di Gabriele Censi
E’ la realizzazione di un sogno: un azienda nella propria terra. Jane Virgili ne è la protagonista e con Jea promuove il benessere dell’individuo grazie alla ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di integratori alimentari. Partita dalle Marche a 18 anni per fare l’università a Bologna si è subito inserita nel mondo del lavoro e da stagista ha raggiunto i ruoli apicali in importanti azienda di diversi settori. A maggio ha fondato la Jea con sede a Porto San’Elpidio.
Di cosa si occupa l’azienda? «Si occupa di integratori alimentari. Io durante la mia esperienza non mi sono occupata sempre di integrazione, ma diciamo che è stata una mia passione che è cominciata tantissimi anni fa, quando insomma mi dovevo curare per qualcosa prima di passare al farmaco utilizzavo il mondo della fitoterapia o dell’integrazione».
La Jea si è presentata con un convegno a Civitanova su Fitoterapia e benessere fisico, c’è bisogno di sfatare alcuni pregiudizi su queste cure? «Penso che si tende a sottovalutarne l’efficacia, perché il naturale, il fitoterapico non vuol dire che non faccia effetto che sia più blando, dipende ovviamente dal dosaggio che si utilizza e da come sono combinate insieme le varie sostanze. Abbiamo scelto tre relatori di eccezione che ci hanno aiutato a scoprire meglio il mondo della Jea, un mondo che sicuramente tiene molto oltre alla qualità anche al prezzo e molto anche alla sostenibilità. Per noi la sostenibilità è importantissima, la Jea nasce con lo scopo di promuovere il benessere fisico e mentale delle persone. Il nostro pianeta è parte integrante di questo benessere.
Tutte le confezioni esterne dei nostri integratori sono create con carta certificata FSC ossia il Forest Stewardship Council, una Ong internazionale di certificazione indipendente senza scopo di lucro. I nostri flaconi di compresse e capsule sono di vetro scuro farmaceutico per garantire la stabilità del prodotto ed evitare il deterioramento causato da raggi del sole. Il vetro è un materiale riciclabile al 100% e all’infinito, ciò significa che non c’è limite a quante volte può essere riciclato. E’ inoltre un materiale privo di sostanze inquinanti. Il tappo in alluminio è spessissimo riciclato insieme; questi materiali mantengono inalterate le proprie qualità consentendo di risparmiare sia le materie prime sia l’energia necessaria a produrli. Anche i flaconi sono al 98% in rPet ossia plastica riciclata al 100%. Utilizzare questo materiale significa incoraggiare il riciclaggio che ad oggi è solo il 9%, per il resto inquina mari, oceani ed ecosistemi».
Quali sono i canali di diffusione di questi prodotti? «Sicuramente il nostro sito che è www.Jeagroup.it e poi abbiamo delle farmacie autorizzate che vendono i nostri prodotti, soprattutto in questo momento li abbiamo sul litorale marchigiano».
C’è anche un aspetto importante che è quello della prevenzione?
«Assolutamente sì, noi facciamo tanti integratori che servono proprio per prevenire, dai malanni di stagione a patologie più specifiche proprio di settore. Quello che ci differenza, sicuramente, è il fatto che spesso il consumatore, quando cerca un integratore difficilmente si sa orientare perché oggi sono veramente tantissimi. I nostri hanno dei dosaggi piuttosto elevati sono molto concentrati, di grande qualità e con prezzi accessibili. Quindi questo è sicuramente un valore aggiunto».
Sabrina Zeppa dell’università di Urbino, Edy Virgili, specializzata in oncologia integrata e Manuel Salvatori, Human potential coach, sono stati i relatori del convegno “Fitoterapia e benessere fisico” riservato a medici, specialisti e nutrizionisti. Come il microbioma intestinale influenza la salute, la corretta alimentazione, come correggere con gli integratori uno stato che non è più fisiologico ma diventa un po’ patologico, le malattie dovute ai campi di stagione e gli strumenti che Jea mette a disposizione, sono stati alcuni dei temi trattati.
(articolo promoredazionale)
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