando molto in questo. Il sogno è quello di aprire un giorno un negozio tutto mio, ma vedremo, un passo alla volta».

 

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