Bramante-Pannaggi, la Provincia frena:
«Nessuno spostamento di studenti»

MACERATA - La consigliera provinciale Laura Sestili getta acqua sul fuoco dopo la ventilata ipotesi di accorpamento dell'Iis, o quantomeno del solo professionale, all'Ipsia di Corridonia: «Nulla è ancora deciso. Iniziati i tavoli di concertazione, seguiremo i criteri espressi dalla Regione sulla determinazione delle reti scolastiche». L'opposizione affila le armi e presenta un ordine del giorno urgente per discutere della vicenda in consiglio comunale. Contigiani (Pd): «Ipotesi disfunzionali e calate dall'alto: si avvii un processo di condivisione vero»

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Il Bramante-Pannaggi

«Non ci sarà alcun spostamento degli studenti a Corridonia, perché le sedi di Macerata non saranno toccate». Da un lato è certamente una rassicurazione quella che fornisce Laura Sestili, consigliera provinciale con delega all’edilizia e alla rete scolastica, sulla questione del ventilato accorpamento dell’Iis Bramante-Pannaggi o quantomeno del solo istituto professionale all’Ipsia di Corridonia. Dall’altro, però, rappresenta un’implicita conferma del fatto che l’ipotesi non sia certo campata per aria.

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Laura Sestili, consigliera provinciale

«La Provincia ha iniziato i tavoli di concertazione tra le scuole interessate al dimensionamento, ha acquisito i pareri dai consigli dei diversi istituti e, nel caso dei comprensivi, le delibere dei vari Comuni, ma nulla è stato ancora deciso – precisa Sestili – è necessario prendere posizione rispetto alle notizie false fatte circolare questi giorni in merito al futuro degli istituti Bramante-Pannaggi e dell’Ipsia Corridoni. Tale atteggiamento è assolutamente deprecabile in quanto, per attuare un preciso piano di discredito politico, vengono messe in circolazione notizie prive di fondamento e create ad arte per generare confusione e allarmismo tra le famiglie, gli studenti e il personale scolastico». Discredito politico difficile da ravvisare, visto che, anzi, la politica maceratese tutta si è ben guardata dall’occuparsi della questione prima della segnalazione di ieri da parte delle rappresentanti del consiglio d’istituto del Pannaggi. Tanto che sono stati gli stessi consigli d’istituto a dover cercare di scuotere almeno la maggioranza consiliare dal torpore con una lettera inviata ieri mattina. «Voglio rassicurare le famiglie sul fatto che nessun ragazzo verrà spostato da Macerata a Corridonia e viceversa – ribadisce Sestili – non verranno eliminate scuole o stravolti i percorsi formativi, ma si farà attenzione a mantenere le nostre eccellenze, seguendo ciò che la Regione ci ha indicato di fare. Le Province, infatti, procedono al dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il loro territorio di riferimento, secondo gli indirizzi generali stabiliti dalla Regione attraverso delle linee programmatiche. L’organizzazione della rete scolastica, quindi, deve essere fatta tenendo conto di alcuni parametri espressamente indicati dalla Regione, tra cui: la tendenza demografica; la logistica, dei collegamenti e del sistema dei trasporti; la dotazione strutturale degli edifici; l’organizzazione dei servizi complementari; la valorizzazione delle molteplici funzioni di servizio che ciascuna istituzione svolge. Il discorso del dimensionamento di alcuni istituti, comunque, riguarda unicamente le dirigenze scolastiche e non le strutture».

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La dem Ninfa Contigiani

Intanto però è l’opposizione a mobilitarsi per portare la questione, che ha messo in subbuglio mezza città (sarebbe partita anche una raccolta firme a sostegno dell’autonomia del Bramante-Pannaggi nelle scorse ore), sui banchi del prossimo Consiglio comunale. È stato infatti presentato un ordine del giorno urgente, firmato dai dieci consiglieri comunali di opposizione, che sarà discusso nel corso della seduta dell’assise civica in programma lunedì, ordine del giorno nel quale si chiede al sindaco Sandro Parcaroli di «non limitarsi a comunicare la volontà dell’Ipsia Corridoni ma di farsi carico di avviare un processo di condivisione delle scelte non estemporaneo: con il personale scolastico coinvolto delle altre scuole; con le famiglie e con gli studenti su cui cadrebbe la riorganizzazione perché già iscritti, oltre che in generale di definire un contributo dell’ente provinciale per il ripensamento sistemico della rete scolastica», di «rispettare le decisioni e le progettualità avviati dagli istituti coinvolti senza sovrapporre logiche estranee all’ottimizzazione della funzionalità scolastica delineata» e infine di «farsi carico dell’importanza di un sistema scolastico razionalizzato, ma coerente con le proprie potenzialità che proprio nella nostra città, dove storicamente insistono più istituti superiori, ha il ruolo fondamentale di contribuire a mantenere Macerata città come riferimento della formazione di tutto il territorio provinciale, in particolare per questi istituti, l’agrario e il Bramante-Pannaggi, che hanno indirizzi unici in tutta la Provincia».

«Sono in corso ipotesi di accorpamenti degli istituti di istruzione superiore maceratesi del tutto disfunzionali e calate dall’alto in modo burocratico, senza nessuna reale condivisione con i diretti interessati, senza una benché minima attenzione alla funzionalità delle attività didattiche e senza mostrare la minima consapevolezza della necessità di un quadro generale del sistema scolastico da ripensare per poter meglio ipotizzare la singola soluzione – rincara la dose Ninfa Contigiani del Partito Democratico, prima firmataria dell’odg – tutto ciò in barba alla centralità di Macerata, che rispetto all’offerta scolastica attuale perderebbe l’autonomia di un istituto di istruzione superiore e tutti indirizzi di diploma unici, non presenti altrove in provincia. E questo il sindaco dovrebbe ben saperlo, ricordandosene quando assume i panni del presidente della Provincia, un doppio ruolo che mostra sempre più tutte le sue criticità».

(ma. pa.)

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