Il taglio del nastro per la riapertura della chiesa
Mogliano riabbraccia la chiesa di Santa Maria di Piazza. La cerimonia, con la presenza di Vittorio Sgarbi, si è tenuta ieri mattina. Oltre al sottosegretario alla Cultura, erano presenti anche il prefetto Flavio Ferdani, i consiglieri regionali Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, la consigliera provinciale Laura Sestili, i dirigenti dell’Usr Andrea Crocioni e Maurizio Paulini. A fare gli onori di casa la sindaca Cecilia Cesetti.
L’intervento di Vittorio Sgarbi
«L’importanza di questo evento – dice l’amministrazione comunale – non può essere sottovalutata, poiché la riapertura della chiesa di Santa Maria di Piazza è un messaggio di speranza e di ricostruzione dopo il sisma che ha colpito il nostro territorio. Questo luogo sacro è per Mogliano il primo ad essere ristrutturato e riaperto al pubblico e simboleggia la forza e la determinazione. Un ringraziamento di cuore a tutte le persone che hanno lavorato duramente per rendere possibile la riapertura di questa chiesa, dai tecnici a tutti coloro che si sono impegnati in maniera eccellente. Un intervento di oltre un milione e duecentomila euro molto complesso a causa delle diverse e importanti lesioni che hanno interessato l’edificio».
L’intervento della sindaca Cecilia Cesetti
All’interno della chiesa è custodita “L’Assunta” di Lorenzo Lotto, dipinto che dopo il sisma è stato ospitato al Museo di Arte Sacra e che recentemente è stato ricollocato nel suo altare. L’opera fu ricomposta alla sua cornice originale, rinvenuta nel 1982 nella chiesa del Santissimo Crocifisso d’Ete dove era stata portata nel 1720, anche grazie all’interessamento di Sgarbi, che nel dicembre 2001 andò a Mogliano per un convegno organizzato dal Comune su Lorenzo Lotto e i lotteschi a Mogliano.
«Questa riapertura – conclude l’amministrazione – segna un nuovo inizio per il paese e un impegno costante per la tutela del patrimonio religioso e culturale». Nel pomeriggio inoltre si è tenuta una visita guidata alla chiesa da parte dell’assessore Simone Settembri e in serata il professor Alessandro Del Priori ha tenuto una lectio magistralis su Lorenzo Lotto e le Marche. La serata si è conclusa con un concerto di violini e chitarra.
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Mogliano merita di avere un Lorenzo Lotto, autore pure della cornice del dipinto. Lotto fu un incompreso. Quindi i committenti di quel Lotto erano persone che guardavano avanti. Mogliano ci tiene alle sue cose, le difende, le valorizza. Ho sempre amato Mogliano fin da ragazzo. E lo amo ancora.
Sul professore Sgarbi che dire? Che lo apprezzo, in quanto competente di Arte e combattente per le sue idee… In un mondo di politici servi, lacchè, carrieristi e quacquaracquà.